GLI ANZIANI SCIPPATI DAL GOVERNO




COMUNICATO STAMPA

SCIPPATI DAL GOVERNO I FONDI PER LE CASE AGLI ANZIANI

Denunciato oggi in una conferenza stampa dall'associazione AeA

il furto perpetrato ai danni delle persone anziane

Roma, 10 Giugno - I fondi stanziati con la Legge 21/2001 per il programma
sperimentale di edilizia residenziale "Alloggi in affitto per anziani negli
anni 2000" sono scomparsi. Se ne è parlato oggi a Roma alla presenza di
esponenti del Terzo Settore e del Sindacato.

"E' il diritto di ogni anziano vivere in una abitazione dignitosa, adeguata
ai suoi bisogni e collocata in uno contesto sociale e di servizi efficiente
e valido allontanando lo spettro della casa di riposo. Una scelta -
quest'ultima - dai risvolti economi e psicologici devastanti. A questi
principi si era ispirata la Legge 21/2001", ha detto Mario Corsini
Presidente di AeA, introducendo i lavori della conferenza stampa.

In attuazione della Legge venne emanato un Bando ministeriale con allegato
un Disciplinare tecnico quale guida ai progettisti nella realizzazione
degli edifici destinati ad ospitare anziani garantendo autonomia, sicurezza
e integrazione sociale.

Amministrazioni comunali, ex IACP, cooperative di abitazione hanno
presentato alle Regioni oltre 300 progetti, le quali, dopo aver fatto una
prima selezione, li hanno inviati al Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti. Un'apposita Commissione ha valutato i progetti più validi e
definito una graduatoria che comprendeva 114 interventi distribuiti su
tutto il territorio nazionale.

Per questo programma erano stati previsti circa 180 milioni di euro
equivalenti a 350 miliardi di lire, in grado di attivare almeno 80
interventi per realizzare, in altrettanti comuni, circa 2000 alloggi .

Al momento di avviare le procedure attuative, si è scoperto che le risorse
previste erano scomparse. Ciò perché i fondi inizialmente stanziati con la
Legge 21/2001, non essendo stati impegnati dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti entro il 31 dicembre 2002, sono stati del
tutto eliminati in base alla cosiddetta "Legge Tremonti" di riduzione della
spesa pubblica e inseriti nel bilancio positivo del Ministero del Tesoro.

"Questo grave fatto, evidenzia ancora una volta il disinteresse del Governo
e degli organi preposti nei confronti dei bisogni degli anziani e dei
soggetti deboli", così si è pronunciato Michele Mangano membro della
Segreteria Nazionale Spi-CGIL.

Tea Albini Coordinatrice Nazionale Anci Casa intervenuta alla conferenza ha
detto: "Così facendo si dà un grave colpo alla prospettiva di una nuova
politica verso le persone anziane deludendo le loro attese. Viene inoltre
colpita la credibilità delle Istituzioni alla luce di un impegno del
Parlamento disatteso dal Governo".

Il presidente dell' Ancab Luciano Caffini ha poi sostenuto: "Le cooperative
di abitanti hanno promosso su quasi tutto il territorio nazionale programmi
finalizzati all'affitto permanente e temporaneo per 3.739 alloggi sul
presupposto del co-fianziamento pubblico-privato.

Le cooperative hanno investito in aree e in progetti architettonici
esecutivi, hanno creato legittime aspettative per ottenere un'abitazione in
affitto a canone calmierato. La mancanza dei finanziamenti pubblici attesi
rappresenta una perdita di credibilità a tutti i livelli istituzionali ed
un grave danno alle imprese cooperative che hanno creduto nella possibilità
di svolgere una funzione sussidiaria nell' interesse dei ceti sociali più
deboli.

Per informazioni: Ufficio Stampa Abitare e Anziani

Angelica Pignataro tel. 06/84407722