---------Fate circolare il più possibile: controinformazione militante !!! da Centro Sociale "Macchia Rossa" Magliana Via Pieve Fosciana, 56 - 00146 Roma Tel./Fax 0655260306 E-mail: csoamacchiarossa@tiscalinet Poveri agenti di Polizia, poveri dirigenti e prefetti, costretti a muoversi nell'illegalità per massacrare a sangue freddo compagni e compagne, manifestanti, passanti, chiunque possa nuocere alla tranquillità dei potenti del mondo mentre consumano i loro lauti pasti e decidono come ottimizzare lo sfruttamento globale di milioni di proletari e proletarie. Fortunatamente l'ex Ministro dell'Interno Claudio Scajola e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno tanto a cuore i loro agenti, e, soprattutto, sono stanchi di tutte quelle scocciature legislative che li limitano nella repressione da applicare selvaggiamente in giro per il paese. La libertà pressoché totale di fermare, manganellare, violentare, umiliare, incarcerare, già sperimentata con successo a Napoli e a Genova, non gli bastava. "Quei ragazzi non sanno proprio stare con le mani ferme"; sentendosi come comandanti di plotone di Apocalypse Now sulle spiagge del Mekong si saranno detti i due nei corridoi del Viminale. Ed ecco subito la soluzione, inserita con linguaggi arcani, in un articoletto di una legge con un titolo che devia l'attenzione. Obbiettivo raggiunto, quanto lavora questo Governo! Certo una legge pericolosa, ma tanto la sinistra istituzionale è d'accordo e, qualora non lo fosse, è troppo impegnata in inutili discussioni per accorgersi del beffardo trucchetto. Proviamo a svelare l'arcano: Con la Legge 9 novembre 2001, n. 401 recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile, veniva approvato il seguente passaggio: "Le disposizioni di cui all'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, si applicano anche con riferimento alla dichiarazione dei grandi eventi rientranti nella competenza del Dipartimento della protezione civile e diversi da quelli per i quali si rende necessaria la delibera dello stato di emergenza." (Art. 5) embhè? Ma vediamo che dice l'articolo 5 della Legge 225: Stato di emergenza e potere di ordinanza 1. Al verificarsi degli eventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri (...) delibera lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale in stretto riferimento alla qualità ed alla natura degli eventi. (...) 2. Per l'attuazione degli interventi di emergenza conseguenti alla dichiarazione di cui al comma 1, si provvede (...) anche a mezzo di ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente, e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico. 3. Il Presidente del Consiglio dei ministri (...) può emanare altresì ordinanze finalizzate ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose. Le predette ordinanze sono comunicate al Presidente del Consiglio dei ministri, qualora non siano di diretta sua emanazione. 4. Il Presidente del Consiglio dei Ministri (...) per l'attuazione degli interventi di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo, può avvalersi di commissari delegati. Il relativo provvedimento di delega deve indicare il contenuto della delega dell'incarico, i tempi e le modalità del suo esercizio. 5. Le ordinanze emanate in deroga alle leggi vigenti devono contenere l'indicazione delle principali norme a cui si intende derogare e devono essere motivate. 6. Le ordinanze emanate ai sensi del presente articolo sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, nonché trasmesse ai sindaci interessati affinché vengano pubblicate ai sensi dell'articolo 47, comma 1, della legge 8 giugno 1990, n. 142. Certo è un linguaggio un po' difficile, fatto a posta per non essere capito da noi comuni mortali. Proviamo a darne un'interpretazione a parole nostre (speriamo più comprensibili): In caso di catastrofe naturale (terremoti, alluvioni, incidenti industriali rilevanti, eruzioni vulcaniche) il sistema nazionale della Protezione Civile che interviene per i soccorsi può, attraverso una serie di commissari delegati del Governo, utilizzare il potere di ordinanza, ovvero andare in deroga alle leggi dello stato. E fin qui la cosa è comprensibile: se si deve attrezzare un'area per coloro che hanno avuto la casa distrutta da un terremoto risulta difficile pensare di attendere il parere favorevole della soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, il rispettare le leggi urbanistiche, ecc. Ed è qui che entrano in gioco i super eroi della pubblica sicurezza Scajola&Berlusconi dotandosi di un nuovo super-potere: l'ordinanza Power! Con la legge 9 novembre 2001, n. 401 allargano il potere di ordinanza ai cosiddetti "Grandi Eventi". Il Governo decide tutto solo cosa è un "Grande Evento", nomina un commissario per gestirlo (90 