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La polizia sfonda il portone del Global Social Forum (e picchia)
Nella notte le forze dell'ordine irrompono
nelle due scuole occupate dagli antiglobal
Blitz della polizia al Gsf
66 Feriti e 12 arresti
"Abbiamo sequestrato armi e piani
d'attacco"
Agnoletto: "Azione vergognosa e anticostituzionale"
GENOVA - "La polizia sta sfondando il portone, stanno
facendo irruzione". E' mezzanotte a Genova. E nelle due scuole (la
media Giovanni Pascoli e l'elementare Armando Diaz) di via Cesare
Battisti, la prima occupata dal centro stampa e dai servizi sanitario e
legale del Gsf e l'altra adibita a centro di accoglienza e casa della
radio ufficiale del contro G8, Radio Gap, sta per andare in scena il
blitz delle forze dell'ordine.
La tensione è altissima, gli uomini in divisa penetrano prima nella
scuola-dormitorio e subito dopo nel press-center. In quest'ultimo palazzo
si trovavano alcuni medici del servizio sanitario, giornalisti
dell'ufficio stampa e ragazzi feriti durante le manifestazioni di ieri.
"La polizia ha cominciato a controllare i documenti - racconta un
medico - poi ha sfasciato i computer e i telefoni".
Ma cosa cercano le forze dell'ordine? Le prime voci dicono droga, poi
gente del black bloc rifugiata nel centro, infine armi. Alla fine, ma
solo dal dormitorio della "Diaz", porteranno fuori qualche
mazza, dei coltelli e quelli che le forze dell'ordine definiranno
"fogli che contengono piani d'attacco".
Quello che accade dentro, però, è tenuto lontano dagli occhi di tutti. I
giornalisti non vengono fatti entrare, gli avvocati del Gsf restano
fuori, stessa sorte viene riservata ad un gruppo di parlamentari che
esibiscono invano il tesserino. Nulla da fare. "Ho chiesto al capo
della Digos di Genova - racconta il portavoce del Gsf Vittorio Agnoletto
- di farmi vedere il mandato di perquisizione e lui mi ha risposto di
passare più tardi, dopo una mezz'ora. Quello che è accaduto è una cosa
non solo vergognosa ma al di fuori della Costituzione".
Nel frattempo all'esterno, un folto cordone di polizia si posiziona di
fronte agli ingressi delle due scuole. Passano soltanto gli infermieri
trasportando barelle con i feriti. Alla fine il bilancio sarà di 66
persone medicate nei vari ospedali genovesi, 12 delle quali ricoverate.
Un bilancio molto più alto delle dichiarazioni della polizia che, a blitz
concluso, parlava solo di una decina di feriti.
"Molti ragazzi presentavano ferite di sangue rappreso" dice il
responsabile delle relazione esterne del dipartimento per il G8, Roberto
Sgalla.
I fatti più gravi sono accaduti dentro il dormitorio. La versione della
polizia è che il primo agente entrato sarebbe stato aggredito con una
coltellata fortunatamente andata a vuoto. Da lì sarebbe scattata la
durissima reazione delle forze dell'ordine. La versione degli antiglobal
è esattamente contraria: "Stavamo dormendo tranquillamente, ci hanno
assaliti, picchiati e arrestati".
Quando gli agenti escono si portano dietro alcuni sacchi dove, sarebbe
stato raccolto il materiale sequestrato: mazze di ferro, molotov, piombo,
coltelli e tute nere. Oltre ai cinquanta giovani arrestati. Il Gsf
precisa: "Non c'erano armi nel centro stampa".
Ma per Agnoletto l'obiettivo del blitz era un altro: la documentazione
filmata raccolta dal Genoa Social Forum su quanto accaduto nei due giorni
di scontri. "Loro vogliono quella documentazione - spiega - noi però
l'abbiamo già inviata a una rete televisiva nazionale". A quanto
risulta i poliziotti avrebbero delle cassette video con le immagini
dell'uccisione di Carlo Giuliani. Cassette in parte inedite ma
sicuramente e duplicate e in parte diffuse dalle emittenti
televisive.
La polizia si allontana e i giornalisti possono finalmente entrare nel
dormitorio. La scena che si presentata loro davanti è di totale
devastazione: vestiti, libri, fogli, oggetti sparsi per terra e grosse
macchie di sangue ancora fresco coprivano il pavimento. "Abbiamo
visto arrivare i poliziotti in divisa. Sono stato circondato da almeno
dieci agenti che hanno cominciato a manganellarmi e a prendermi a calci.
Poi hanno fatto lo stesso agli altri ragazzi che erano lì" racconta
un ragazzo che era dentro al momento del blitz.
(Repubblica on line 22 luglio 2001)
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CASARINI: INFILTRATI NEI CORTEI
GENOVA -'Abbiamo raccolto prove fotografiche della presenza all'
interno dei cortei di agenti infiltrati e ci sono prove che dimostrano
come Black block e carabinieri hanno agito insieme'. Lo ha detto Luca
Casarni leader delle Tute bianche. 'Ci sono foto - ha aggiunto Casarini -
che ritraggono insieme carabinieri con gente vestita di nero, gente che
si conosce, che coordina alcune cose. Ci sono foto addirittura di
qualcuno che esce dalle caserme vestito cosi', con spranghe in mano'.
(Ansa on line 22 luglio 2001)
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MANIFESTAZIONI ANTIGLOBAL IN TUTTO IL MONDO
PARIGI - Manifestazioni anti-global in Europa e in America. Cortei a
Parigi davanti all'ambasciata italiana. A Vienna e manifestanti davanti
all'ambasciata italiana, cortei previsti in altre citta' austriache.In
Sud America almeno 4.000 manifestanti a San Paolo hanno sfilato contro il
vertice del G8, bruciata una bandiera Usa davanti al consolato americano.
La marcia si e' svolta senza incidenti. Proteste anche a Buenos Aires, i
manifestanti si sono limitati al lancio di petardi e slogan.
Ansa on line 22/07/2001 08:30