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Re: iniziativa verso i ROM
cichin wrote:
>
> > From: "Rifondazione - Caorle" <rifcom@alfa.it>
> >
> > FUORI DAI LUOGHI COMUNI, CERCHIAMO I LUOGHI DELLA SOLIDARIETA'
> >
> > Nonostante si voglia negare ogni identita' sociale e storica delle comunita'
> > nomadi, esse esistono e, come ogni altra comunita', vanno loro riconosciuti
> > diritti fondamentali di cittadinanza.
> Giusto e logico.
> Pero' si dimentica troppo spesso che, se una qualunque persona e' ospitata
> in una diversa comunita', deve accettarne le regole e non IMPORLE le
> proprie, come invece succede.
Giusto e logico. L'ho sentito dire anche da Bossi, qualche giorno fa
:-)).
Battuta a parte, le comunita' sinti e rom non solo non sono in
condizione di imporre le proprie regole, ma la legge sulle minoranze
linguistiche in discussione in Parlamento li ha depennate dalla lista,
per compiacere Lega e AN. Il problema che tu poni ha una valenza piu'
generale. In una societa' multietnica, non vi sono regole da imporre,
ne' le nostre ne' le loro, intendendo per "loro" gli appartenenti a
culture diversa da quella occidentale . Vi sono leggi da rispettare, da
parte di tutti. E sono quelle che riguardano i diritti fondamentali
delle persone, il rispetto della integrita' fisica, il rifiuto di ogni
forma di discriminazione sessuale. Ma se io, cittadino italiano,
cresciuto nel rispetto della cultura dei diritti, ho il diritto di
pretendere che lo Stato a cui appartengo, persegua penalmente chi
pratica l'infibulazione o il taglio delle mani, ho anche il dovere
morale di capire la cultura che legittima queste pratiche e per farlo
devo decostruire la mia identita' e comprendere quella dell'altro.
Potro' cosi' intessere con chi e' diverso da me un dialogo che non sara'
esente da situazioni di conflitto ma che permettera' ad entrambi, noi e
loro, di costruire una societa' basata sulla contaminazione fra diversi
per la quale ognuno rinuncia a qualcosa e si arricchisce di qualcosa che
prima non possedeva. Ciao. Marino.