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programmi TV che violano la Convenzione sui diritti dell'Infanzia



From: "Rocco Muzio" <rocmuzio@tin.it>

Radio Bambina
Via delle Colline 23
56030 CASCIANA ALTA (PI)
TEL. 0587684459
http://members.xoom.it/radiobambina/Index.html
 
Al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi

Palazzo del Quirinale

00187 ROMA

 

Al Presidente della Camera dei Deputati On. Luciano Violante

Palazzo Montecitorio

00186 ROMA

 

Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana 

On. Nicola Mancino

Palazzo Madama

00186 ROMA

 

On. Cavanna Scirea Presidente Commissione Bicamerale per l'Infanzia

Palazzo Madama

00186 ROMA

 

Prof. Cesare MIRABELLI 

Presidente della Corte Costituzionale

Palazzo della Consulta

Piazza del Quirinale

00187 ROMA

Al Garante per la protezione dei dati personali On. Stefano Rodotà

Largo del teatro Valle 6

00186 ROMA

 

Al Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

Prof. Enzo Cheli

Napoli Centro Direzionale, Isola b5 Palazzo Torre Francesco

NAPOLI

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

On. Massimo D'Alema

Palazzo Chigi

00187 ROMA

Ministro per le Pari Opportunità

Prof. Laura Balbo

Palazzo Chigi

00187 ROMA

Ministro per la Solidarietà Sociale

On. Livia Turco

Via Veneto 56

00100 ROMA

Ministro per i beni e le attività culturali

On. Giovanna Melandri

Via del Collegio Romano 27

00186 ROMA

Ministro della Giustizia

On. Oliviero Diliberto

Via Arenula 70

00186 Roma

 

Ministro della Pubblica Istruzione

On. Luigi Berlinguer

Viale Trastevere 76 A

00153 ROMA

 

Ministro della Sanità

On. Rosy Bindi

Lungotevere Ripa 1

00100 ROMA

 

On. Storace 

Presidente Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza
dei servizi radiotelevisivi

Palazzo Montecitorio

00186 ROMA

 

Sen. Adriano Ossicini 

Presidente VII Commissione 

Palazzo Madama

00186 ROMA

 

On. Castellani

Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione

Palazzo Montecitorio

00186 ROMA

 

On. Marida Bolognesi

Presidente Commissione Affari Sociali

Palazzo Montecitorio

00186 ROMA

 

Antonio La Torre

Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione

Palazzo di Giustizia

Piazza Cavour

00193 ROMA

 

Prof. Roberto Zaccaria

Presidente del Consiglio di Amministrazione della RAI

Viale Mazzini 14

00195 ROMA

 

Pierluigi Celli

Direttore Generale della RAI

Viale Mazzini 14

00195 ROMA

 

ADN KRONOS

Via Ripetta 73

00186 ROMA

ANSA

Via della Dataria 94

00187 ROMA

 

DIRE

Via della Mercede 33

00186 ROMA

 

AVVENIRE

Piazza Carbonari 3

20125 MILANO

 

Corriere della Sera

Via Solferino 28

20121 MILANO

 

IL MANIFESTO

Via Tomacelli 146

00186 ROMA

 

LA STAMPA

Via Marenco 32

10126 TORINO

 

IL MATTINO

Via Chiattamone 75

801221 NAPOLI

 

L'UNITA'

Via Due Macelli 23/13

00187 ROMA

 

LA REPUBBLICA

Piazza Indipendenza 11/b

00185 ROMA

 

Avvenimenti

Via dei Magazzini Generali 8

00154 ROMA

 

Famiglia cristiana

Via Giotto 36

20145 MILANO

 

L'espresso

Via Po 12

00198 ROMA

 

Panorama

Palazzo Mondadori

20090 SEGRATE

 

Prima comunicazione

Via Aurelio Saffi 12

20123 milano

 

Mediaset

Viale europa 48

20093 cologno monzese

 

 
 Dal 17 Gennaio assistiamo, durante l'ora di massimo ascolto di RAI UNO,
alla trasmissione "Zitti tutti! Parlano loro", condotta da Carlo Conti.
Alla trasmissione è presente in studio un pubblico adulto che ride ed
applaude delle frasi di tre poveri bambini usati come piccole scimmiette a
beneficio del divertimento del pubblico, in studio e a casa.

Un triste conduttore, Carlo Conti, ha copiato dall'America un programma
"Kids say the darndest things" (una sorta di "I bambini dicono le cose più
dolci"), dove finalmente è realizzata l'ultima aberrazione dell'uso dei
bambini nell'industria dello spettacolo.

Complimenti al Consiglio d'Amministrazione della RAI, a cominciare dal
Presidente Zaccaria, ai Garanti dei contenuti educativi delle trasmissioni,
e al conduttore di tale programma, il quale ha dichiarato, " D'altra parte
mi sono detto: chi può vedere le cose da lontano, in maniera distante
rispetto a noi, e può darcene una diversa opinione? Le risposte erano: o i
marziani o i bambini. E visto che non è possibile fare uno show coi
marziani, abbiamo scelto i bambini" svelando tutta la sua preparazione
scientifica e professionale, per potersi assumere la responsabilità di
portare tanti bambini in un medium di massa come la televisione.

Altrettanto Canale 5 di Mediaset ha voluto ripercorrere lo stesso cammino
proponendo il Programma "Chi ha incastrato Peter Pan?" dove il conduttore
Paolo Bonolis usa i bambini come comprimari di un triviale avanspettacolo.

