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intervento di Attac Taranto contro la guerra in Iraq



Intervento di Attac TA per la manifestazione del 5.10.02

LE GUERRE COSTANO

L'ultima, in epoca ulivista, la guerra del Kossovo, è costata 580 miliardi
di lire. A essa va aggiunta la scandalosa "Missione Arcobaleno", aiuti
lasciati marcire nei porti o regalati alla malavita albanese. Le missioni
militari assorbono anch'esse svariati miliardi. La Sanità invece, come noi
pugliesi sappiamo meglio degli altri, va  ridimensionata.

E A CHE SERVONO?

A dare posti di lavoro agli italiani nei paesi distrutti?

Neanche per sogno. Se anche si aprissero spazi per imprenditori italiani (le
guerre fatte non ne hanno aperti) verrebbe utilizzata la manodopera locale,
che costa meno.

Servono a punire dei dittatori?

Nemmeno. O restano al loro posto o vengono sostituiti da persone simili, ma
di fiducia della Super-potenza. Chi patisce è soprattutto la popolazione
civile.

E allora a chi o a che cosa servono?

A dei potenti gruppi di pressione che indirizzano il governo statunitense
verso una logica imperiale, anche se questo espone la popolazione civile di
quella nazione alle ritorsioni dei disperati. Ovviamente gli americani non
sono compatti nell'affrontare avventure militari, ma la loro e la nostra
informazione sono già di guerra.

Come si può battere il terrorismo?

Eliminando l'oppressione economica dal Terzo Mondo, non certo concedendo
agli Stati Uniti la non imputabilità di fronte al tribunale penale
internazionale (cioè la licenza di compiere crimini di guerra).

E l'ONU, l'Europa, l'Italia che fanno?

L'ONU e alcuni paesi dell'Unione Europea tentano di resistere a decisioni
che sono fatte anche per subordinarle e umiliarle. L'Italia, come la Gran
Bretagna, ha scelto la strada del servilismo. In queste nazioni ogni
governo, di destra o di sinistra, appoggia le guerre. In Italia chi ha
manifestato contro la subordinazione degli stati ai potentati economici è
stato duramente represso dalle forze dell'ordine, sia sotto il governo
ulivista che sotto l'attuale, a Napoli e a Genova.

E gli italiani che ne pensano?

Nonostante la maggioranza assoluta degli eletti in parlamento sia favorevole
alla subordinazione ai potentati USA, l'appello di Emergency ha raccolto
migliaia di firme di cittadini, e aumentano di minuto in minuto. Firmare
significa anche dire agli eletti, quali essi siano, che il consenso da loro
ricevuto non può essere trattato come un assegno in bianco.


ATTAC Taranto