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RE: unsubscribe
- Subject: RE: unsubscribe
- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at tiscali.it>
- Date: Thu, 14 Nov 2002 19:37:39 +0100
Questa è buona...ha un indirizzo con peacelink e non sa che l'unsubscribe va fatto in maniera diversa :-) >-- Messaggio Originale -- >From: <Enrico at peacelink.it> >Subject: unsubscribe >To: voce at peacelink.it >Date: Thu, 14 Nov 2002 16:39:52 +0100 >Reply-To: voce at peacelink.it > > >On Thu, 14 Nov 2002 15:34:04 +0100 > "giuseppe scano" <giuseppe_scano at hotmail.com> wrote: >> tratta dal sito www.articolo21liberidi.org e dalla >>ML di megachip >> >>Premessa >> >>Sono trascorsi 261 giorni dalla nomina del consiglio di >>amministrazione Rai >>che Lei presiede dal 5 marzo del 2002, ne mancano >>esattamente 469 alla fine >>del mandato, forse Le sembreranno pochi visto che la Rai >>non ha ancora "un' >>anima nuova", non c'è ancora stato un segno di >>cambiamento positivo nell' >>azienda, nonostante la Sua dichiarazione di intenti: >>"Ho proposto come primo punto del mio programma quello di >>fare diventare la >>Rai indipendente dalle forze politiche e attenta invece >>ai movimenti e ai >>sentimenti della gente e quindi anche al pluralismo >>sociale oltre a quello >>politico". >> >>I nuovi programmi Rai e gli ascolti >> >>In più i responsabili nominati dal Suo consiglio non sono >>riusciti a mettere >>in onda un solo programma di nuova produzione che sia >>stato accolto dal >>pubblico con successo. Le darò una delusione, ma quello >>che sta funzionando, >>funzionava anche prima, andava già in onda prima del Suo >>arrivo. Qualche >>esempio di flop: "La grande notte del lunedì sera", con >>Gene Gnocchi e la >>signora Ventura, debutta in prima serata raggiunge il 6% >>di share per poi >>finire in seconda, nonostante la preziosa regia di Paolo >>Beldì, >>"Destinazione Sanremo" con Cecchetto, una domanda: >>"Questa trasmissione che >>è riuscita ad arrivare al 4% di share, cioè su cento >>telespettatori solo >>quattro l'hanno guardata, (dato di domenica 3 novembre) >>non rischia di >>incidere negativamente sull'immagine del prossimo >>Festival della canzone >>italiana e su chi lo dirigerà artisticamente, Pippo >>Baudo?". Il programma >>novità per i giovani, sempre su Rai Due "My compilation" >>4%, "Casa Rai Uno" >>con Giletti, "Max e Tux" con Lopez e Solenghi, "Sì sì è >>proprio lui" con >>Luisa Corna, un varietà che non arriva oltre il 20%. Per >>non parlare dell' >>errore clamoroso di collocazione in palinsesto della >>super produzione >>Napoleone e per non dire di E.R. di Rai Due spostato dal >>martedì al lunedì >>contro il Montalbano di Rai Uno. >> >>"Il Fatto di Enzo Biagi" e la verità negata >> >>Infine i nuovi programmi di informazione, che più di >>faziosità bisognerebbe >>parlare di mancanza di capacità professionali, ma voglio >>astenermi da >>qualsiasi valutazione perché non vorrei che Lei mi >>accusasse di essere di >>parte vista la mia "frequentazione", quasi decennale, con >> Enzo Biagi, quel >>maestro di giornalismo, che Lei stesso ha definito >>all'indomani della >>presentazione dei palinsesti a Cannes, giugno 2002, "un >>pezzo del >>patrimonio della Rai", quando, gli stessi palinsesti >>stabilivano l' >>eliminazione del programma "Il Fatto", sul quale sempre a >>giugno, Lei aveva >>detto: "Mi auguro che il programma resti, solo che >>bisogna trovare una >>fascia oraria consona alle esigenze dell'audience". >>Signor Presidente, lo sa che "Max e Tux", il programma >>che lo ha sostituito, >>mediamente fa 15-20 punti di share in meno di "Striscia >>la notizia", chissà >>se l'ufficio stampa della Rai La informa su questi dati >>oltre che fare >>dichiarazioni del tipo: "I vertici della Rai sostengono >>che Biagi ha perso >>appeal"( Nava, "L'Unità"del 9 giugno), che è un po' come >>se l'ufficio >>stampa della