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programmi TV che violano la Convenzione sui diritti dell'Infanzia
- Subject: programmi TV che violano la Convenzione sui diritti dell'Infanzia
- From: Alessandro Marescotti <kfqma at tin.it>
- Date: Fri, 31 Mar 2000 10:26:44 +0200
From: "Rocco Muzio" <rocmuzio at tin.it> Radio Bambina Via delle Colline 23 56030 CASCIANA ALTA (PI) TEL. 0587684459 http://members.xoom.it/radiobambina/Index.html Al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi Palazzo del Quirinale 00187 ROMA Al Presidente della Camera dei Deputati On. Luciano Violante Palazzo Montecitorio 00186 ROMA Al Presidente del Senato della Repubblica Italiana On. Nicola Mancino Palazzo Madama 00186 ROMA On. Cavanna Scirea Presidente Commissione Bicamerale per l'Infanzia Palazzo Madama 00186 ROMA Prof. Cesare MIRABELLI Presidente della Corte Costituzionale Palazzo della Consulta Piazza del Quirinale 00187 ROMA Al Garante per la protezione dei dati personali On. Stefano Rodotà Largo del teatro Valle 6 00186 ROMA Al Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Prof. Enzo Cheli Napoli Centro Direzionale, Isola b5 Palazzo Torre Francesco NAPOLI Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Massimo D'Alema Palazzo Chigi 00187 ROMA Ministro per le Pari Opportunità Prof. Laura Balbo Palazzo Chigi 00187 ROMA Ministro per la Solidarietà Sociale On. Livia Turco Via Veneto 56 00100 ROMA Ministro per i beni e le attività culturali On. Giovanna Melandri Via del Collegio Romano 27 00186 ROMA Ministro della Giustizia On. Oliviero Diliberto Via Arenula 70 00186 Roma Ministro della Pubblica Istruzione On. Luigi Berlinguer Viale Trastevere 76 A 00153 ROMA Ministro della Sanità On. Rosy Bindi Lungotevere Ripa 1 00100 ROMA On. Storace Presidente Commissione Parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi Palazzo Montecitorio 00186 ROMA Sen. Adriano Ossicini Presidente VII Commissione Palazzo Madama 00186 ROMA On. Castellani Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Palazzo Montecitorio 00186 ROMA On. Marida Bolognesi Presidente Commissione Affari Sociali Palazzo Montecitorio 00186 ROMA Antonio La Torre Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione Palazzo di Giustizia Piazza Cavour 00193 ROMA Prof. Roberto Zaccaria Presidente del Consiglio di Amministrazione della RAI Viale Mazzini 14 00195 ROMA Pierluigi Celli Direttore Generale della RAI Viale Mazzini 14 00195 ROMA ADN KRONOS Via Ripetta 73 00186 ROMA ANSA Via della Dataria 94 00187 ROMA DIRE Via della Mercede 33 00186 ROMA AVVENIRE Piazza Carbonari 3 20125 MILANO Corriere della Sera Via Solferino 28 20121 MILANO IL MANIFESTO Via Tomacelli 146 00186 ROMA LA STAMPA Via Marenco 32 10126 TORINO IL MATTINO Via Chiattamone 75 801221 NAPOLI L'UNITA' Via Due Macelli 23/13 00187 ROMA LA REPUBBLICA Piazza Indipendenza 11/b 00185 ROMA Avvenimenti Via dei Magazzini Generali 8 00154 ROMA Famiglia cristiana Via Giotto 36 20145 MILANO L'espresso Via Po 12 00198 ROMA Panorama Palazzo Mondadori 20090 SEGRATE Prima comunicazione Via Aurelio Saffi 12 20123 milano Mediaset Viale europa 48 20093 cologno monzese Dal 17 Gennaio assistiamo, durante l'ora di massimo ascolto di RAI UNO, alla trasmissione "Zitti tutti! Parlano loro", condotta da Carlo Conti. Alla trasmissione è presente in studio un pubblico adulto che ride ed applaude delle frasi di tre poveri bambini usati come piccole scimmiette a beneficio del divertimento del pubblico, in studio e a casa. Un triste conduttore, Carlo Conti, ha copiato dall'America un programma "Kids say the darndest things" (una sorta di "I bambini dicono le cose più dolci"), dove finalmente è realizzata l'ultima aberrazione dell'uso dei bambini nell'industria dello spettacolo. Complimenti al Consiglio d'Amministrazione della RAI, a cominciare dal Presidente Zaccaria, ai Garanti dei contenuti educativi delle trasmissioni, e al conduttore di tale programma, il quale ha dichiarato, " D'altra parte mi sono detto: chi può vedere le cose da lontano, in maniera distante rispetto a noi, e può darcene una diversa opinione? Le risposte erano: o i marziani o i bambini. E visto che non è possibile fare uno show coi marziani, abbiamo scelto i bambini" svelando tutta la sua preparazione scientifica e professionale, per potersi assumere la responsabilità di portare tanti bambini in un medium di massa come la televisione. Altrettanto Canale 5 di Mediaset ha voluto ripercorrere lo stesso cammino proponendo il Programma "Chi ha incastrato Peter Pan?" dove il conduttore Paolo Bonolis usa i bambini come comprimari di un triviale avanspettacolo. Questi programmi violano in più punti la Legge derivante dalla Convenzione sui diritti dell'Infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 20 Novembre 1989 e ratificata dall'Italia con Legge 27 maggio 1991, n. 176 (G.U. 11 giugno 1991). Infatti tale legge si riferisce esplicitamente ai diritti alla