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armi e parlamentari: conferenza stampa a Taranto
INVITO AI GIORNALISTI
Alla gentile attenzione dei giornalisti di tutti i mezzi di informazione
locali
Oggetto: presentazione della campagna in
difesa della legge 185/90 sul controllo del commercio delle
armi
ALLE ORE 11
di
VENERDI' 17 MAGGIO
presso la sede di Amnesty International, via Anfiteatro 104,
Taranto
CONFERENZA STAMPA
DELLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DELLA CAMPAGNA
saranno presenti
Riccardo Rossano - Amnesty International
Giandomenico Tacente - Pax Christi
Alessandro Marescotti - PeaceLink
(Per informazioni: cell.3471463719)
Fermiamo i mercanti di morte
Noi rappresentanti di diverse realtà della società civile tarantina
ricordiamo che, così come esplicitato nell’art. 1 della Legge 185/90 che
regola il commercio delle armi, la Costituzione Repubblicana all’articolo
11 “ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali”. Coerentemente riteniamo che nessun atto
legislativo del Parlamento possa contraddire quel dettato favorendo in
qualche modo il ricorso allo strumento della guerra.
Per questo motivo affermiamo la nostra contrarietà alle misure introdotte
dall’Accordo quadro tra Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Gran
Bretagna e Irlanda del Nord “relativo alle misure per facilitare la
ristrutturazione e le attività dell’industria europea per la difesa”
siglato a Fanborough il 27 luglio 2000 e sottoposto ora alla ratifica del
Parlamento italiano con il Disegno di Legge n. 1927. Si tratta di un
accordo firmato tra stati che figurano tra i maggiori produttori mondiali
di sistemi d’arma (90% della produzione bellica europea) e, data la
genericità delle misure di controllo contenute in quell’accordo, crediamo
che la sua attuazione possa contribuire solo a far circolare nel mondo
una quantità maggiore di armi ancora più “efficienti”.
Chiediamo che le istituzioni comunitarie si dotino di adeguati
strumenti di garanzia di trasparenza e di controllo in tema di produzione
e commercio di armi.
Il nostro “NO” si fa ancora più deciso verso la proposta contenuta
nella ratifica dell’Accordo, di modificare la Legge 185 del 1990.
Quella legge fu ottenuta grazie all’impegno di alcune realtà di base per
vincolare a criteri etici e di trasparenza il commercio di armi. In
particolare vanno salvaguardati i principi di fondo che diedero vita a
quella legge e le stringenti normative che vietano l’esportazione
di armi italiane “a Paesi in stato di conflitto armato; Paesi la cui
politica contrasti con i principi dell’art. 11 della Costituzione; Paesi
nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo totale o parziale delle
forniture belliche da parte delle Nazioni Unite; Paesi i cui governi sono
responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in
materia di diritti dell’uomo; Paesi che, ricevendo dall’Italia aiuti ai
sensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49, destinino al proprio bilancio
militare risorse eccedenti le esigenze di difesa del paese”.
Chiediamo perciò un’applicazione ancora più rigorosa di quella legge
che peraltro è posta a garanzia della trasparenza di tutte le operazioni
relative al commercio di materiale bellico. Una riforma di quella
legge permetterebbe l’immissione sul mercato di una quantità rilevante di
armi e, in particolare, renderebbe ancor più difficile accertare i canali
di vendita e i destinatari finali.
In un momento storico in cui bande armate, formazioni terroristiche,
criminalità organizzata e mercenari si riforniscono di armi attraverso
canali che sfuggono al controllo degli stati, una tale normativa
finirebbe anche col favorire un incremento del commercio clandestino di
armi da parte di mercanti senza scrupoli.
Per queste le ragioni ci appelliamo alla coscienza di ciascun
parlamentare affinché voti contro ogni ipotesi di riforma della legge
185/90. Preannunciamo una vigilanza attenta e una mobilitazione che,
anche a livello europeo, impedisca alla lobby dell’industria bellica di
lucrare alti profitti pagati a prezzo della vita dalle vittime delle
guerre e della violenza diffusa.
Coordinamento tarantino "Fermiamo i mercanti di morte"
presso:
Amnesty International, via Anfiteatro 104, 74100
Taranto
Aderiscono le rappresentanze tarantine delle seguenti associazioni: AIFO
(Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), Amnesty International,
ARCI, Associazione per la Pace, Attac, Caritas, Legambiente, Libera,
Missionari Saveriani, Obiettori alle Spese Militari, Pax Christi,
PeaceLink.
Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.it
http://www.peacelink.it
Tutte le attività svolte da PeaceLink sono basate sul volontariato.
Per sostenere PeaceLink:
conto corrente postale 13403746
intestato a
Associazione PeaceLink
c.p.2009
74100 Taranto
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