Fiat dichiarasse che Agnelli sostiene che >>una sua auto ha perso >>stabilità nella guida. Contemporaneamente l'ultimo >>libro di Biagi esce >>con oltre settantamila prenotazioni. >>Basta parlare di programmazione, perché l'elenco dei >>flop sarebbe lungo e >>noioso, e perché soprattutto è un elenco che crea >>disagio, che fa male a >>tutti quei seri professionisti, e mi creda in Rai ce ne >>sono tanti, che in >>questi anni hanno sempre lavorato con dedizione e onestà. >> E' giusto >>ricordare anche, che un obiettivo è stato raggiunto a >>proposito di ascolti, >>il Tg1di Mimun, con il ritorno di Amadeus come traino, >>vince costantemente >>il Tg 5 di Mentana. Amadeus quello di Quiz Show per >>intenderci, quel >>programma tagliato un anno fa quando batteva Gerri >>Scotti nel preserale. >>Non fraintenda le mie parole, non voglio che Lei pensi >>che sia mia >>intenzione rivendicare quel palinsesto che prevedeva il >>programma di Enzo >>Biagi, "Il Fatto" di cui ero responsabile e che Lei >> conosce bene per aver >>accettato più volte l'invito a parteciparvi, e che nel >>periodo di maggior >>crisi nella storia di Rai Uno, Estate 2001- primavera >>2002, su 168 puntate >>ha realizzato una media share del 22% con sei milioni di >>telespettatori >>circa e su un totale di 834 puntate, in ben otto >>edizioni e sempre contro >>la corazzata di Antonio Ricci, una media share di circa >> 24%, cioè ogni >>cento telespettatori 24 guardano "Il Fatto", un ascolto >>superiore a tutti i >>programmi messi in onda, in questi ultimi otto anni, >>nella fascia oraria >>dalle 20,30 alle 21, incluso anche quella "Zingara" che >>sta tornando in onda >>perché ritenuto l'unico programma che nel passato ha >>battuto "Striscia la >>notizia". Immagino le risate di Ricci quando ha letto >>queste >>dichiarazioni. In Rai, invece, non c'è nulla da ridere. >>Sempre per dovere, non di cronaca ma di verità, quando la >>"Zingara" non >>esisteva ancora, "Il Fatto" raggiunse, nella sua prima >>edizione, su 60 >>puntate una media del 26-27% di share. >>Lei Presidente, il Direttore Generale Saccà, il Direttore >>di Rai Uno Del >>Noce, il Direttore dell'ufficio stampa Nava e anche il >>Ministro Gasparri, >>potete continuare a dare una vostra libera >>interpretazione ma gli ascolti >>non sono uno stato d'animo, sono scritti e consultabili >>in qualsiasi momento >>e a questo proposito sono disponibile a un confronto in >>Commissione >>Parlamentare di Vigilanza con chiunque. >> >> >>Enzo Biagi e la Rai, un addio dopo quarantun'anni >> >>Mi creda, non voglio fare polemica, ho soltanto il >>grande dolore di >>assistere, purtroppo passivamente, al fatto che Biagi >>dopo quarantun'anni è >>costretto ad un inesorabile addio alla Rai, mentre >>continua a scrivere sulla >>prima pagina del Corriere della Sera, su L'Espresso e >>forse lo rivedremo nel >>prossimo anno su altri Network Tv. >>Io e Lei siamo tra i responsabili di questo, io, perché >>non sono riuscito a >>convincere né Lei né il Direttore Saccà, che ha sempre >>definito Biagi "un >>valore aggiunto" a essere "liberi" nelle vostre scelte, >>Lei, per aver illuso >>tutti quelli che in questa azienda fanno il nostro lavoro >>quando, il giorno >>stesso della Sua nomina a Presidente, ospite de "Il >>Fatto", davanti a circa >>sette milioni e mezzo di telespettatori, quando Biagi a >>fine puntata >>salutandola disse: "Buon lavoro per Lei, signor >>Presidente, e anche per >> noi", Lei rispose: "La ringrazio, soprattutto sappiate >>che avrete in me un >>punto di riferimento che difenderà sempre le vostre >>professionalità". >> >>La Rai contro tutti >> >>Ripeto, non voglio fare polemica, desidero soltanto che >>questa mia sia >>considerata il modesto contributo di un dirigente che ha >>sempre creduto, con >>il suo lavoro, nell'importante ruolo culturale e sociale >>della Rai nella >>vita del nostro paese e visto che