volte su 100 il Prefetto) e gli permette di scavalcare qualsiasi legge. Non saranno più necessari pareri favorevoli delle soprintendenze, valutazioni di impatto ambientale, rispetto dei piani urbanistici, se il governo vuole costruire una struttura: può farlo in deroga alla legge. Poteri speciali alla polizia per l'ordine pubblico? Nessun problema, si dà la possibilità di andare in deroga alle leggi vigenti. Dopo l'emanazione della legge e dopo le prime prove in sordina con il Vertice Nato, la FAO e Padre Pio, il Governo si prepara ad una sperimentazione in grande stile in occasione del Semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. Gli incontri e le manifestazioni connesse a questo grande evento si terranno principalmente presso il centro polifunzionale della protezione civile di Castelnuovo di Porto. Il centro polifunzionale della protezione civile di Castelnuovo di Porto è stato costruito in un area di prima esondazione del fiume Tevere, quindi in un'area a grande rischio idrogeologico. Eppure nell'ordinanza n° 3199 del 24 Aprile 2002 recante "disposizioni urgenti per la celebrazione del semestre di Presidenza italiana sella Unione Europea", si leggono autorizzazioni, prescindendo dalla valutazione di impatto ambientale, dalle disposizioni in materia di paesaggistica, architettonica, archeologica, urbanistica e di tutela dei beni culturali ed ambientali e da quelle in materia idraulica ed idrogeologica e da quelle in materia di conferenza di servizi, per: 1. interventi ed opere di riqualificazione e completamento del centro polifunzionale di protezione civile di Castelnuovo di Porto, già oggi di dimensioni notevoli, anche attraverso aumenti di volumetrie, interventi che potranno essere estesi anche ai comuni limitrofi; 2. interventi infrastrutturali e strutturali per il potenziamento dei collegamenti viari funzionali al centro polifunzionale della protezione civile nella zona del Comune di Castelnuovo di Porto. Tali interventi possono essere estesi anche al di fuori del suddetto perimetro. 3. interventi ed opere di messa in sicurezza idraulica del Centro Polifunzionale di protezione civile di Castelnuovo di Porto e delle reti viarie di accesso. 4. individuazione e immediata occupazione d'urgenza delle aree da espropriare per realizzare le opere e gli interventi, con decreto di esproprio emanato ed eseguito senza particolari indagini e formalità 5. stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e autorizzazione a prestare lavoro straordinario per il personale del Dipartimento della Protezione Civile e della regione Lazio in deroga ai contratti nazionali di lavoro e relativi statuti. Tutti questi provvedimenti potranno essere concretizzati in deroga ad oltre 30 tra leggi e decreti. In altre parole quella struttura "imbarazzante" per il sistema nazionale di protezione civile invece di essere accantonata, viene ripresa, ampliata, ingrandita, per il semestre di Presidenza italiana sella Unione Europea. Appare chiaro quanto il potere di ordinanza sia pericoloso e grave in particolare per le opere di messa in sicurezza idraulica, che senza un'attenta valutazione ambientale, possono alterare il delicato e pregiato ecosistema dell'alto Tevere e spostare ed accrescere più a valle, a Monte Rotondo Scalo, il problema delle esondazioni. E per il cosiddetto "ordine pubblico", che cosa può succedere in occasione dei grandi eventi, momenti di grande mobilitazione e lotta? Proviamo per capirlo a fare un gioco insieme: Immaginate di essere il Prefetto (lo sappiamo che fa schifo, ma provate...) che gestiva il G8 a Genova. Dopo il primo giorno di scontri, dopo che i vostri agenti hanno assassinato Carlo Giuliani, dopo che qualcuno di loro (per fortuna) si è fatto male. Chi di voi non avrebbe usato il potere di ordinanza per fare quello che comunque ha fatto ma nel pieno rispetto formale della legge? E magari già che c'era andare anche oltre? Ebbene si: fermi prolungati, arresti di massa, divieti di piazza, pestaggi nelle caserme, prenderci dagli ospedali e portarci in questura e chissà cos'altro. Lo sappiamo, lo fanno anche adesso, ma con questa legge potranno andare oltre e farlo nel pieno rispetto della legge, alla luce del sole. E poi, a questo punto, perché non trasformare in grande evento una visita del Boia Sharon o del Boia Bush? Così possono massacrare chi osa manifestare il suo dissenso e, già che ci sono, trasformare il Colosseo in un parcheggio a due Piani. Invitiamo tutti i compagni e tutte le compagne a diffondere questo volantone per fare controinformazione su una legge che vogliono far passare per tecnica ma che in realtà regala super poteri al Governo e al Ministro dell'Interno, che nella disinformazione, nel silenzio e nella mancanza di comunicazione metteno radici. |