Fw: 27 marzo: cerchiamo di sintonizzarci su Dario e Franca Rame



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From: Susanna Bernoldi
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Sent: Thursday, March 20, 2003 11:03 PM
Subject: 27 marzo: cerchiamo di sintonizzarci su Dario e Franca Rame


Carissimi tutti,
l'ho ricevuta e credo sia giusto passarla. A voi scegliere che cosa fare il
27 sera.
Saluti di pace.

Susanna
A.I.FO. Imperia
____________________________________________________________________________
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Dario Fo & Franca Rame News
16 marzo 2003
Signore e signori, buona sera.
Siamo qui per annunciarvi che giovedi' 27 marzo 2003, alle ore 21 saremo in
onda con una trasmissione comica su almeno 20 televisioni locali e via
satellite. Cioe' dovremmo riuscire a raggiungere tutta Italia con due ore di
spettacolo. Si parlera' della guerra in Iraq, della situazione in Italia e
di alcuni avvenimenti che le televisioni ufficiali tacciono.
Diciamo subito che non siamo in grado di produrre una televisione stabile.
Si tratta solo di un esperimento per dimostrare che e' possibile farlo. E in
ogni caso ci sembrava doveroso cercare di raggiungere, almeno una volta, un
grande pubblico con un discorso non omologato. Siamo sull'orlo di una
tragedia di portata immensa e non ci sentiamo di lasciare nulla di
intentato.
La situazione anomala della tv in Italia ha reso possibile qualche cosa di
incredibile:
ci sono 6 televisioni in mano a un uomo solo e centinaia di tv locali
strangolate da un monopolio pubblicitario quasi assoluto.
E un altro uomo (Murdock) che controlla Stream e Tele+.
Ma le nuove tecnologie hanno reso molto piu' economico fare e trasmettere
tv.
Oggi pensare a una televisione indipendente non e' una follia.
Questa nostra televisione e' per ora in grado di esistere per una notte sola
come Cenerentola. E' un atto dovuto, per la situazione drammatica che il
pianeta sta attraversando. Vogliamo far conoscere al pubblico televisivo le
grandi menzogne che le televisioni nazionali stanno spacciando.
Ma lo scopo di questa trasmissione sara' anche un altro, vogliamo vedere
quante persone, in Italia e in tutta Europa via satellite, riusciremo a
raggiungere. Crediamo che oggi ci siano parecchi milioni di persone che sono
stanche di questo regime del Pensiero Unico. E crediamo che ci siano tutte
le premesse per creare una vera televisione libera e stabile.
Abbiamo fatto due conti, sarebbero sufficienti 500 mila euro (un miliardo di
lire) per garantire una tv tutti i giorni via satellite e via internet, con
un telegiornale quotidiano e l'accesso a tutti quelli che in Italia e
all'estero avranno materiali autoprodotti da proporre. Parliamo di
televisione povera, molto povera, una telecamera, una persona che racconta e
basta: una televisione il cui valore sta in quello che dice e per il
linguaggio che sa usare.
Una televisione dove il pubblico vota e puo' determinare veramente i
palinsesti esprimendo il proprio giudizio. Potenzialmente si potrebbero
raggiungere almeno 5 milioni di case ed episodicamente si potrebbero
organizzare grandi eventi e ottenere un passaggio sulla rete delle tv
locali. Una televisione che si muove fuori dai circuiti normali a costo di
fare l'autostop.
E pensiamo che una televisione che possa offrire un accesso al grande
pubblico e creare uno straordinario movimento di filmaker, con gruppi che
ovunque iniziano ad autoprodurre materiali visivi. Perche' la tv monopolista
non e' negativa solo per i suoi contenuti ma anche perche' non e' in grado
di stimolare nuovi talenti, e' chiusa in un sistema di caste che non
lasciano spazio a proposte originali e nuove.
Una televisione che sia veramente aperta potrebbe scatenare il desiderio di
inventare programmi oltre che guardarli.
E forse ne potrebbero uscire molte opere piu' interessanti e divertenti del
Grande Fratello.
C'e' quindi da chiedersi se ci siano i mezzi per finanziare una tale
televisione.
Potenzialmente si'.
Pensiamo che un movimento che e' capace di portare in piazza milioni di
persone dovrebbe essere in grado di raccogliere 500 mila euro. E pensiamo
anche che ci siano imprenditori in Italia che avrebbero tutto l'interesse a
comprare 500 mila euro di pubblicita' su una televisione che parli al
movimento.
Da anni lavoriamo al discorso della consociazione degli acquisti
(risparmiare denaro e, contemporaneamente, ottenere servizi migliori e
finanziare attivita' etiche).
Basterebbe che 50 mila persone facessero il contratto di telefonia etica
(http://www.commercioetico.it/telefonia/index.htm) per mettere insieme
questi 500 mila euro (risparmi il 20% sulle tariffe di Tele2 e
contemporaneamente il tuo contratto frutta mediamente 20 euro all'anno che
il fornitore di telefonia versa come provvigione).
Oppure basterebbero 25 mila persone che stipulassero sia il contratto di
telefonia etica che quello con l'assicurazione etica.
Oppure....
Le possibilita' sarebbero decine, centinaia... Crediamo che quando il
movimento sceglie la via della creativita' possa inventare soluzioni
straordinarie...
Ma intanto quello che bisogna riuscire a fare e': informare che ci sara'
questa trasmissione.
Non e' la prima volta che il movimento riesce ad avere accesso alla tv. Lo
hanno fatto Emergency, MicroMega, MegaChip, le dirette sulle manifestazioni
e sul Social Forum di Firenze. La trasmissione via satellite e tramite le
televisioni locali e' un percorso gia' sperimentato.
Ma e' la prima volta che si prova a trasmettere una serata incentrata su un
tema tragico svolto con serenita' e sarcasmo.
Il problema centrale a questo punto e': riusciremo a far sapere che siamo in
onda?
Vuoi dare una possibilita' alla nascita di una tv indipendente?
Aiutaci a far sapere che giovedi' 27, alle ore 21 saremo in onda. Per una
sera soltanto e forse mai piu'.



(Nei prossimi giorni comunicheremo la lista esatta delle frequenze sulle
quali sara' visibile questa trasmissione.)


Dario Fo, Franca Rame, Jacopo Fo