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22/02 Torino: Un laboratorio di Animazione Sociale. Il tempo-lavoro degli operatori sociali
- Subject: 22/02 Torino: Un laboratorio di Animazione Sociale. Il tempo-lavoro degli operatori sociali
- From: Animazione Sociale <animazionesociale at gruppoabele.org>
- Date: Tue, 18 Jan 2005 11:16:36 +0100
Volentieri a partecipare al nostro laboratorio "Il tempo-lavoro degli operatori sociali" che si terrà il giorno 22 febbraio. INFORMATIVA DECRETO LEGGE 196/2003 Ai sensi della legge 675/96 ti assicuriamo che i dati raccolti non saranno comunicati né diffusi ad altri soggetti o enti. Il titolare del trattamento è l'associazione Gruppo Abele onlus con sede a Torino in corso Trapani 95. La legge 675/96 ti riconosce il diritto di consultare, modificare o cancellare in qualsiasi momento i dati che ci stai fornendo. A tal fine sarà sufficiente inviare un messaggio alla redazione di Animazione Sociale (animazionesociale at gruppoabele.org). ---------------------------------- Animazione Sociale Mensile per gli operatori sociali Gruppo Abele C.so Trapani 95 10141 Torino Tel. +39 11 3841048 Fax. +39 11 3841047 ------------------------------------------------ Un laboratorio di Animazione Sociale Il tempo-lavoro degli operatori sociali Torino, 22 febbraio 2005, ore 10-17 Nel numero 10/2004 della rivista abbiamo pubblicato una riflessione di Gianni Garena sul "tempo-lavoro" degli operatori sociali (se lo desideri, puoi trovare l'articolo sul sito: www.gruppoabele.org). Gli interrogativi sollevati hanno suscitato l'interesse dei lettori e così abbiamo deciso di aprire un "laboratorio". La prima giornata è quella di martedì 22 febbraio 2005: da lì in poi toccherà ai partecipanti decidere che fare. Abbiamo chiesto a Gianni Garena di spiegare il senso del laboratorio. Ecco la sua proposta. Perché? Pensiamo che oggi sia necessario liberare il lavoro sociale, liberare il capitale "sociale" che viene prodotto. Liberare anzitutto il lavoro sociale dalla cronodipendenza (il concetto burocratico- amministrativo tradizionale di orario di lavoro), liberarci dalla concezione del tempo come una "forza maligna" che ci divora e divora senza pietà il nostro lavoro. Riflettere quindi sulle correlazioni strategiche tra tempo ed etica/ deontologia nel lavoro sociale, tra tempo e modelli di azione professionale, tra tempo e nuove tecnologie, tra tempo e compatibilità contrattuali, tra tempo e nostra voglia e nostro coraggio di avviare sperimentazioni. Chi cerchiamo? Proponiamo di coinvolgere nel percorso laboratoriale un gruppo di referenti significativi, e motivati, di quel mondo vitale costituito da chi esercita professioni sociali dentro il sistema integrato di interventi e servizi. E da coloro che sono impegnati in enti, organismi, istituzioni correlate e interagenti con questo mondo vitale. Cerchiamo quindi un confronto interprofessionale e interistituzionale ad ampio raggio. E verso dove? Verso un laboratorio-punto di incontro in cui: * studiare, acquisire esperienze, avviare e monitorare sperimentazioni per ragionare insieme sul tempo nei servizi alle persone e sul tempo nei processi sociali di aggregazione (la rete, il lavoro di comunità, l'integrazione); * acquisire competenze per definire in quali tempi è coerente che agiscano le professioni sociali; * costruire condizioni che aiutino a superare le visioni miopi, le logiche meccanicistiche di orari di servizio fondati sulla correlazione tempo-denaro-capitale economico; * contribuire a progettare un lavoro di professionisti del sociale, nel sociale, finalmente figlio buono delle scienze che si occupano delle persone e delle relazioni, dei bisogni di crescita armonica, della salute e del pre-venire/pre-vedere, dei bisogni di cura e di attenzione, dei diritti da rendere quotidianamente ed effettivamente esigibili, della tensione continua al lavoro nella comunità locale; * "pensare positivo", verso un "kairòs" inteso come tempo decisivo, il momento cruciale in cui si deve fare una scelta, l'oggi, il passato, ma anche il futuro, tutti i tempi in cui si deve prendere una decisione, il tempo vicino al senso dell'esistere. Quindi verso un "nostro" tempo-lavoro in cui maturare saggezza e discorsività, comprendere le specificità delle situazioni, personalizzare l'applicazione delle tecniche di sostegno, gestire i momenti progressivi con i momenti regressivi o di stasi, gestire cioè le ambivalenze che non si possono sradicare senza distruggere la sostanza morale della responsabilità professionale. Il laboratorio si tiene al Gruppo Abele, in corso Trapani 95 a Torino. La partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. Se intendi partecipare, invia subito la tua adesione alla e-mail: animazionesociale at gruppoabele.org
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