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[TarantoOnLine] PeaceLink: "Ma il commissariamento ILVA è una cosa positiva o negativa?" Oggi il governo convoca i sindacati
- Subject: [TarantoOnLine] PeaceLink: "Ma il commissariamento ILVA è una cosa positiva o negativa?" Oggi il governo convoca i sindacati
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Thu, 18 Jan 2024 09:49:40 +0100
Il governo conferma la convocazione dei sindacati sulla vicenda ex Ilva. Lo si legge in una nota della presidenza del consiglio dei ministri inviata alle sigle sindacali in cui si precisa che l'incontro avverrà a Palazzo Chigi.
Intanto Alessandro Marescotti, presidente dell’associazione Peacelink attiva da anni sul fronte della tutela della salute e dell'ambiente, scrive su Facebook: «Il Consiglio dei ministri ha approvato il piano di salvataggio per l'ex Ilva che prevede il passaggio della società in amministrazione straordinaria. È una buona o una cattiva notizia? Per chi credeva nel futuro dell'Ilva è una cattiva notizia per due ragioni: primo perché ArcelorMittal non ha accettato il "divorzio consensuale" (permane un contenzioso oneroso per lo Stato italiano); secondo perché non si fa avanti nessun privato a raccattare un'acciaieria decotta, inquinante, sottoposta a una nuova indagine della magistratura per i picchi di benzene e che per di più ha gli impianti posti sotto sequestro», spiega. «Lo immaginate Arvedi che investe in impianti posti sotto sequestro dalla magistratura? Saltano perciò tutti i fantasiosi piani di rilancio con un nuovo socio privato e con presenza dello Stato in maggioranza o in minoranza», prosegue.
«Per chi aveva detto, come me, che la crisi è gravissima è una buona notizia in quanto conferma che la conferma che il Governo usa uno strumento estremo per tenere in vita un'attività produttiva che nessuno più vuole – scrive sempre Marescotti -. È l'ultima mossa disperata di una lunga storia paragonabile a un tentativo di rianimazione. Ora l’Ilva è in coma assistito. Non è ancora morta, ma vegeta nel limbo di un futuro senza speranza. Diventa necessario progettare quel piano B che da dieci anni abbiamo proposto. Dieci anni persi e tanti soldi buttati in un'attività in perdita che è arrivata al capolinea. Sia chiaro che questo commissariamento non è la nazionalizzazione. Ma l'impossibilità di realizzarla per l'opposizione di ArcelorMittal», conclude.
Fonte: La Stampa
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