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28/03 Livorno: CONVEGNO BASAGLIA
- Subject: 28/03 Livorno: CONVEGNO BASAGLIA
- From: "Tranchina" <tranteo at cosmos.it>
- Date: Sat, 15 Mar 2003 02:52:29 +0100
PSICHIATRIA DEMOCRATICA ASSOCIAZIONE MEDITERRANEO AVOFASAM CONVEGNO BASAGLIA, LA PSICHIATRIA E OLTRE A 35 ANNI DALLA "ISTITUZIONE NEGATA" BILANCI, ATTUALITA' E PROSPETTIVE DELLA DEISTITUZIONALIZZAZIONE BASAGLIANA LIVORNO 28-3-03 SEDE USL MONTEROTONDO A 25 anni dalla approvazione della legge 180, il campo della salute mentale appare sempre contraddittoriamente gravido di potenzialità evolutiva ed involutive. Mentre in parlamento si torna a progettare nuovi contenitori manicomiali, nel paese è sempre più difficile trovare operatori e associazioni che si schierino contro la 180. Perfino alcuni degli storici avversari del movimento di destituzionalizzazione sembrano aver cambiato atteggiamento ed oggi riconoscono i meriti della nuova organizzazione dei servizi. La figura di F Basaglia viene oggi assunta da un sempre più largo schieramento culturale come punto di riferimento. Questo riconoscimento passa però troppo spesso attraverso una sua riduzione alla sola dimensione dell'impresa legislativa che portò alla legge 180, che molti non a caso, continuano ad identificare come "la legge Basaglia": appare allora come il vincitore, il fondatore delle nuove istituzioni i Servizi territoriali, colui che non si può rimuovere. Chi invece ricorda più Giulio Maccaccaro? Chi lo riscoprirà tra pochi o molti anni potrà di certo inventare, con l?inevitabile stupore per la sorpresa, un proprio Maccaccaro: perché in quanto espressione di un movimento altrettanto profondo ma sconfitto, per molto tempo ancora non si troveranno troppe tradizioni che se lo vorranno contendere. Basaglia, invece, in quanto vincitore, è, e non potrà che essere, patrimonio di tutti: perché tutte le tradizioni dovranno sussumerlo in qualche lettura. Ecco allora alla ribalta tante "riduzioni di maniera": Basaglia il pragmatico organizzatore dei servizi territoriali, l'ideologo utopista ma allo stesso tempo cinico uomo di potere, a volte ancora oggi, malgrado le tante smentite, l'antipsichiatra, il sapiente conoscitore dei movimenti sociali, l'innovatore: sempre e comunque il propugnatore di un contenuto concluso e ben delimitabile, un pensiero positivo che si è imposto a dispetto e non per merito di fumose ideologie. Il rischio di una riduzione di Basaglia al solo orizzonte legislativo non è stato mai così forte come oggi in quanto da un lato e da l'altro l'attenzione sembra tuttora non staccarsi dal piano formale delle leggi. Così proprio ciò che era più al centro delle sue preoccupazioni rischia di rimanere nell'ombra: le pratiche al di là delle ideologie, i soggetti concreti che si incontrano e si scontrano, le istituzioni come formazioni storiche da attraversare e superare, la dialettica e la contraddizione fra sapere e potere, fra liberazione dell'azione critica e repressione del farsi ideologia; ed ancora la malattia e la sua messa fra parentesi, la pratica come unica dimensione meritevole di verifica e riflessione. Queste dimensioni sono ancora oggi attuali? Ha ancora un senso chiedersi: che cosa è la psichiatria? O il superamento dell'OP ha decretato, nel senso comune del mondo "psi", l'idea che "tutto è stato già fatto", che occorre lavorare ora mai solo "in positivo", che al periodo della crisi del paradigma non possa che seguire una "psichiatria affermativa". Sono i suoi temi ancora attuali o potrà accadere a Basaglia qualcosa di simile a ciò che accadde a Garibaldi un'icona della Patria, ma anche una insopportabile fonte di disagio, per quel suo essere combattente in tempi di mediazione. Così anche a Basaglia potrebbe accadere di essere ricordato come "un rifondatore della psichiatria" ma al tempo stesso sminuito per il disagio del suo pensiero critico: l'autore di una censura storica di grandissima rilevanza ma tuttavia muto verso il futuro, colui che seppe chiudere un epoca ma non riuscì ad aprirle una nuova? Il convegno vuole discutere di tutto ciò