Questi programmi violano in più punti la Legge derivante dalla Convenzione
sui diritti dell'Infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, il 20 Novembre 1989 e ratificata dall'Italia con Legge 27 maggio
1991, n. 176 (G.U. 11 giugno 1991).

Infatti tale legge si riferisce esplicitamente ai diritti alla propria
identità da parte dei bambini anche per quanto riguarda i mass media,
all'Articolo 12 si dice: "Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace
di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su
ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo
debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo
grado di maturità." 

Nei programmi televisivi sopraddetti al contrario sono gli adulti che
pongono le domande, scelgono gli argomenti, calpestando in ogni modo la
libera espressione del fanciullo, garantita all'Articolo 13 dove: " Il
fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende
la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di
ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta,
stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. "

Così all'Articolo 16 si dice: Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze
arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo
domicilio o nella sua corrispondenza, e neppure di affronti illegali al suo
onore e alla sua reputazione. Il fanciullo ha diritto alla protezione della
legge contro tali interferenze o tali affronti. 

E all'Articolo 17 "Gli Stati parti riconoscono l'importanza della funzione
esercitata dai mass media e vigilano affinché il fanciullo possa accedere a
una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e
internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo
benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e
mentale. A tal fine, gli Stati parti: 

a) Incoraggiano i mass media a divulgare informazioni e materiali che hanno
una utilità sociale e culturale per il fanciullo e corrispondono allo
spirito dell'articolo 29; 

Articolo 18 "Gli Stati parti faranno del loro meglio per garantire il
riconoscimento del principio secondo il quale entrambi i genitori hanno una
responsabilità comune per quanto riguarda l'educazione del fanciullo e il
provvedere al suo sviluppo. La responsabilità di allevare il fanciullo e di
provvedere al suo sviluppo incombe innanzitutto ai genitori oppure, se del
caso ai suoi tutori legali i quali devono essere guidati principalmente
dall'interesse preminente del fanciullo." Quale interesse si può ravvisare
per i poveri bambini protagonisti delle due trasmissioni?

E dopo all'Articolo 29 

"c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua
identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto
dei valori nazionali del paese nel quale vive, del paese di cui può essere
originario e delle civiltà diverse dalla sua; 

d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una
società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di
uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici,
nazionali e religiosi, e delle persone di origine autoctona; 

All'Articolo 31 "Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del
fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e
incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi
appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e
culturali. "

In questi programmi televisivi si assiste alla dissipazione delle qualità e
dei valori infantili con i bambini ridotti al ruolo di giullari trascinati
e blanditi da applausi irresponsabili, usati e mai rispettati e veramente
ascoltati in quanto di serio e fondamentale potrebbero comunicare, se
veramente protagonisti di un pensiero e una parola liberamente espressi.

Al contrario tutto quello che i bambini esprimono nei due programmi è
frutto di elaborazioni, temi, scelte ed interessi degli adulti, senza in
alcun modo lasciare a loro la scelta dei temi da trattare, e senza
rispettarne la buona fede e i tempi. 

Come anche la Carta di Treviso sottoscritta dalla FNSI e dalle Emittenti
radiotelevisive dice esplicitamente: "3) Il bambino non va intervistato o
impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che possano ledere la
sua dignità nè turbato nella sua privacy o coinvolto in una pubblicità che
possa ledere l’armonico sviluppo della sua personalità e ciò a prescindere
dall’eventuale consenso dei genitori ." e che in questo come in molti altri
casi viene completamente disattesa, visto il totale disinteresse delle
Autorità preposte per legge alla tutela dell'Infanzia.

Molti comitati sono stati creati per garantire una migliore qualità della
televisione per un maggior rispetto proprio dei bambini che loro malgrado
ne sono i più grandi consumatori, non avendo spesso alternative, e poi la
grande trovata è questo triste spettacolo che lede nel più profondo
qualunque diritto dei più piccoli, e li rende piccoli buffoni per allietare
l'ora di cena delle famiglie.

La disperata ricerca di audience di cui è protagonista l'attuale Consiglio
d'Amministrazione della RAI, ha portato a questo triviale scivolone
deontologico, nel quale è stata violata la Convenzione Internazionale sui
diritti dell'Infanzia, tutta l'alta tradizione pedagogica Italiana, ed una
politica della Repubblica Italiana rispettosa dei valori fondamentali della
famiglia e delle giovani generazioni.

Da oltre 30 anni chiediamo che il Servizio pubblico radiotelevisivo dedichi
spazio ad una produzione realizzata da bambini e ragazzi perché
effettivamente possano comunicare, e che l'origine di tale produzione parta
dalla scuole, unico luogo sociale di elaborazione pedagogica e formazione
per tutti i minori.

Se allora finalmente i bambini e i ragazzi possono accedere alla radio e
alla televisione, che questo avvenga su contenuti seri, elaborati da loro
insieme ai loro insegnanti, perché in questo modo la qualità e l'efficacia
delle trasmissioni radiotelevisive potrebbero avvantaggiarsene. 

Nel decennale della Convenzione sui diritti dell'Infanzia crediamo sia una
giusta celebrazione della stessa, l'immediata sospensione di tali
trasmissioni, e finalmente la concessione all'interno dei palinsesti radio
televisivi di spazi dedicati a produzioni realizzate con bambini e ragazzi,
nella scuola.

Ponsacco, 24 Marzo 2000

 

(On. Teresa Mattei Presidente)

 

(Rocco Muzio Direttore Radio Bambina)