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From: fernando
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Sent: Monday, August 13, 2001 6:07 PM
Subject: [Richiesta Amministrativa] Antiglobal Tratto dal Corriere del Giorno del 12 Agosto
2001
"Fra l'antiglobal e il
'68
non c'è nessuna affinità" di Massimo Fini
E' un grossolano errore scambiare il
movimento antiglobal con un
nuovo "sessantotto", come fanno in genere le destre, le
sinistre e in
particolare l'onorevole Bertinotti che sembra uno di quei
ronzini.........
Fra antiglobal e Sessantotto non c'è alcuna
affinità. Neanche per quel che riguarda la violenza. Nel '68 il mito della
violenza come levatrice della storia era dell'intero movimento e anche chi non
la
praticò era d'accordo.
Nell'antiglobal le frange violente sono
minoritarie. Gli altri non sono
pacifisti, come spesso si dice, sbagliando anche qui, ma
pacifici.
Ritengono cioè che la violenza durante le
manifestazioni non sia un
mezzo utile, ma di danno, per le loro
distanze.
............Le tute nere e bianche sono di estrazione
sottoproletaria.
...il '77 aveva ancora degli ideologhi e dei maestri, sia
pure cattivi, che Marx l'avevano masticato, mentre tute nere e bianche son dei
ragazzotti a malapena coscienti di essere al mondo, che si
richiamano al maxismo ne hanno un'idea confusissima tant'è che,
almeno fra i Black Bloc, ci sono quelli che si dicon
nazisti e sono già più coerenti perchè il nazismo fu un movimento in parte
reazionario
col suo mito del Volk e del ritorno alla terra. Quanto
alla parte pacifica
dell'antiglobal, attraversa tutte le classi sociali, e in
particolare gli
intellettuali e il ceto medio, e tutte le impostazioni
politiche , destra,
sinistra, centro, cattolici.
Lo strumento del Sessantotto, in tutte le sue
declinazioni, fu il
maxismo-leninismo, un arnese già allora fuori tempo
massimo di cui
i contestatori si appropriarono. Credevano di essere
all'avanguardia
ed erano indietro di decenni.
Il movimento antiglobal non ha invece
niente a che vedere col
maxismo, gli è anzi antitetico con buona pace di
Bertinotti: è, come
ho scritto più volte, antimodernista.
Certamente non molti degli antiglobal sanno
che questi sono i loro
"padri nobili"; nè sono pienamente consapevoli di
quale sia la reale
materia del contendere, almeno in Occidente: produrre di
meno, consumare di meno, avere meno ricchezza anche se meglio distribuita (
quella del Terzo Mondo è una questione colossale,a parte). E anche Cristo, che
non è poi l'ultimo venuto e che disse
" non si vive di solo pane ", ha qualcosa di questa
storia.
Una cosa però la intuiscono o
meglio la sentono: che non ce la fanno più a reggere la spaventosa accelerazione
che questo modello di sviluppo ci ha imposto e che inseguire un futuro
orgiastico, che
arretra di continuo davanti a noi, è privo di senso.
Quel che, confusamente, vorrebbero è che l'uomo fosse rimesso al centro del
mondo e l'economia, la produzione, l'industria al suo
servizio.
Siamo sicuri, cari lettori di destra e
di centro, che si sbaglino del
tutto sol perchè Bertinotti ha rizzato le sue vecchie
orecchie al suono
di una cornamusa che non è la sua???
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
Buon Ferragosto a tutti,
Fernando
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