con molti interlocutori, non solo con quelli del mondo della psichiatria. Non vuole farlo però in un'ottica di prevalente analisi storica. Non vuole essere un momento di commemorazione né tantomeno contribuire alla costruzione di nuove identità basate sulla ricostruzione del "discorso basagliano". Non si intende perciò "abusare" di Basaglia per la nascita di un improbabile "fondamentalismo basagliano" che riscopra le (mitiche) origini di "un pensiero nella sua purezza". Vuole invece tentare di contribuire alla costruzione di un bilancio sull'attualità e sulle prospettive concrete della decostruzione istituzionale oggi nell'Italia dei Dipartimenti di Salute Mentale che fanno a meno dei manicomi ma non sempre dei manicomialismi; interrogarsi nell'epoca dell'imperante ideologia pragmatista delle procedure e delle linee guida, sé è oggi ancora comprensibile ai più la differenza tra questi riduzionismi e il lavoro di trasformazione "del praticamente vero"; verificare le reali pratiche della utopia nelle istituzioni concrete a partire da ciò che viene prodotto e riprodotto nel lavoro di decostruzione. Lo stesso Basaglia, profondo conoscitore del trasformismo nella storia del costume italiano, nel 1979 mise tutti noi in guardia poco prima di morire: "ŠNoi psichiatri democratici pur avendo stimolato la nuova legge siamo una minoranza Š. Naturalmente dobbiamo essere vigili, perché questa minoranza, una volta catturata, può diventare la nuova maggioranza riciclata" PROGRAMMA 9.00 M.SCURA Dir. Generale ASL6: saluti di apertura 9.15 G.F.LAMBERTI Sindaco di Livorno: saluti 9.30 M.SERRANO: presentazione del convegno "BASAGLIA E LA PSICHIATRIA" COORDINA A. PIRELLA 10.00 P.TRANCHINA: Ripensando alla malattia mentale ed al suo doppio 10.20 F.DE LUCA: Il praticamente vero 10.40 B.DELL'ACQUA: Il primato della pratica 11.00 R.RAIMONDI: L'epochè come fondamento metodologico di cambiamenti intersoggettivi 11.20 M. COLUCCI: Basaglia e la clinica psichiatrica 11.40 M.G.BERTELLONI: Il protagonismo degli utenti 12.00 E.MUGGIA: Le associazioni dei familiari 12.20 M.BOLOGNESI: Quale controriforma sarà? 12.40 DIBATTITO PAUSA BUFFET "BASAGLIA OLTRE LA PSICHIATRIA" COORDINA P. A. DI VITTORIO 15.30 V.PASTORE: Deistituzionalizzare la medicina 15.50 A.MARGARA: Istituzioni totali: carcere ed OPG 16.10 A.IACONO: Del guardare con altri occhi 16.30 M.G.GIANNICHEDDA: Basaglia fuori d'Italia 16.50 R.CANOSA: Oltre il sistema psichiatria 17.10 DIBATTITO 18.0 CHIUSURA LAVORI INTERVERRANNO AI LAVORI Bertelloni M. G. Presidente rete utenti toscana Bolognesi M. Deputata Bondioli C. DSM Siena Bondi G. DSS ASL 6 Livorno Bozzani A. CSM Martina Franca (TA) Cabras M. P. Assesorato Sanità Reg. Toscana Canosa R. Presidente Nazionale Psichiatria Democratica Colucci M. DSM Trieste D'Anza V. Consulta Salute Mentale Toscana De Luca F. CSM Frediani Livorno Dell'Acqua B. DSM Trieste Di Vittorio P.A. Filosofo Bari Ferraro S. CSM Massafra (Ta) Fiore G. Segreteria Psichiatria Democratica Toscana Gabrieli G. Psichiatria Democratica Lazio Genchi M. CSM S.Spirito Bari Giannichedda M.G. Fondazione Basaglia Roma Iacono A.M. Filosofo Università di Pisa Iozzia P.DSM Genova Izzo F. Presidente Associazione Mediterraneo Lupo E. Segretario Nazionale Psichiatria Democratica Margara A. Magistrato Fondazione Michelucci Firenze Maurano F. DSM Napoli Mecacci M. Presidente A.VO.FA.SA.M. Livorno Muggia E. Segretario Nazionale UNASAM Pastore V. Responsabile di Zona Asl6 Livorno Pavone E. Presidente Coordinamento Toscano Salute Mentale Pirella A. Presidente Onorario Psichiatria Democratica Raimondi R. Segretario SIP Toscana Scatena P.A. DSM Lucca Serra P. Psichiatria Arezzo Serrano M. DSM Livorno Teodorini M.P. UFSMIA ASL 10 Firenze Tranchina P. Presidente Psichiatria Democratica Toscana COME ARRIVARE AL CONVEGNO: DALLA VARIANTE AURELIA USCITA MONTENERO, SEGUIRE LE INDICAZIONI PER VILLA MORAZZANA E POI QUELLE PER LA SEDE USL MONTEROTONDO SEGRETERIA ORGANIZZATIVA TEL 349-5937888 SARANNO RILASCIATI ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE
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