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PeaceLink aderisce al digiuno per la pace del 14 dicembre



Comunicato di PeaceLink

PeaceLink aderisce alla giornata di digiuno per la pace del 14 dicembre 
indetta dal Papa durante l'Angelus del 18 novembre scorso.

A Taranto l'arcivescovo mons. Benigno Papa ha sollecitato i parroci e il 10 
dicembre sul Corriere del Giorno don Mimino Damasi - direttore dell'Ufficio 
Stampa dell'arcidiocesi di Taranto - ha rivolto un pubblico invito a 
partecipare.

E' più che mai importante che aderiscano al digiuno tutti i cittadini di 
Taranto che credono nel valore supremo della pace.

Come costruttori di pace crediamo che ogni gesto di testimonianza sia 
importante e necessario. La cultura della violenza e della guerra non deve 
attecchire nella nostra società. La lotta al terrorismo occorre che venga 
condotta nel pieno rispetto del diritto internazionale e pertanto va 
guidata da un Tribunale Internazionale che giudichi i crimini contro 
l'umanità, vietando alle parti lese di ergersi a giudici del mondo. Se 
prevalesse il principio che ogni nazione colpita dal terrorismo fosse 
legittimata a scatenare una guerra, il mondo non conoscerebbe più la pace.

Il 14 dicembre digiunerà chi ancora crede in un futuro di pace e non in un 
futuro di reciproche vendette, ritorsioni e rappresaglie fra nazioni. La 
guerra fa il gioco del terrorismo, lo alimenta, lo motiva verso logiche 
ancora più aberranti.

La legge della "libera rappresaglia" infatti incendierebbe il mondo in una 
prospettiva regolata solo dalla guerra e dalla violenza omicida come 
strumento brutale di risoluzione delle controversie internazionali. La 
guerra e la violenza bruta fanno prevalere non la giustizia ma solo il più 
forte. E' per questo che la nostra Costituzione (art.11) sancisce invece il 
principio del ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dele 
controversie internazionali.

Il gesto del digiuno può unire credenti e non credenti. Il 14 dicembre gli 
uomini di buona volontà hanno l'occasione di far sentire la propria voce 
superando ogni distinzione religiosa e politica.

E' per questo che PeaceLink ha voluto far circolare su Internet questa 
iniziativa di testimonianza in particolare nella provincia di Taranto. Già 
sono giunte adesioni - oltre che da vari quartieri della città - anche da 
Monteparano, Carosino, Faggiano, Marina Franca, Montemesola. A digiunare 
sono soprattutto i giovani: buon segno.

Come affermò lo scrittore tedesco Thomas Mann, "la guerra non è altro che 
una comoda elusione dei compiti della pace" e noi crediamo che questo gesto 
- che il Papa ci propone - possa farci provare per un giorno la sofferenza 
di quel miliardo di persone che digiuna ogni giorno e possa farci capire 
l'ingiustizia dello sviluppo ineguale e ingiusto di cui siamo complici.

Il digiuno per la pace ci vedrà fermamente schierati dalla parte di tutte 
le vittime - sia del terrorismo sia dei bombardamenti - perché prevalga 
l'interesse generale della giustizia su ogni interesse particolare di 
natura egemonica o economica.
Agli uomini di buona volontà spetta il compito di rispondere universalmente 
al grido di dolore delle vittime della guerra. Il digiuno ci farà provare 
un'infinitesima parte del disagio di chi soffre e chiede ai potenti della 
Terra di farla finita con l'orgoglio e l'esibizione delle proprie insane 
manie di onnipotenza. Se i soldi di questa guerra fossero spesi per i 
poveri oggi il mondo vivrebbe meglio. Perché non dirlo? Perché rinuciare ad 
ogni residuo barlume di buon senso? Diceva Cartesio: "Chi vede come noi 
uomini siamo fatti e pensa che la guerra è bella o che valga più della pace 
è storpio di mente".

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink