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Fw: il Pentagono a Taranto




----- Original Message -----
From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti@peacelink.it>
To: <a.dellolio@tiscalinet.it>
Sent: Wednesday, September 20, 2000 12:51 PM
Subject: il Pentagono a Taranto


> - Cio' che gli americani gia' sanno e che i tarantini non possono
conoscere -
>
> di Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink
> http://www.peacelink.it
>
>
> Taranto e' diventata un nodo terminale del sistema di comando e di
> spionaggio del Pentagono e della Marina Militare americana.
> Ma il governo italiano si guarda bene dal darne informazione ai
> parlamentari o al sindaco - osiamo troppo? - ai giornali e alla pubblica
> opinione.
> Come fare allora a conoscere il presente e il futuro della nuova base
> navale di Taranto? Basta navigare su Internet per sapere - nei siti
> statunitensi - qualcosa che a Taranto i tarantini non sanno, ma che ben
> conoscono gli ufficiali della US Navy. Gli attivisti di PeaceLink hanno
> setacciato il sito Internet del Dipartimento statunitense della Difesa,
> piu' altri siti di interesse militare (tutti in pubblica consultazione sul
> World Wide Web). Ne e' uscita fuori un'importante e inedita informazione
su
> Taranto. Ecco tutto spiegato in questo resoconto tecnico. Per reperire
> queste informazioni non e' stato violato alcun segreto militare. E' stato
> usato solo il mouse.
>
>   * * *
>
> La Divisione Sistemi Tattici della Logicon si e' aggiudicata due anni fa
un
> contratto per la realizzazione di servizi di supporto tecnico relativi al
> sistema C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer e intelligence)
> del Navy Center for Tactical System Interoperability che ha base a San
> Diego in California.
> Tali servizi spaziano dagli aspetti ingegneristici fino all'analisi, allo
> sviluppo, ai test di certificazione, al supporto operativo e al management
> per l'intero sistema.
> Questo contratto e' frutto di un accordo fra il governo degli Stati Uniti
e
> il governo italiano nell'ambito del programma americano FMS di vendite
> militari all'estero. Il contratto (numerato dal Dipartimento statunitense
> della Difesa con il codice N00244-96-C-5078), aveva inizialmente un valore
> di 9.889.408 dollari (circa 22 miliardi di lire attuali) ma e' stato poi
> incrementato di altri 49.908.613 dollari (circa 110 miliardi di lire
> attuali). I costi sono cosi' ripartiti: 94% USA e 6% Italia.
> Il lavoro sara' realizzato prevalentemente a San Diego, in California
(71%)
> dove e' installato il centro interoperativo della Marina Militare
> americana.  I nodi operativi di questa rete C4I sono: Eglin, base aerea
AFB
> in Florida (11%), Fort Monmouth, non lontano da  New York 7%, Norfolk in
> Virginia (3%), Arlington in Virginia (2%), la monarchia ereditaria del
> Bahrain nel Golfo Persico (4%) e infine... Taranto (2%). Secondo la
tabella
> di marcia - se non vi sono stati intoppi - il progetto dovrebbe essere
gia'
> operativo in questi mesi (le previsione di installazione del sistema
> parlano di settembre 1999 come data indicativa del completamento).
> E' da notare che non e' la Nato ma direttamente la Flotta americana ad
> avere nelle mani la regia dell'intera operazione. E' infatti intuibile. Il
> sistema C4I (la I finale sta per "intelligence") comporta la raccolta e
> gestione delle informazioni relative allo spionaggio ed e' intuibile che
> gli Stati Uniti intendano mantenere il comando e il controllo su queste
> sofisticate comunicazioni che generano la superiorita' militare.
> I manuali di guerra definiscono "intelligence" come l'attivita' di
> "spionaggio offensivo". Con questo sistema C4I l'interoperabilita' della
> base navale di Taranto diventa completamente integrata con il Pentagono e
> il centro militare navale di San Diego in California. Taranto si integra
> cosi' con con i "linguaggi elettronici" della Flotta americana mediante
> automatismi computerizzati.
