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Re: Nestlé ha annunciato oggi il lancio, in Gran Bretagn a, del suo primo caffè equo e solidale
- Subject: Re: Nestlé ha annunciato oggi il lancio, in Gran Bretagn a, del suo primo caffè equo e solidale
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Fri, 14 Oct 2005 13:33:06 +0200
- Priority: normal
La Nestlé rimane sempre e comunque una multinazionale, che fa i suoi profitti e come ricordate anche voi impone l'allattamento artificiale in paesi dove l'acqua è contaminata. Mi sembra una motivazione sufficiente per giudicare vergognoso l'atteggiamento di CTM- Altromercato. Allora sono veramente botteghe equo-solidali o negozi come tanti col solo fine di guadagnare sfruttando magari una "moda" che ha preso piede da un bel pò? Ciao, Davide On 14 Oct 2005 at 12:42, associazione Amici di Lazzaro wrote: > > Nestlé ha annunciato oggi il lancio, in Gran Bretagna, del suo primo > caffè equo e solidale , certificato Fairtrade. > > Si chiamerà NESCAFE Partners' Blend, sarà in vendita da metà ottobre, > e proverrà da cinque cooperative di piccoli coltivatori in Salvador e > in Etiopia. > > La multinazionale svizzera è la prima dei quattro grandi produttori > mondiali di caffè (gli altri sono Kraft, Sara Lee e Procter & Gamble) > a prendere una simile iniziativa. E il mondo delle organizzazioni non > governative e del commercio equo e solidale si divide. > > Nestlé, infatti, è oggetto di una campagna di boicottaggio > internazionale, per le sue continue violazioni del codice > dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che vieta la > pubblicità dell'allattamento artificiale nei Paesi in via di > sviluppo, una pratica pericolosa, a causa dell'acqua contaminata > frequente in quei Paesi. > > Lo scorso luglio, l'International Labor Rights Fund ha depositato > presso la Corte federale di Los Angeles una denuncia contro Nestlé ed > altre due compagnie che importano cacao dalle coltivazioni della Costa > d'Avorio, maggior produttore mondiale, accusandole di traffico di > bambini, torture e lavoro forzato. > > In gennaio, le votazioni via Internet del pubblico hanno assegnato a > Nestlé il "Public Eye Awards" per le imprese irresponsabili, > individuando con nettezza nella multinazionale svizzera l'impresa che > ha commesso le più gravi trasgressioni dal punto di vista sociale ed > ambientale. > > Ciò nonostante, Nestlé ha ottenuto la certificazione equo-solidale per > il suo nuovo caffè. > > "Questo è un punto di svolta, per noi e per i coltivatori di caffè", > ha dichiarato Harriet Lamb, direttore della Fairtrade Foundation > britannica. "E' una svolta anche per le molte persone che sostengono > Fairtrade e che stanno premendo sulle grandi compagnie, affinché > offrano caffè equo e solidale. Questo fatto mostra ciò che noi, il > pubblico, possiamo realizzare. C'è una grande compagnia, che ha > ascoltato ciò che la gente chiede e le offre ciò che vuole, un > prodotto Fairtrade". > > L'amministrare delegato di Nestlé UK e Irlanda, Alastair Sykes, ha > dichiarato che la compagnia "è impegnata da molto tempo nello sviluppo > di pratiche agricole sostenibili, per contribuire ad alleviare le > privazioni e la povertà tra i piccoli coltivatori di caffè. > > "E' sempre maggiore l'attesa dei nostri consumatori, affinché noi si > trasferisca questo impegno di responsabilità sociale nei nostri > marchi, mostrando loro come i coltivatori possono essere aiutati ad > avere una vita migliore. > > "Questo significa che dobbiamo essere certi che i coltivatori dei Pesi > in via di sviluppo ricevano un prezzo giusto per il loro caffè, ma > anche che le loro fonti di reddito si sviluppino, per sostenere il > futuro delle loro famiglie, nel rispetto delle loro terre e comunità. > > "Questi – ha proseguito Alastair Sykes – sono temi che preoccupano il > consumatore e che hanno portato ad un incremento di prodotti equo- > solidali. E' con grande piacere, quindi, che offriamo ai consumatori > un prodotto che porta il marchio Fairtrade". > > Il caso Nestlé s'inserisce nel contesto di altre certificazioni equo- > solidali di prodotti di multinazionali, già avvenute o in corso di > definizione: McDonald's in Svizzera, Dole in Francia e Chiquita in > Usa. > > Questo pragmatismo non è condiviso da tutti, anche in Italia, dove il > marchio Fairtrade è gestito da Transfair, che, come la consorella > britannica, fa parte della Fair Trade Labelling Organisations (FLO), > il coordinamento internazionale dei marchi di garanzia. > > "Ctm altromercato", che riunisce 118 botteghe equo-solidali, con 230 > punti vendita in Italia, sostiene che "il commercio equo e solidale > deve certamente interessarsi ad un'evoluzione positiva del ruolo e dei > comportamenti delle imprese transnazionali, ed all'espansione nel > mercato di prodotti realizzati in condizioni eque: ma non ad ogni > costo, ed avendo una chiara strategia per il futuro. >
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- Nestlé ha annunciato oggi il lancio, in Gran Bretagna, del suo primo caffè equo e solidale
- From: "associazione Amici di Lazzaro" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>
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