[TarantoOnLine] Ambiente Svenduto, processo di appello. Oggi nuova udienza a Taranto, parla la Procura



Processo Ilva. L’udienza di Appello del 21 giugno 2024

Oggi, 21 giugno 2024, si svolge un'importante udienza del processo di appello relativo al caso Ilva, noto come "Processo Ambiente Svenduto". Questo processo ha avuto un impatto significativo sulla città di Taranto e ha coinvolto figure di spicco sia dell'azienda Ilva che del panorama politico locale e regionale. L'udienza di oggi è  particolarmente importante poiché la Procura presenta le proprie argomentazioni in risposta alle obiezioni sollevate dalla difesa.

Contesto e importanza dell'udienza

Il processo di appello segue le condanne emesse in primo grado, che hanno avuto un effetto globale, colpendo non solo i vertici dell'Ilva ma anche esponenti politici, tra cui l'ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, e l'ex presidente della Provincia, Gianni Florido, entrambi esponenti di giunte di centrosinistra. 
La condanna si basava tecnicamente su una perizia epidemiologica (pubblicata poi su rivista scientifica) che documentava un grave deterioramento della salute pubblica a Taranto, attribuito all'inquinamento industriale dello stabilimento Ilva, con particolare enfasi sulla contaminazione da diossina.

La difesa e le sue richieste

Nel corso delle precedenti udienze, gli avvocati degli imputati hanno richiesto che il processo ripartisse da zero e fosse trasferito a Potenza. Inoltre, hanno contestato la validità delle perizie epidemiologica e chimica che collegavano l'impatto ambientale dell'Ilva alla compromissione della salute pubblica. Secondo la difesa, questi elementi presentano criticità che dovrebbero invalidare la sentenza di primo grado.

L'intervento della Procura

Oggi, la Procura risponde alle obiezioni sollevate dalla difesa. L'importanza dell'udienza odierna risiede proprio nella possibilità per la pubblica accusa di controbattere alle richieste di ripartenza del processo e di spostamento della sede, nonché alle contestazioni relative alle perizie scientifiche utilizzate per la condanna iniziale. L'intervento della Procura è osservato pertanto con grande attenzione da tutti i presenti, inclusi i rappresentanti di PeaceLink, associazione presente al processo come parte civile.

La presenza di PeaceLink

L'udienza vede la partecipazione di PeaceLink, rappresentata in aula da Fulvia Gravame, responsabile del nodo di Taranto, e Alessandro Marescotti, responsabile nazionale e rappresentante legale dell'associazione. PeaceLink ha avuto un ruolo attivo nel denunciare l'impatto ambientale e sanitario delle emissioni dell'Ilva, contribuendo significativamente alla sensibilizzazione pubblica e alla raccolta di prove scientifiche che hanno sostenuto le accuse.

Prospettive future

L'udienza odierna rappresenta una tappa fondamentale nel processo di appello, poiché la risposta della Procura alle obiezioni della difesa potrebbe in futuro influenzare l'andamento del processo e la conferma o meno delle condanne di primo grado. Le decisioni della Corte d'Appello avranno ripercussioni non solo per gli imputati, ma anche per la comunità di Taranto e per il futuro delle scelte ambientali e industriali in Italia.

La vicenda dell'Ilva continua a essere un simbolo della lotta tra sviluppo industriale inquinante e tutela della salute pubblica, con implicazioni profonde per il territorio di Taranto e per l'intero Paese.