Lei, signor Presidente, >>ha il compito >>insieme agli altri consiglieri, di definire le linee >>editoriali che >>potrebbero >>- se definite - consentire alla Rai di tornare a svolgere >>quella funzione >>centrale di grande riferimento multimediale, perché non >>possiamo dimenticare >>che per l'unità d'Italia ha fatto più di Garibaldi, >>Mazzini e Cavour messi >>insieme, che ha raccontato al sud quello che facevano al >>nord e che ha >>raccontato al nord quello che facevano al sud, che ha >>alfabetizzato, facendo >>sì che tutti parlassero la stessa lingua. >>Lei, invece, in questi 252 giorni di presidenza ha dovuto >>ascoltare: >>- l'appello del Presidente della Camera Pierferdinando >>Casini contro una >>televisione che non considera e non dà spazio ai >>programmi educativi per >>bambini, a questo proposito si sta decidendo se >> sopprimere o meno per >>ragioni di budget "L'Albero Azzurro" uno dei pochi >>programmi di produzione >>per bambini in età prescolare, complimenti ! >>-Sempre a proposito dei minori ha dovuto sentire tante >>critiche contro una >>televisione violenta, una televisione che mette in onda >>in fasce anche >>pomeridiane immagini non adatte a un pubblico non adulto >>e perfino dai >>movimenti cattolici che accolsero con gradimento la Sua >>nomina, confidando >>in Lei per una nuova e soprattutto diversa programmazione >>televisiva e >>invece, recentemente, a Lei si è rivolto l'Osservatore >>Romano, che ha >>definito "le produzioni della odierna televisione >> povertà espressiva, prive >>di inventiva e di gusto avvilente quando non offensivo di >>una minima >>decenza, nell'insultante convincimento che i >>telespettatori sono disposti a >>recepire passivamente qualsiasi cosa, tanto che si può >>tornare a parlare di >>tv-spazzatura". >>- Poi l'intervento del Santo Padre di sabato 9 novembre a >>conclusione della >>Conferenza episcopale italiana: "Quale cultura può essere >>generata da una >>comunicazione che non abbia al suo centro la dignità >>della persona, la >>capacità di aiutare ad affrontare i grandi interrogativi >>della vita umana, l >>'impegno a servire con onestà il bene comune" e a >>proposito del sistema >>delle comunicazioni: "regole chiare e giuste a garanzia >>del pluralismo, >>della libertà, della partecipazione e del rispetto degli >>utenti". >>Una pubblicità apparsa recentemente a pagamento sui >>quotidiani ha come >>slogan: "la Rai primi in Europa" vale anche per qualità e >>gradimento? >>- Infine il messaggio alle Camere del Presidente della >>Repubblica Carlo >>Azeglio Ciampi a favore dell'indipendenza >>dell'informazione dopo che Lei, >>signor Presidente, successivamente alle accuse del Primo >>Ministro Silvio >>Berlusconi a Biagi, Santoro e Luttazzi, di aver fatto "un >>uso criminoso >>della televisione" (aprile 2002), aveva dichiarato: >>"Biagi e Santoro sono >>patrimonio professionale dell'azienda e la Rai farà di >>tutto per non >>privarsi del loro apporto giornalistico", infatti! >>Mi permetto di rivolgerle una domanda : "Alla luce di >>tutto questo, ritiene >>che il dibattito sulla televisione deve essere >>focalizzato esclusivamente >>all'ascolto, Lei pensa veramente che gli abbonati, coloro >>che pagano il >>canone Rai, cioè i veri proprietari della azienda Rai, >>stiano ad ascoltare i >>continui annunci nei nostri Tg: "La Rai vince su Mediaset >>3 fasce di ascolto >>a 2, 4 a 1, 6 a 0". >> >> Per la Rai, quali politiche editoriali e industriali? >> >>Durante il week end, signor Presidente, vada in giro nei >>vari Blockbuster a >>vedere quante persone noleggiano film in vhs o dvd, nel >>mio, quello vicino a >>dove abito, sabato scorso 567 e domenica 689 film sono >>stati noleggiati e >>quelle persone, quelle famiglie, non hanno guardato né la >>Rai né Mediaset. >>Aggiunga anche questa considerazione: sono circa cinque >>milioni su 21 le >>famiglie che nel nostro