volontari in aumento in Italia



Fonte: La Repubblica on-line
 
L'Abacus: in 5 anni il fenomeno 
è aumentato del 25 per cento

Volontari, sette milioni 
di italiani
Il Nord batte il Centro-Sud. 
Manager e insegnanti donano di più

   

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 ROMA - Il 15 per cento degli italiani sopra i 14 anni spende parte del
proprio tempo impegnandosi con i giovani a disagio, ma anche con gli
anziani lasciati soli, con gli immigrati o nella cura dell'ambiente: sono
il cosiddetto esercito dei volontari, oltre sette milioni di persone,
secondo l'ultimo sondaggio condotto dall'Abacus. Una platea molto vasta che
comunque la Doxa, un altro istituto di ricerca, stima più diffuso, parlando
di 9 milioni di volontari (il 18 per cento della popolazione sopra i 15
anni). In ogni caso, un fenomeno sempre più visibile nei quartieri, nelle
sedi delle organizzazioni e nelle parrocchie, in continuo aumento: in
cinque anni, infatti, il numero di chi sceglie di uscire da casa o dal
lavoro per occuparsi degli altri è aumentato del 25 per cento. Ma bisogna
però distinguere: lo zoccolo duro dei volontari, spiega l'Abacus, sono due
milioni e 500 mila persone, che "lavorano" almeno una volta ogni 15 giorni.
Nell'indagine, tuttavia, è stato compreso anche chi presta la sua opera
meno di una volta al mese. Ma basta un impegno così discontinuo nel tempo
per definirsi volontari?

Renato Michelazzi, che per l'Abacus ha presentato la ricerca, invita a
riflettere sulle cifre e a non provocare delusioni: "L'indagine dimostra
infatti - ha detto - che i volontari sono motivati soprattutto dal rapporto
umano con gli assistiti e dai legami che si creano con gli altri volontari,
ma per molti il primo contatto con l'associazione non è stato
sufficientemente forte per affezionarsi all'impegno". Al Nord comunque,
l'impegno verso gli altri è più diffuso (17 per cento), rispetto al Centro,
(15 per cento) e al Sud (12 per cento); sono volontari il 9 per cento dei
minorenni e il 13 per cento degli ultrasessantacinquenni, che offrono il
loro tempo libero soprattutto agli anziani, giovani e handicappati (17 per
cento), malati e immigrati (14 per cento), tossicodipendenti (10 per
cento)e alcolisti 10 per cento); l'8 per cento si occupa della cura
dell'ambiente e il restante del campione ha dichiarato di operare in altri
settori o in più di un'attività.

Ma l'Abacus ha misurato la generosità degli italiani anche nel campo delle
donazioni: nel 1998 in circa 12 milioni ne hanno fatto almeno una, con una
prevalenza delle donne (26 per cento) sugli uomini (21 per cento). Tra i
più disponibili sono risultati gli imprenditori (20 per cento) e i liberi
professionisti (18 per cento), ma anche gli insegnanti (19 per cento).

(5 novembre 1999)
  



  
 
 
 



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Alessandro Marescotti
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