>
> Questa integrazione "automatica" di Taranto fa della nuova base navale una
> sorta di "cancello ad apertura automatica" che si puo' dischiudere con il
> comando a distanza, senza dover scendere dall'auto. L'integrazione, basata
> su sofisticati sistemi che rendono interfacciabili in automatico i sistemi
> elettronici della nuova base navale di Taranto con i sistemi elettronici
> della Marina Militare americana, disegnano per il futuro tarantino scenari
> in cui il rischio atomico potrebbe aumentare anziche' diminuire, spostando
> nelle acque joniche il flusso militare delle unita' dotate di dispositivi
> nucleari. E' infatti da ricordare che la Marina Militare Italiana non ha
> navi o sottomarini a propulsione nucleare, mentre gli Stati Uniti si' (1).
>
> L'importanza della scelta operata dalla Marina Militare americana rende
> visibile la scelta preferenziale di Taranto rispetto a Napoli (pur essenso
> comando navale della Nato per l'Europa meridionale) e Augusta (sebbene
piu'
> a sud) e il concentrarsi sulla citta' jonica delle piu' delicate funzioni
> militari, ossia quelle di coordinamento computerizzato e di spionaggio. Il
> collegamento diretto della nuova base navale di Taranto all'interno del
> sistema di comando americano fa della citta' ionica un terminale per le
> prossime operazioni militari, strettamente integrato con altri sofisticati
> centri di intelligence presenti nei paraggi. Va ricordato che ad esempio a
> San Vito dei Normanni ha sede una base di intercettazione legata al
sistema
> supersegreto Echelon. Esiste quindi - e ha solide basi in Puglia - "una
> rete di intelligence globale che si avvale di una rete di basi e
postazioni
> di ascolto ad alta tecnologia sparse in tutto il mondo, integrate da mezzi
> mobili (navi, aerei) e dai sofisticati satelliti Sigint americani (...)
> Ogni tipo di comunicazione e' oggetto di intercettazione da parte di
> Echelon: conversazioni telefoniche e radio, fax, e-mail, Internet (...)
> Tutti i dati cosi' raccolti vengono filtrati attraverso un sistema
> integrato di computer, chiamato Dictionary, che ricerca determinate
> parole-chiave. Questo filtro funziona solo per i testi scritti (e non a
> mano); per le comunicazioni vocali ci si limita a usare un sistema di
> riconoscimento della voce per rintracciare determinate persone (...) Con
> una rete simile ad Internet queste informazioni raccolte sono
> immediatamente disponibili a migliaia di chilometri di distanza" ("Limes"
> rivita italiana di geopolitica, 2/99).
>
> E utile chiedersi: a chi e' stata affidata l'estensione a Taranto del
> sistema di C4I? Alla Logicon. La Logicon e' un'azienda che ha sede ad
> Arlington in Virginia. Coincidenza vuole che Arlington (un sobborgo si
> Washington) sia anche la sede del Pentagono, ossia il Dipartimento
> statunitense della Difesa. Si potrebbe dire che la Logicon e' quasi di
casa
> al Pentagono.
>
> La Logicon ha elaborato Multos, un software militare che ne costituisce un
> sistema particolarmente avanzato, basato su 850 mila linee di codice.
> La Logicon progetta e installa sistemi ingegneristici complessi basati su
> piattaforme computerizzate in grado di gestire simulazioni di scenari e
> "war game" (attraverso il DIS Distribuited Interactive Simulation) in cui
> Taranto svolge la funzione di "nodo" in una rete che ha il suo centro nel
> Pentagono. La Logicon e' specializzata in sistemi di mission planning e
> training.
> Taranto sara' un porto dove testare le funzioni di interoperabilita'
remota
> della Marina Militare Usa.
