primo dicembre



Il primo dicembre sarà la giornata mondiale per la lotta all'aids


Comunicato stampa
Lega italiana per la Lotta contro l'AIDS, GCIL e Provincia di Lecce
I° dicembre 2005 - giornata mondiale di lotta all'aids




AidsŠparliamone!

Hanno detto sull'aids:

Ë Nichi Vendola presidente della regione Puglia ( Soggetti Smarriti)
AidsŠlo stigma, la metafora, il virusŠ. L'aids è stato una specie di
involontario contributo infettivo-epidemico al sedimentarsi in occidente di
culture moderate e reazionarie. Come una immane scure moralizzatrice. La
sindrome da immunodeficienza acquisita si è abbattuta sul mosaico composto
di quei nuovi diritti e quelle inedite libertàŠcosì il corpo dell'altro,
piuttosto che come fonte di conoscenza e di piacere è apparso come un
confine di guerra, come un'oscura minaccia, come una possibile scheggia
patogena.
Ë Papa Giovanni Paolo II (11 febbraio 2005)
La giornata mondiale dei diritti del malato ha anche lo scopo di stimolare
la riflessione sulla nozione di salute, che nella sua accezione più
completa allude anche ad una situazione di armonia dell'essere umano con se
stesso e con il mondo che lo circonda. Dovremmo imparare dall'Africa che
esprime col suo mondo ricco di tradizioni culturali, come testimoniano le
manifestazioni artistiche, civili e religiose, piene di senso gioioso e di
ritmo e musicalità. Quest'armonia oggi è profondamente turbata, tante
malattie devastano ilo continente e prima fra tutti l'AIDS. Esorto chi si
sta impegnando a non cessare quest 'impegnoŠnella lotta all'aids  tutti si
devono sentire coinvolti. Tocca alle autorità e ai governi fornire
informazioni corrette su quest'argomento, informazioni al servizio dei
cittadini, come dedicare risorse sufficienti all'educazione dei giovani e
alla cura della salute.
Ë Mauro Moroni - medico infettivologo Sacco di Milano
Negli anni ottanta si vedeva il virus come un problema distante. Dal bunker
della normalità si compativano i tossici, che si infettavano ai giardinetti
passandosi la siringa. O gli omosessuali condannati alla morte dalla
promiscuità. Credevano di essere immuni, gli eterosessuali borghesi. Invece
persone ben inserite nella società, perfettamente informate sui rischi, si
ammalano per incoscienza o disattenzione, crocevia del contagio: il sesso.
(il 64% degli uomini contrae il virus durante incontri occasionali).
Ë Hortense Bla Me ha 19 anni ed è presidente del Parlamento dei bambini.
Lo scambio di informazioni tra coetanei è uno degli strumenti più efficaci
ma poco utilizzati.
Tuttavia non basta essere informati sull'AIDS per cambiare comportamento.
Esiste un altro fattore: il potere. Proprio le persone prive di potere
sono, più delle altre, vittime dell'AIDS e le ragazze sono le più
vulnerabili. Spesso subiscono pressioni, quando non sono addirittura
costrette, a praticare sesso; oppure non vengono opportunamente informate
per operare scelte coscienti. Le giovani spesso si trovano in posizione di
inferiorità nei confronti sia degli uomini che dei ragazzi e non sono in
grado di imporsi; temendo che il tentativo di farsi valere le renda
impopolari. Anche quando una ragazza decide, consapevolmente, di avere
rapporti sessuali, può comunque non essere in grado di imporre metodi
sicuri.













Giornata mondiale della lotta contro l'aids 2005.
Quest'anno si vuole rafforzare e collegare l'avvocatura (rispetto dei
diritti umani) alle attività dei governi che sono i bersagli di questa
campagna per far rispettare le promesse e rafforzare gli impegni.
Generare una voce unificata sulla necessità di intraprendere un'azione
necessaria per regolare la risposta hiv. Le priorità per il 2006:
1. rafforzare le campagne in ogni paese. Questo è il cuore del lavoro:
sostenere i gruppi che si adoperano e che organizzano campagne di
comunicazione, come sfida sia a livello nazionale che a livello mondiale,
specialmente per il sud del mondo.
2. generare e pubblicizzare le questioni legali e rafforzare le azioni di
tutela dei diritti. Questo secondo UNAIDS deve generare un movimento
globale sull'aids e sussidi che uniscano gli sforzi delle campagne di
tutela dei dirItti
3. organizzare una campagna mondiale.

MANTENERE LE PROMESSE vuol dire:
1. PREVENZIONE. I governi si sono impegnati ad applicare programmi di
sensibilizzazione, soprattutto nei contesti a rischio, per ridurre il
rischio di lavorare per la riduzione della stigma, incoraggiare un
comportamento sessuale responsabile, garantire ovunque la sterilità degli
strumenti medici e di controllo del sangue per le trasfusioni, promuovere
il counselling per il test volontario e la riservatezza dei risultati,
garantire che la maggioranza dei giovani 15/24 anni possano avere accesso
alle informazioni e ai servizi.
2. CURE. Le persone che vivono con l'hiv hanno diritto ad una qualità di
salute sia fisica che psichica che sia la migliore possibile, pertanto è
necessario che vengano rinforzati i sistemi sanitari dei vari paesi per
assicurare la presa in carico, il trattamento e l'accesso ai farmaci.
3. DIRITTI UMANI. I governi si sono impegnati ad applicare le leggi e le
politiche volte ad eliminare le discriminazioni contro le persone con
l'hiv. Questi diritti sono: accesso all'educazione, alle cure, alla
prevenzione, la protezione giuridica.
4. VULNERABILITA'. Nei paesi poveri la povertà, il sottosviluppo,
l'analfabetismo, creano un circolo vizioso che contribuisce al propagarsi
dell'infezione.
5. RICERCA E SVILUPPO. Vaccino e ricerca sui mezzi di prevenzione.
6. REGIONI  TOCCATRE DA GUERRE E CATASTROFI. Profughi e rifugiati, donne
esposte al rischio di violenza.
7. RISORSE. Fondi stanziati per l'AIDS.





Al governo italiano chiediamo:
1. fare chiarezza sulla posizione assunta dall'Italia rispetto alla 3x5 ( 3
milioni di malati sotto terapia antiretrovirale entro il 2005),
2. sostenere il rafforzamento dell'industria italiana nei paesi in via di
sviluppo, promuovendo il trasferimento di tecnologie e partnership dal nord
al sud del mondo,
3. nel Consiglio dell'Unione Europea rendere priorità nel 2005 la
discussione della proposta della Commissione Europea che vuole modificare
la legge sui brevetti,
4. di convocare la commissione aids.