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anti-G8 - Solidarietà ai crispianesi perquisiti
Si chiede la diffusione del seguente comunicato.
Cordiali saluti
Per il Comitato
VITO TRISCIUZZI
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GLOBALIZZARE I DIRITTI
a cominciare dalle libertà di espressione, manifestazione e movimento!
Solidarietà ai crispianesi perquisiti il 12 luglio 2001
E’ grave quanto accaduto giovedì mattina in alcune abitazioni di
studenti crispianesi, impegnati in diverso modo in politica e nel
volontariato contro il G8. Le loro case perquisite, le famiglie spaventate
alle 7 di mattina dalla Digos in cerca di armi e bombe! Un gesto
intimidatorio che ha come unico obiettivo quello di indurre a lasciar
perdere, a non immischiarsi più nelle cose dei “grandi” della
Terra.
Questi nostri concittadini sono stati perquisiti perché si sono
informati, sanno cos’è davvero la globalizzazione economica,
praticata dall’Occidente come nuovo colonialismo nei confronti dei
più poveri. Sanno che le nostre multinazionali inquinano i territori, i
ricchi turisti sessuali posseggono i corpi di ragazzini dei Sud del mondo,
il debito estero schiaccia gli abitanti dei sottoscala della Storia, gli
eserciti della NATO difendono nel Terzo Mondo l’accesso alle materie
prime di cui noi non possiamo fare a meno.
Hanno rovistato pure tra i loro libri, solo perché questi ragazzi sanno
che il G8 è illegale, è la pretesa dei paesi più fortunati di decidere le
sorti del mondo. Ma quando si incontreranno a Genova il 20-1 luglio
prossimi, i popoli di Seattle saranno lì a gridargli in modo colorato ed
allegro che loro non decidono nulla, che politicamente il G8 vale zero.
Alla Digos è andata male, perché le vere armi le possiedono e le vendono
le nostre aziende italiane a paesi che ignorano i diritti umani come la
Turchia. Ma anche le banche, che dal finanziamento di quelle sporche
vendite traggono il denaro dei loro forzieri. Ed i mafiosi. Vadano a
perquisire le loro case e, con i soldi di noi contribuenti, vadano ad
arrestare Bernardo Provenzano, il capo della mafia.
Frugano nelle case di questi nostri compagni di strada, perché non
possono entrare nelle loro teste, perché le idee di giustizia e di pace che
condividono con tanti, cercano di diffonderle con le loro uniche armi: una
bocca, un cuore e al massimo una penna per scrivere.
Come gruppi crispianesi laici e religiosi impegnati nel mondo del
sociale, nel volontariato per la promozione di valori universali, siamo
preoccupati dal clima di tensione che si è creato in queste settimane per
l’evento di Genova. Le promesse disattese con i fatti dal Governo, di
dialogare con i movimenti anti-G8. In realtà stanno schierando 30.000
uomini delle forze di pubblica sicurezza, 2.700 militari, armi di ogni
genere, reti metalliche alte 5 metri per proteggere i presidenti dei paesi
ricchi. Questi non sono affatto segni distensivi di dialogo. E poi, i
tentativi di comprimere in Italia i diritti sanciti dalla nostra
Costituzione del ’47, a cominciare dalla libertà di espressione, di
manifestare e di potersi muovere liberamente su tutto il territorio nazionale.
Noi auspichiamo una mondializzazione che sia innanzitutto globalizzazione
dei diritti in tutto il mondo. A cominciare dal nostro paese!
Crispiano, 18 luglio 2001
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Primi firmatari: ACLI Crispiano, Circolo ARCI Crispiano, Democratici di
Sinistra di Crispiano, Sezione “Lucio Libertini” PRC Crispiano,
Socialisti Democratici Italiani, Pax Christi Taranto, Giovani Comunisti
Crispiano, Parr. Santa Maria Goretti Crispiano.