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il nostro rapporto con la Marina Militare: lettera al Corriere del Mezzogiorno
- Subject: il nostro rapporto con la Marina Militare: lettera al Corriere del Mezzogiorno
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sat, 26 Jun 2004 11:45:56 +0200
Gentile Direttore,
oggi 26 giugno sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno è stata
riporta la foto dell'inaugurazione della nuova base navale di Taranto.
Sotto il titolo, precisamente nel sommario, c'è scritto: "Ha sfilato
senza incidenti il corteo dei pacifisti che chiedono la fine della
presenza militare a Taranto".
Al fine di una migliore comprensione della nostra iniziativa, è opportuno
chiarire che noi non chiediamo "la fine della presenza militare a
Taranto". Se così fosse saremmo rinchiusi in una posizione
semplicistica, non realizzabile e non condivisa da molti.
Chiediamo invece che a Taranto non vi sia in futuro la
presenza o il transito di unità a propulsione nucleare e con armi
atomiche; e questo lo auspica l'83% dei tarantini, come risulta da un
sondaggio d'opinione. Chiediamo inoltre che la Marina Militare venga
utilizzata nel rispetto rigoroso dell'articolo 11 della Costituzione
("l'Italia ripudia la guerra"). Chiediamo infine che non vi sia
un ulteriore ampliamento della presenza militare.
Infatti la nuova base di Chiapparo è un super-raddoppio della base in Mar
Piccolo (che non smobiliterà) e - con le ipotesi di uso americano di
alcuni sporgenti del molo polisettoriale - le aree di attracco militare
potrebbero triplicare per ospitare unità della Us Navy.
Per maggiore precisione: il sit in del
25 giugno di fronte alla nuova base di Chiapparo era promosso dal
"Comitato per il NO al rischio nucleare e No ad ogni altro
insediamento militare a Taranto"; quindi la nostra opposizione
è ad "ogni altro insediamento militare" non "ad ogni
insediamento militare".
Un recente sondaggio telematico conferma l'insofferenza dei tarantini a
farsi chiudere da tutte le parti la città con fili spinati e cartelli:
"Alt - zona militare - limite invalicabile".
Basta cliccare su
http://www.delfinierranti.org/tarantopost/articoliTP.asp?id=1556#top
Le nostre sono posizioni che quindi la maggioranza dei tarantini
ragionevolmente condivide ed è questo che ci interessa realizzare, ossia
un ampio consenso che valorizzi Taranto come "città operatrice di
pace" (articolo 1 dello Statuto Comunale), collaborando
possibilmente anche con tutti quei lavoratori del Ministero della Difesa
che hanno a cuore la pace e la difesa dell'ambiente.
Anche se sotto il sole cocente di ieri eravamo solo un centinaio, ci
animava la fiducia che una manifestazione arcobaleno e nonviolenta fosse
necessaria per dare visibilità ad una larga fetta della nostra città che
vuole un futuro di pace.
Colgo l'occasione per esprimere il mio apprezzamento sincero per il
vostro impegno serio per una corretta informazione nei confronti della
regione e della nostra città.
Il vostro giornale ci porta una ventata di libertà. In particolare è
apprezzabile la vostra capacità di ascolto della società civile, un
pregio che fa onore a chi vuole fare oggi del buon giornalismo.
Vogliate raccogliere pertanto questa precisazione nello spirito della più
cordiale, aperta e autentica comunicazione.
I miei migliori auguri di buon lavoro a tutta la Redazione del Corriere
del Mezzogiorno.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
PS - Ho riportato in grassetto le frasi essenziali per una precisazione
sul Corriere.