Riva studia il trasloco della cokeria da Genova a Taranto

[Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>]

COMITATO CONTRO I RISCHI AMBIENTALI

Inviamo questo articolo apparso il 5/5/2001 sul Secolo XIX di Genova e
ricordiamo che domani si tiene la conferenza stampa sul rischio del
trasloco della cokeria da Genova a Taranto presso il WWF a Taranto, via
Anfiteatro 104.
Alessandro Marescotti

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Vertici Ilva riuniti per valutare le conseguenze di un 'eventuale ordinanza
della magistratura sulla chiusura della cokeria

Acciaio, Riva studia il trasloco
Un summit per organizzare il trasferimento a Taranto

Passata la stagione degli
"ultimatum di carta ", sulle
acciaierie di Cornigliano pesa
oggi l 'attesa dei responsi giu-
diziari.La vicenda,aperta nel
novembre 1999 con la firma
dell 'accordo per chiudere l 'a-
rea a caldo,è oggetto di due
nuovi procedimenti giudiziari
che si aggiungono alla mega
inchiesta della Procura che
ha già portato a sette avvisi
di garanzia.Il primo,il più
pesante,parte da un fuoco
incrociato Comune-Provincia-
Ministero della Sanità:le rdi-
nanze di rientro nei limiti di
legge per l 'inquinamento da
parte di Pericu (titolare delle
garanzie per la salute pubbli-
ca)e Vincenzi (titolare per
l 'ambiente)e la scure dell 'Isti-
tuto superiore di Sanità che
definiscono "intollerabili per
l 'incidenza cancerogena "le
emissioni della cokeria.Il se-
condo procedimento è più di
lana caprina -da un punto di
vista procedurale -benché
destinato a segnare profon-
damente il futuro dell 'industria
genovese;tutto nasce dall 'in-
serimento del forno elettrico
nell 'accordo di programma:
Ilva e sindacati lo avevano
sottinteso in un accordo se-
parato.A questo si ribellaro-
no l 'estate scorsa i cittadini
dell 'associazione "Per Corni-
gliano "che ottennero dal Tar
la sua cancellazione.Riva,il
sindacato e Assindustria
aspettano il giudizio del Con-
siglio di stato a cui hanno
presentato ricorso.Quasi di-
menticati,sullo sfondo resta-
no i tremila operai Ilva.E il
loro futuro occupazionale.


IL PUNTO
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L'ordinanza del sindaco
è l'arma dei periti della Procura

Riva scruta il mare.Immagina la rotta
che congiunge le banchine delle accia-
i ri di Cornigliano e qu ll d l m ga im-
pianto di Taranto.Immagina una flotta di
navi pronte a trasportare macchinari all 'an-
data e carbon coke al ritorno.Macchinari
che potrebbero presto non essere più utili
in Liguria ma riciclabili in Puglia e -soprat-
tutto -carbon cok ch prodotto in Puglia
potrebbe ssere vitali per tenere acceso
l 'altoforno ligure a cokeria spenta.Perché,
Riva lo sa benissimo,solo la chiusura della
cokeria può consentire alle acciaierie di
rientrare sotto quei livelli di inquinamento
che hanno portato il sindaco Pericu a ordi-
nargli le chiusure.E sull 'inquinamento si
esprimeranno ntro dieci giorni i periti
mandati dalla Procura alla fine della sca-
denza imposta dal sindaco.Il tutto,a pre-
scind r dalla battaglia Ilva in Consiglio di
stato p r strappar la s nt nza d l Tar con-
tro il forno lettrico.
C 'è aria di trasloco,di grandi operazioni,
tra i capannoni i mostri fumanti di Corni-
gliano.Aria che si è diffusa per l 'intera fab-
brica dopo il vertice plenario e segreto di
ieri pomeriggio dello stato maggiore Ilva
proprio nella palazzina amministrativa del-
le acciaierie.A Cornigliano sono volati il nu-
mero due del gruppo,Claudio Riva,e lo
stratega degli affari istituzionali interna-
zionali,Romolo Vescovi.Insieme a una
dozzina di direttori di stabilimento hanno
fatto quadrato sulla situazione che,nono-
stante l 'apparente stallo,si fa ogni giorno
più incandescente in attesa del prossimo
governo.I Riva,al proposito,stanno arman-
do tutti i cannoni a disposizione per comin-
ciare da subito a bombardare il nuovo se-
cutivo (sia di marca Rutelli,sia di marca
Berlusconi)sul forno elettrico.Convinti
com sono,i Riva,di vinc r (anzi di stra-
vincere)il confronto davanti al Consiglio di
stato.A difendere il Tar ligure,tra l 'altro,
ci saranno anch gli avvocati d ll 'associa-
zione "Per Cornigliano ",stipendiati da una
colletta cittadina imbastita dalla presiden-
tessa Cristina Pozzi.
Ma il vertice di ieri pomeriggio aveva an-
che un fine più pratico,tattico.Agli uffici
della palazzina sono accorsi anche i vertici
di quella ch fu la Sidermar,l 'ex compagnia
di navigazione della Finmare (Iri)specializ-
zata nei trasporti siderurgici,passata poi in
mani private.Obiettivo di Riva:stipulare
con la compagnia,già coinvolta in diverse
operazioni dell 'Ilva,un contratto ampio di
trasporti a un prezzo vantaggioso.Riva è
infatti nella duplice situazione dell 'osserva-
to speciale e dell 'industriale pronto a chiu-
dere.In un modo o nell 'altro -l 'ingiunzione
giudiziaria di chiusura o lo spontaneo spe-
gnimento una volta messo in cassaforte il
forno elettrico -la vita della cokeria ha i
giorni contati.
Il "doppio " Riva punta allora su un dop-
pio gioco:smant llar -m glio quando
vorrà lui -la cokeria senza far perdere un
colpo all 'altoforno.La ricetta è stata trovata
i ri con i v cchi capi d lla Sid rmar:non
buttare via nulla degli impianti in odore di
chiusura (la st ssa mort d lla cok ria non
preclude la funzionalità di alcune celle di
combustione dello stesso impianto)invian-
do ogni cosa riutilizzabil a Taranto e da
Taranto fare arrivare carichi crescenti di
carbon coke.E nel gioco si inserisce la ra-
zionalizzazione dei parchi minerari sulle
banchine;la sorte è la stessa:ciò che non
serve parte per la Puglia.
Ecco quindi la strategia di Riva:prepara-
r il trasloco studiando ogni m zzo p r non
perdere neppure uno sfornamento.
Giovanni Mari
L 'azienda si sta preparando ad
ogni possibile sviluppo della
situazione,anche in attesa del
nuovo governo.In vista un
possibile accordo per il
trasferimento via mare del
carbon coke



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