>
> Tecnicamente la Logicon ha il compito di estendere l'interoperabilita'
> mediante un comune "linguaggio elettronico" denominato US Message Text
> Format (MTF) che e' alla base del sistema di comunicazione della flotta
> americana.
>
> La funzione militare di Taranto cambiera'?
> Si': si sta passando dalla fase delle classiche infrastrutture pesanti
alla
> fase dei sistemi avanzati di rete, il vero cuore della guerra moderna.
> La nuova base navale si sta evolvendo verso un sistema ibrido in cui -
dopo
> rassicurazioni degli anni Ottanta predominavano le dichiarazioni del tipo
> "non sara' base Nato" - si sono innestate infrastrutture Nato per il
> rifornimento. Ora, con l'implementazione del sistema C4I americano, la
> nuova base navale, pur dipendendo politicamente sempre da Roma, dipendera'
> nei fatti dal Pentagono per le cose che contano quotidianamente ed
> "elettronicamente". Il Pentagono a Taranto sta probabilmente testando in
> questi giorni le stesse piattaforme e gli stessi software che sono stati
> installati nelle basi navali americane, rendendo Taranto una "postazione
> remota" nel sistema di interoperabilita'. Semplificando: Taranto sara' una
> base americana "virtuale" nei pannelli elettronici del Pentagono. Una
sorta
> di dischetto italiano dentro il corpo del megacomputer americano; o,
sempre
> andando per metafore e analogie, Taranto sara' letta dal sistema operativo
> Usa come una "periferica esterna" perfettamente on line, capace di
eseguire
> comandi elettronici con un colpo di mouse cosi' come se fosse l'ultima web
> camera o l'ultima stampante che abbiamo acquistato.
>
> L'interesse del Pentagono ad installare software nei paesi alleati e'
> spiegato dal giornalista Luca Mainoldi: "I servizi di intelligence
> statunitensi avrebbero promosso la diffusione di software avanzato per la
> gestione di banche dati presso servizi allati, neutrali e nemici,
> contenente al suo interno una sorta di back door che permetterebbe agli
> agenti americani l'accesso clandestino alle informazioni contenutevi"
> (Limes 2/99). Pochi sanno ad esempio che il software Word - premendo una
> sequenza di tasti segreta - lascia di colpo posto sul video ad un flipper
> (un simpatico videogame) e con simili sequenze e' possibile "forzare" i
> programmi per computer per aprire accessi inaspettati.
>
>
> -----------------------------------------------------------------
> (1) FLOTTA A PROPULSIONE NUCLEARE NEL MEDITERRANEO
>
> USA Sottomarini d'attacco (SSN)       2/4
> Sottomarini strategici (SSBN) 0/1
> Portaerei (ACC) o incrociatore   1
> Francia Sottomarini d'attacco (SSA)         6
> Sottomarini strategici (SSBA)   1
> GB Sottomarini d' attacco (SSN)   1
>
> **Reattori Presenza quotidiana minima          8
> Presenza quotidiana massima         22
>
> fonte: Greenpeace
>
>
> -----------------------------------------------------------------
>
>
> La fonte principale di queste informazioni e' costituita dal sito Internet
> della Logicon e dal sito Internet del Dipartimento statunitense della
Difesa.
> La pagina web in cui si parla di Taranto e' consultabile al seguente
> indirizzo del sito ufficiale del Dipartimento statunitense della Difesa
> (che ha sede nel Pentagono):
> http://www.defenselink.mil/news/Sep1998/c09301998_ct507-98.html
>
>
>
> PS - se vuoi collegarti in rete clicca qui:
> PeaceLink http://www.peacelink.it
> PeaceLink database http://db.peacelink.it
> Rischio nucleare in mare
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/porti.shtml
>
> Novita'! Il PeaceLink database e' sul wap! "Wappa" su
> http://db.peacelink.it/wap