paese possiedono un decoder per >>ricevere i canali >>via satellite. La società Audisat, Presidente >>Zucchelli, ex dirigente >>Rai, nuovo istituto per la rilevazione degli ascolti >>quantitativi e >>qualitativi dei canali satellitari, sta mettendo a punto >>uno studio che >>potrebbe, probabilmente, modificare l'auditel che non è >>in grado di fare >>questo tipo di rilevamento e che ancora oggi considera >>con un forfait di >>trecentomila, le famiglie che "frequentano" >>quotidianamente i canali >>satellitari, mentre il tasso di penetrazione in realtà >>comincia ad essere >>estremamente significativo, 23%. >>Ci sarà un motivo perché una parte del pubblico >>televisivo, piccola o grande >>che sia, la valutazione la lascio a Lei, preferisce >>vedere la cassetta o il >>satellite. Lei crede veramente che gli addetti alla >>pubblicità non sono al >>corrente di questo cambiamento e che quindi gli >>inserzionisti non opteranno >>in futuro per scelte strategiche diverse? L'azienda si >>sta attrezzando >>per fare fronte a eventuali cali di introiti pubblicitari >>che non siano >>dovuti esclusivamente al calo complessivo dell'ascolto? >>Lei crede che il tutto si risolva con un aumento radicale >>del canone tv, >>giustificandolo come adeguamento alla media europea, >>crede che le paghe e >>gli stipendi e il costo della vita degli altri paesi >>siano paragonabili ai >>nostri? E' vero anche che tutti i paesi hanno un sud, ma >>la Baviera e >>Avellino sono paragonabili? Oppure bisognerebbe >>progettare politiche >>editoriali e industriali diverse? >> >>La Rai dei diecimila dipendenti >> >>Il nostro marketing ha recentemente raccontato che una >>società esterna, ogni >>giorno fa sondaggi sul gradimento dei programmi, mi >>chiedo, perché la >>direzione generale non mette al corrente dei risultati >>chi nell'azienda li >>fa? Signor Presidente, perché non si fanno riunioni per >>parlare di nuove >>trasmissioni, dove mettere a confronto quelle >>professionalità che si >>occupano di programmi? E' possibile che tra i circa >>diecimila dipendenti >>non ci sia qualcuno con delle idee nuove? E' possibile >>che senza i >>produttori esterni cioè i Ballandi, i Basseti, i Gori e >>quant'altri, la Rai >>non è in grado di mandare in onda un varietà? >>Cosa avremmo potuto produrre, usando esclusivamente >> risorse interne all' >>azienda, con i cinquantatre miliardi di vecchie lire che >>la Rai sta >>spendendo per realizzare "Uno di noi" dell'accoppiata >>Ballandi-Morandi? >>Bisogna dare atto alla direzione generale, che una cosa >>l'ha fatta: sono >>stati ripristinati i corsi per autori, sceneggiatori, >>microfonisti ecc. >>Ma nel frattempo qualcuno tra i famosi diecimila >>dipendenti, non riesce a >>sviluppare in azienda un nuovo format? Lei è proprio >>sicuro di questo? >>A questo punto mi chiedo: "Il vero dramma accade quando >>Morandi è sconfitto >>dalla De Filippi o quando, in modo chiaramente >>provocatorio, invece di >>cantare, cosa che sa fare stupendamente, il signor >>Morandi si presenta ai >>telespettatori in mutande? >>E se non fosse stato sconfitto negli ascolti dalla >>signora De Filippi il >>cantante Morandi si sarebbe mai presentato in mutande?" >>Non c'era bisogno di chiederlo a Woody Allen, in diretta >>al Tg1, per sapere >>che nelle televisioni pubbliche americane un famoso >>conduttore o un famoso >>cantante, in un programma di prima serata, non si sarebbe >>mai presentato al >>suo pubblico così. >>Il critico Aldo Grasso oltre a sottolineare i costi di >>produzione, ripeto, >>53 miliardi per quindici puntate e il compenso record di >>settecentoquarantatre milioni a serata al cantante >>Morandi, cosa scriverà >>sull'Enciclopedia Garzanti della televisione per >>ricordare ai posteri questo >>programma legato alla Lotteria Italia? >> >>La coerenza del "Vertice" >> >>Presidente, la Rai è servizio pubblico ma questo non vuol >>dire