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Pordenone, Coop sociali - Basta affidamenti sottocosto (969)
- Subject: Pordenone, Coop sociali - Basta affidamenti sottocosto (969)
- From: Fabio Della Pietra <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it>
- Date: Wed, 20 Apr 2005 17:29:11 +0200
MERCOLEDÌ 20 APRILE 2005 <http://www.itaca.coopsoc.it/article.php3?id_article=886>Coop sociali - Basta affidamenti sottocosto La Regione Fvg: Non è più possibile procedere ad affidamenti di lavori sottocosto, che provocano solo servizi scadenti per l'utenza e sfruttamento ed irregolarità per i lavoratori. Lo afferma l'assessore alle Autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, nella Circolare 162/05 inviata a tutti i Comuni, le Province, le Comunità Montane e le loro associazioni di rappresentanza (Anci, Upi, Uncem, oltre all'Assemblea per le autonomia locali). "Dopo l'esenzione dall'Irap, in quanto Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus), l'Amministrazione Regionale presieduta da Riccardo Illy compie un altro importante passo a favore della Cooperazione Sociale del Friuli-Venezia Giulia. Nei giorni scorsi l'assessore alle Autonomie Locali Franco Iacop ha inviato la Circolare 162/05 a tutti i Comuni, le Province, le Comunità Montane e le loro associazioni di rappresentanza (Anci, Upi, Uncem, oltre all'Assemblea per le autonomia locali), al fine di sollecitare da parte degli Enti Locali la parte di iniziative di loro competenza per permettere alla Cooperazione Sociale la completa applicazione del nuovo Ccnl". Lo afferma Gian Luigi Bettoli, rappresentante di Legacoop-Sociali nella Commissione Paritetica Regionale del settore. Riconosciuto che "la Cooperazione Sociale svolge importanti funzioni sussidiarie in relazione ai servizi pubblici affidati a terzi dalla Pubblica Amministrazione regionale", l'Assessore Iacop afferma che "l'interesse della comunità regionale è di garantire efficacemente, ad un anno dalla sua stipula, l'applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale della categoria". Iacop -prosegue Bettoli- ricorda i provvedimenti presi recentemente dalla Giunta Illy, e l'impegno a riformare la legge regionale che regola il settore, ma nota come "nelle more della completa emanazione dei provvedimenti annunciati, in sede di confronto con le parti sociali e le rappresentanze degli Enti Locali, è emersa l'importanza di un adeguato intervento anche da parte delle Amministrazioni Locali per giungere ad una svolta nei rapporti con la Cooperazione Sociale". Preciso il richiamo fatto dall'assessore regionale alla chiara legislazione in materia, che dovrebbe fornire agli Enti pubblici un riferimento non sempre tenuto nella debita considerazione: "Appare utile, a riguardo, portare all'attenzione degli Enti Locali la disposizione di cui all'art. 5 della legge quadro 328/2000 di riforma dell'assistenza, che prevede, come principio generale per l'affidamento dei servizi sociali, la promozione da parte degli enti pubblici del ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali atte a consentire ai soggetti operanti nel terzo settore la piena espressione della propria progettualità, nonchè ricordare le precise norme della legge 327/2000, che impongono agli enti aggiudicatari di valutare, nella predisposizione delle gare d'appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte, che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro, come determinato dalle tabelle contrattuali ufficializzate dal Ministero del Welfare". Stop agli affidamenti sottocosto. "Non è più possibile quindi, se ci fossero stati dubbi residui, procedere ad affidamenti di lavori sottocosto, che provocano solo servizi scadenti per l'utenza e sfruttamento ed irregolarità per i lavoratori" -sottolinea Bettoli. L'assessore Iacop conclude infine richiamando le amministrazioni locali all'uso degli strumenti adottati dall'amministrazione regionale già nel decennio trascorso, per affidare i servizi alle Cooperative Sociali. "Una normativa, vale la pena ricordarlo, troppo spesso dimenticata proprio da chi dovrebbe applicarla tutti i giorni nei Comuni e nelle Aziende Sanitarie" -prosegue ancora Bettoli-: "Va richiamata, inoltre, la possibilità di utilizzare le Convenzioni-tipo previste dall'Amministrazione Regionale del Friuli-Venezia Giulia con D.P.G.R. 6 aprile 1993, n. 0173/Pres. (tra cooperative sociali e gli enti pubblici) e D.P.G.R. 4 giugno 1998, n.0200/Pres. (tra gli Enti locali e le cooperative sociali che gestiscono servizi socio sanitari ed educativi di cui all'art. 2, 1° comma, della L.R. 7/1992)". Una "presa di posizione, quella dell'assessore Iacop, attesa ed apprezzata nel mondo della Cooperazione Sociale, che corrisponde ad un senso comune generalizzato nel nostro Paese, e che supera gli stessi schieramenti politici -evidenzia il rappresentante di Legacoop-Sociali. Quasi negli stessi giorni, il collega del Veneto competente in materia (appartenente alla Giunta Galan) ha indirizzato agli Enti locali della sua regione una lettera ancora più chiara, che non disdegna la polemica affermando - a proposito della necessità di collaborazione fra amministrazioni locali ed aziende sanitarie e la cooperazione sociale, che 'tale metodo è stato ampiamente e colpevolmente disatteso da parte delle amministrazioni pubbliche penalizzando la cooperazione sociale'". Fabio Della Pietra Ufficio stampa Cooperativa Itaca - Pordenone Prot. 969
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