propria identità da parte dei bambini anche per quanto riguarda i mass media, all'Articolo 12 si dice: "Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità." Nei programmi televisivi sopraddetti al contrario sono gli adulti che pongono le domande, scelgono gli argomenti, calpestando in ogni modo la libera espressione del fanciullo, garantita all'Articolo 13 dove: " Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. " Così all'Articolo 16 si dice: Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione. Il fanciullo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o tali affronti. E all'Articolo 17 "Gli Stati parti riconoscono l'importanza della funzione esercitata dai mass media e vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale. A tal fine, gli Stati parti: a) Incoraggiano i mass media a divulgare informazioni e materiali che hanno una utilità sociale e culturale per il fanciullo e corrispondono allo spirito dell'articolo 29; Articolo 18 "Gli Stati parti faranno del loro meglio per garantire il riconoscimento del principio secondo il quale entrambi i genitori hanno una responsabilità comune per quanto riguarda l'educazione del fanciullo e il provvedere al suo sviluppo. La responsabilità di allevare il fanciullo e di provvedere al suo sviluppo incombe innanzitutto ai genitori oppure, se del caso ai suoi tutori legali i quali devono essere guidati principalmente dall'interesse preminente del fanciullo." Quale interesse si può ravvisare per i poveri bambini protagonisti delle due trasmissioni? E dopo all'Articolo 29 "c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale vive, del paese di cui può essere originario e delle civiltà diverse dalla sua; d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi, e delle persone di origine autoctona; All'Articolo 31 "Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali. " In questi programmi televisivi si assiste alla dissipazione delle qualità e dei valori infantili con i bambini ridotti al ruolo di giullari trascinati e blanditi da applausi irresponsabili, usati e mai rispettati e veramente ascoltati in quanto di serio e fondamentale potrebbero comunicare, se veramente protagonisti di un pensiero e una parola liberamente espressi. Al contrario tutto quello che i bambini esprimono nei due programmi è frutto di elaborazioni, temi, scelte ed interessi degli adulti, senza in alcun modo lasciare a loro la scelta dei temi da trattare, e senza rispettarne la buona fede e i tempi. Come anche la Carta di Treviso sottoscritta dalla FNSI e dalle Emittenti radiotelevisive dice esplicitamente: "3) Il bambino non va intervistato o impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che possano ledere la sua dignità nè turbato nella sua privacy o coinvolto in una pubblicità che possa ledere l’armonico sviluppo della sua personalità e ciò a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori ." e che in questo come in molti altri casi viene completamente disattesa, visto il totale disinteresse delle Autorità preposte per legge alla tutela dell'Infanzia. Molti comitati sono stati creati per garantire una migliore qualità della televisione per un maggior rispetto proprio dei bambini che loro malgrado ne sono i più grandi consumatori, non avendo spesso alternative, e poi la grande trovata è questo triste spettacolo che lede nel più profondo qualunque diritto dei più piccoli, e li rende piccoli buffoni per allietare l'ora di cena delle famiglie. La disperata ricerca di audience di cui è protagonista l'attuale Consiglio d'Amministrazione della RAI, ha portato a questo triviale scivolone deontologico, nel quale è stata violata la Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia, tutta l'alta tradizione pedagogica Italiana, ed una politica della Repubblica Italiana rispettosa dei valori fondamentali della famiglia e delle giovani generazioni. Da oltre 30 anni chiediamo che il Servizio pubblico radiotelevisivo dedichi spazio ad una produzione realizzata da bambini e ragazzi perché effettivamente possano comunicare, e che l'origine di tale produzione parta dalla scuole, unico luogo sociale di elaborazione pedagogica e formazione per tutti i minori. Se allora finalmente i bambini e i ragazzi possono accedere alla radio e alla televisione, che questo avvenga su contenuti seri, elaborati da loro insieme ai loro insegnanti, perché in questo modo la qualità e l'efficacia delle trasmissioni radiotelevisive potrebbero avvantaggiarsene. Nel decennale della Convenzione sui diritti dell'Infanzia crediamo sia una giusta celebrazione della stessa, l'immediata sospensione di tali trasmissioni, e finalmente la concessione all'interno dei palinsesti radio televisivi di spazi dedicati a produzioni realizzate con bambini e ragazzi, nella scuola. Ponsacco, 24 Marzo 2000 (On. Teresa Mattei Presidente) (Rocco Muzio Direttore Radio Bambina)
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