fare solo >>trasmissioni coordinate con i vari ministeri o >>"sportelli" sui problemi >>delle regioni in onda su Rai Tre, ad esempio tra le 19,50 >>e le 20, motivo >>per il quale è stato detto no al ritorno de "Il fatto di >>Enzo Biagi", >>oppure raccolte di fondi quando ci sono le disgrazie, da >>portare come fiore >>all'occhiello; è quello che va in onda quotidianamente, >>ora per ora, minuto >>per minuto. So benissimo che non devo spiegare a Lei >>che cos'è il servizio >>pubblico, Lei che è professore di Diritto, che è stato >>Giudice alla Corte >>Costituzionale, Presidente della Consulta, che ha diretto >>il Giurì della >>pubblicità, Presidente Sisal per i concorsi del Totip e >>Superenalotto e che, >>mi permetta una battuta, evidentemente ha la presidenza >>nel Suo dna. >>Ho la sensazione, signor Presidente che Lei è un po' >>"corto di memoria" come >>del resto anch'io, non ci ricordiamo delle tante e tante >>parole che Lei ha >>detto in questi Suoi "primi" 252 giorni, ma tra noi c'è >>una differenza: Lei >>quelle frasi non se le ricorda proprio, questo lo dicono >>purtroppo i fatti; >>io invece, sapendo di essere di memoria corta me le sono >>segnate e infatti >>mi sto permettendo ogni tanto di ricordargliele: >>- 1 luglio: "La Rai non si priverà di nessuno dei >>giornalisti che >>oggi rappresentano voci discordanti rispetto alla >>maggioranza". >>- 9 luglio: "ho sempre detto che Biagi e Santoro >>sono due pezzi del >>patrimonio della Rai, di cui la Rai non si sarebbe mai >>privata". >>- 9 luglio: "Biagi è il passato, il presente e il >>futuro di Rai Uno" >>. >>- 19 settembre: "Biagi su Rai Tre, il direttore >>Ruffini ci ha >>esposto il palinsesto e noi abbiamo ribadito che può fare >>quello che vuole >>ma che non sono possibili integrazioni di budget". >>- 30 ottobre: "sul futuro programma di Biagi su >>Rai Tre, non voglio >>dare un giudizio su quanto annunciato dal direttore >>Ruffini, ma per rispetto >>della realtà devo dire che un voto in consiglio non c'è >>stato". >> >>Conclusioni >> >>I 469 giorni che mancano alla fine del Suo mandato, sono >>tanti per tutti se >>in Lei non scatta quel sussulto che la Sua storia >>dovrebbe darLe, non si >>offenda per queste mie parole, però qualche volta ho la >>sensazione, >>ascoltandola, che per Lei, contrariamente a quanto diceva >>Cesare Zavattini, >>"Buongiorno non vuol dire Buongiorno" e questo, mi creda, >>mi dispiace e mi >>ferisce, perché io sono stato uno dei tanti che il giorno >>della Sua nomina >>ha visto in Lei quel professionista sopra le parti di cui >>la Rai aveva e ha >>bisogno. >>A questo punto, rimanendo in attesa della lettera, spero >>solo di richiamo da >>parte della direzione generale, come già è avvenuto in >>passato per le mie >>dichiarazioni a difesa del mio lavoro e quindi >>dell'azienda, La saluto >>prendendo in prestito le parole di Biagi, dette in quel >>ormai lontano 5 >>marzo: "Buon lavoro per Lei, Signor Presidente e anche >>per noi". >>Loris Mazzetti, dirigente - capo progetto Rai Uno >> >> Milano, 11 novembre 2002 >> >> >>PS: Il mio curriculum professionale, che non so se Lei >>conosce, mi dà il >>diritto/dovere di chiedere di poter dare il mio >>contributo, per ora solo >>attraverso questa lettera, visto che non sono mai stato >>convocato, dopo il >>13 maggio 2001, a partecipare ad una riunione di rete o >>di dirigenti. >>Il fatto che questa mia sarà messa on line, nei prossimi >>giorni su alcuni >>siti di libera informazione punta ad impedirLe quel >>gesto, forse naturale, >>di cestinarla. >>Grazie per l'attenzione, signor Presidente. >> >>----------- >>www.censurati.it >> il coraggio di dire ...... >>padroni di niente, servi di nessuno >>tel 328 6849962 fax 178 606 5722 >>_________ >> >> > > __________________________________________________________________ Tiscali ADSL. 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