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commercio armi: Pax Christi contatta l'on.Tucci e l'Unione di Centro



L'on. Tucci (UdC) è un deputato di Taranto e sembra (forse anche grazie 
alle firme che gli abbiamo inviato) essersi aperto al dialogo sulla 
questione del commercio delle armi e del disegno di legge in discussione.
Ecco la lettera inviata da Pax Christi nazionale.
Infine segnalo che esiste la mailing list sull'argomento e per entrarvi 
occorre scrivere a coordinamento185-owner@yahoogroups.com o a Tonio 
Dell'Olio <tonio@paxchristi.it>

A.M.


                                                                         Firenze, 
17 giugno 2002

Gent. mi onorevoli,

                         nei giorni 15 e 16 giugno scorsi presso la Casa 
per la pace in Firenze, si è riunito il Consiglio nazionale di Pax 
Christi  movimento cattolico internazionale per la pace, sotto la 
presidenza di Mons. Diego Bona, vescovo di Saluzzo (CN).

         Tra i numerosi punti all’Ordine del Giorno, il Consiglio ha avuto 
modo di approfondire anche la riflessione sul Ddl 1927 in discussione 
proprio in questi giorni alla Camera dei Deputati che prevede la ratifica 
del Trattato di Fanborough e, nello stesso tempo, nuovi dispositivi tesi a 
rendere più competitiva l’industria armiera italiana.

         Già nel passato lo stesso Consiglio Nazionale non aveva mancato di 
esprimere la propria preoccupazione per il tentativo in atto di allargare 
le maglie della legge 185/90 e favorire un’esportazione meno controllata di 
armi italiane nel mondo. Peraltro la stessa ratifica del Trattato, così 
come proposta nel ddl 1927 prevede esplicitamente pesanti modifiche a 
quella legge che fu ottenuta da una Campagna portata avanti da un ampio 
schieramento di realtà dell’associazionismo cattolico e che trovò buona 
accoglienza proprio da parte di molti cattolici che sedevano in quel 
momento negli scanni del Parlamento. Non dimenticheremo che, relatore di 
quella legge fu l’On. Flaminio Piccoli durante uno dei governi presieduti 
dall’On. Giulio Andreotti.

         Il Consiglio Nazionale di Pax Christi ha avuto modo di apprezzare 
il testo dell’Ordine del Giorno che il Vs gruppo parlamentare intende 
proporre in aula nel corso della discussione. Ci pare che esso accolga i 
punti nodali delle preoccupazioni oggetto della mobilitazione di varie 
realtà della società civile negli ultimi mesi. Nel contempo temiamo che un 
Ordine del Giorno non riesca a sortire l’effetto di vincolare strettamente 
gli organi competenti nella concessione delle licenze e delle 
autorizzazioni, nella verifica attenta delle destinazioni finali, nel 
censire pezzi, valore e quant’altro sia utile al severo controllo di questo 
particolarissimo genere di prodotti. Per questo motivo chiediamo di 
trasformare in emendamenti di legge i punti contenuti nell’Ordine del 
Giorno. Così facendo, non solo la vostra volontà si esprimerebbe con 
maggiore chiarezza ed efficacia, ma anche il disegno di legge in 
discussione ne risulterebbe migliorato nel senso della trasparenza del 
controllo democratico e delle garanzie di rispetto delle norme già 
contenute nella legge 185/90.

                 L’occasione ci è particolarmente gradita per porgere 
distinti saluti e augurare un lavoro proficuo e sereno al servizio della 
collettività.

         per il Consiglio Nazionale
                                                                   Sac. 
Tonio Dell’Olio
                                                                 (Coordinatore 
nazionale)



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Gent.mi On. Michele Tucci
  on. Luca Volontè

e, p. c. - Gruppo parlamentare UDC (CCD  CDU)