Risposta a Sirchia





1° DICEMBRE 2004

una risposta al ministro Sirchia





Torino, 29 novembre 2004. Filippo Manassero, presidente della LILA Lega
Italiana per la Lotta contro l'Aids, risponde alle affermazioni del
ministro Sirchia.



Sono perlomeno sconcertato dal panorama offerto ieri dal ministro Sirchia
sulla situazione italiana e vorrei far presente al ministro che:



-          a livello internazionale si sono presi impegni che non vogliono
essere oggi mantenuti: i 100 milioni di euro al Fondo Globale sono stati
promessi ufficialmente durante il G8 e oggi si "chiede una proroga" sapendo
bene che il Governo non farà che rimandare all'infinito questa spesa perché
avrà sempre delle "altre priorità".

      Se l'Italia non pagherà, il Fondo Globale rimarrà bloccato e milioni
di persone       continueranno a morire: come si può affermare che "non
siamo degli sprovveduti"?



-          a livello nazionale l'Italia nel 2003 ha fatto registrare
all'interno dell'Unione Europea il triste primato, subito dopo la Francia,
del maggior numero di nuovi contagi: 4.000 persone che l'anno scorso si
sono scoperte HIV+. E' vero, il ministro afferma che "l'Italia non è
ultima", in effetti è penultima!



Vogliamo poi parlare delle politiche istituzionali scelte per combattere
l'AIDS?



Le ultime campagne ministeriali hanno promosso come unica arma efficace
contro il contagio l'Amore Vero, mai che si legga la parola preservativo!
Ricordo a Sirchia che secondo il rapporto Icona 2004 proprio il 74,8 delle
donne oggi contagiate hanno contratto il virus dalla persona con cui hanno
un rapporto affettivo (il marito o il proprio partner stabile).



I ragazzi non usano il preservativo anche perché è caro, ma il ministro
risponde che questo problema  "non gli compete".



Le posizioni politiche mai prese sull'AIDS, le campagne di prevenzione che
abbiamo dovuto subire in questi anni (tristi, inutili ed evidentemente
inefficaci come chiunque può vederlo dai dati ufficiali) hanno prodotto
unicamente il consolidarsi di quei pregiudizi e di quelle false certezze
che da sempre permettono al virus di diffondersi.



Tutto questo accompagnato da demagogiche e repressive proposte di legge sia
in tema di droga sia in tema di prostituzione, proposte che criminalizzano
e che - già sperimentate altrove - hanno fatto un buco nell'acqua creando
ulteriori problemi sociali.





Filippo MANASSERO

Presidente LILA Nazionale





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