Scopro casualmente proprio ora di
essere citato in un suo scritto su SISDE, militari e nucleari. Vado a vedere il
perché e, naturalmente, risulto il "fuoriuscito rautiano" dal Msi - nel gennaio
1981... - che avrebbe ospitato sulla sua rivista Diorama un articolo "firmato
con il proprio nome" da tale Davide D'Antoni. Chi era costui? Seguo il link in
nota e vedo che si tratta di un collaboratore di "Charta Minuta" che mi ha fatto
un anno addietro un'intervista sui giovani di destra (in cui mi esprimevo molto
criticamente verso questi ultimi). Io l'ho riproposta tal quale su Diorama. Che
Lei ci creda o meno, di questo signore nulla sapevo prima dell'intervista
telefonica e nulla ne ho saputo dopo. Quali legami abbia col generale Jean, le
cui idee detesto, lo ignoro. Mi chiedo perché si debbano continuare a creare e
nutrire equivoci chiamandomi in causa per presunti legami con perfetti
sconosciuti, resi "credibili", evidentemente, dal fatto di aver militato nel Msi
fino al 1981. Del mio percorso successivo ci sono infinite tracce pubbliche,
tutte ispirate ad una radicale opposizione verso gli ambienti che, mi par di
capire, Lei prende di mira nel suo articolo: golpisti, atlantisti, ossessionati
dall'anticomunismo, ecc. Non le pare che sarebbe ora di prenderne
atto?
Grazie
dell'attenzione.
Marco Tarchi
Università di
Firenze |