[TarantoOnLine] «L'ex Ilva di Taranto non può restare aperta». La Corte di giustizia Ue: illegittime le autorizzazioni ambientali



Se la produzione industriale pone rischi per la salute umana - è il tema della decisione -, l'attività deve essere sospesa. In questo senso, la nozione di "inquinamento" (ai sensi della direttiva relativa alle emissioni industriali) include non solo i danni all'ambiente, ma anche quelli alla salute umana. Gli stessi giudici ricordano che nel 2019 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accertato come l'acciaieria provocasse significativi effetti dannosi sull'ambiente e sulla salute degli abitanti della zona.  «La legislazione interna –ha scritto in sintesi la Corte di Lussemburgo - non può ritenere la valutazione del danno sanitario estranea al rilascio e al rinnovo dell’autorizzazione integrale ambientale che dev’essere estesa alla salvaguardia da tutte le sostanze nocive di cui si abbia di volta in volta notizia non solo da quelle tradizionali. La legislazione interna non può prorogare per tanto tempo l’applicazione della direttiva ambientale del 2010». «Quindi - ha aggiunto la Corte, come proprio monito -, ogni attività industriale che non segua queste regole va sospesa».

I ricorrenti chiedevano nella loro azione innanzitutto la «cessazione delle attività dell’area a caldo» dell’ex Ilva.

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