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I: OPG NEWSLETTER
- Subject: I: OPG NEWSLETTER
- From: "Lilly" <lilly65 at tin.it>
- Date: Sat, 27 Apr 2002 17:34:20 +0200
----- Original Message ----- From: OPG Aversa To: Undisclosed-Recipient:; Sent: Friday, April 26, 2002 1:54 PM Subject: OPG NEWSLETTER NEWSLETTER 26/04/2002 L'iniziativa promossa dalla cooperativa sociale Insaniae Teatriattivi Stop alla coercizione dei malati di mente Raccolta di firme in Piazza Municipio "La coercizione", un tema che fa rabbrividire. Eppure, legare un uomo mani e piedi stretti dalle fascette fiorentine, su un lettino di contenzione per ore e magari per giorni, imbottirlo di psicofarmaci, imboccarlo per alimentarlo, consentirgli di fare i propri bisogni da un buco riposto al centro del letto, non è un'antica tortura, ma una legge che paradossalmente continua a far parte della nostra Costituzione, a parere di molti democratica. La colpa del coercito? Essere un malato di mente. Inverosimile, ma spudoratamente vero. Come è vero che la voce dei matti, non arriva quasi mai alle orecchie di chi non vuol sentire. Eppure questo tema scottante, ritorna prepotentemente di tanto in tanto a riproporsi, alla ricerca di una possibile soluzione, magari di stanze imbottite, dove il malato possa liberare il suo desiderio di autolesionismo senza con ciò procurarsi alcun dolore. Ma nessuna soluzione al momento è stata ancora trovata, tanto che nei 5 Ospedali Psichiatrici Giudiziari sparsi in tutta Italia, è una pratica fortemente utilizzata per tenere a bada il malato in balia di crisi incontrollabili. Anche nell'O.P.G "Saporito" di Aversa esiste una stanza contenente un certo numero di letti di contenzione, ridotti nel tempo ma tuttavia ancora esistenti ed in funzione. Più volte gli internati, attraverso l'unico strumento concesso loro per parlare con l'esterno, la rivista semestrale, "La storia di Nabuc" www.opgaversa.it/Nabuc hanno espresso il loro dissenso su tale pratica, in nome del rispetto della dignità umana. Una dignità calpestata al momento di essere legato. A parere di molti di loro dunque, una pratica poco funzionale, se non per stordire chi ne è vittima. Inutile al benessere dei ricoverati e alla loro esigenza di recupero. Una motivazione più che giusta, tanto che giovedì mattina 25 aprile i rappresentanti della Cooperativa Sociale Insaniae Teatriattivi, operante da anni all'interno del "Saporito" si faranno mediatori della voce dei matti, scendendo con un loro stand in Piazza Municipio supportati da una serie di associazioni presenti sul territorio, per dire "Basta alla Coercizione" attraverso una raccolta di firme. L'obiettivo è ovviamente quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, e di riuscire a mettere fine a tale pratica attraverso un numero sufficientemente alto di consensi raccolti.
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