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arresti noglobal: una sottoscrizione per la libertà del movimento
CONFEDERAZIONE COBAS DI TARANTO
COLLETTIVI DI BASE DI TARANTO
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UNA SOTTOSCRIZIONE PER LA LIBERTA' DEL MOVIMENTO
ccp 29388568 intestato a Salvatore De Rosa (Attac Taranto)
causale "SOTTOSCRIZIONE TARANTO"
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E' stato aperto, durante la scorsa estate, un conto corrente postale in
sostegno ai compagni di Taranto che hanno subìto gli arresti con l'accusa
di associazione sovversiva. La recente inchiesta di Cosenza ha nuovamente
incarcerato gli stessi compagni con l'accusa di sovversione e, questa
volta, anche ci cospirazione.
Si è messa in moto a Taranto una enorme e generosa "macchina" di compagne e
compagni che stanno sostenendo spese di ogni genere per le mobilitazioni,
gli spostamenti, le pubblicazioni, le telefonate e per tutte le spese vive
legate alla vicenda giudiziaria.
Finora ognuno ha messo quanto ha potuto... ma ora abbiamo bisogno della
solidarietà fattiva a concreta di tutti!
Invitiamo cittadini, lavoratori, associazioni, centri sociali, partiti,
collettivi, sindacati e comitati a versare un contributo libero sul ccp
29388568 intestato a Salvatore De Rosa, un militante di Attac Taranto
scelto quale garante del fondo.
SPECIFICARE NELLA CAUSALE: "SOTTOSCRIZIONE TARANTO".
Chi è di Taranto può anche portare il proprio contributo direttamente nella
sede della Confederazione Cobas in via Monfalcone 27, Taranto.
Riferimenti:
3296046622
3478709696 (solo pomeriggio)
Precisiamo che questa prima raccolta di fondi di carattere emergenziale per
i compagni di Taranto sarà seguita da iniziative di sottoscrizione a
livello nazionale di cui si stanno discutendo le modalità insieme a tutti i
compagni coinvolti.
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PS - Questo messaggio viene inviato dall'indirizzo
a.marescotti@peacelink.it in quanto durante le varie perquisizioni
tarantine sono stati sequestrati tutti i computer, oltre a "pericolose"
pubblicazioni quali "PeaceLink News" (dossier "Armi e politica, quale
etica?", contro le modifiche alla legge 185 sul commercio delle armi) e
"Terre di mezzo" (giornale di strada degli immigrati di Milano). Nella
meticolosa perquisizione gli agenti della Digos hanno sequestrato anche
un'agenda nera, rivelatasi poi di proprietà del loro Ispettore.