[TarantoOnLine] ILVA Taranto, "no a scudo penale". Lettera al presidente Mattarella (Agenzia stampa AGI)



No all'immunità penale per i gestori dello stabilimento siderurgico di Taranto

(AGI) - Taranto, 25 feb. - Una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la quale si chiede “una nuova deliberazione alle Camere sulla nuova legge di immunità penale per i gestori dell’Ilva che lunedì la Camera dei Deputati molto probabilmente approverà in via definitiva” è stata letta oggi nella manifestazione a Taranto promossa da forze ambientaliste, associazioni e cittadini contro il decreto legge sugli impianti strategici, già approvato dal Senato nei giorni scorsi e relativo anche ad Acciaierie d’Italia, ex Ilva. La lettera a Mattarella è stata firmata da diversi manifestanti e la protesta odierna è stata indetta contro le nuove norme in materia di sequestro e responsabilità penale introdotte dal dl. “Lei ha la prerogativa costituzionale importante - scrivono i cittadini a Mattarella -, quella, ai sensi dell’articolo 71 della Costituzione, di reinviare alle Camere la legge sollevando una questione di costituzionalità. Un rinvio motivato da un punto di vista costituzionale - si afferma - avrebbe un alto valore non solo morale ma anche giuridico ai fini di una valutazione, innanzi alla Corte Costituzionale, dei profili di legittimità della legge. Perché, è fuor di dubbio, questa legge sarà prima o poi vagliata dalla Corte Costituzionale”. Al presidente Mattarella i firmatari della lettera evidenziano che “alla luce dei dati epidemiologici dello Studio Sentieri, recentemente aggiornati e pubblicati il 23 febbraio dall’Istituto Superiore della Sanità, risulta che non vi è stato alcun miglioramento della salute e che è continuato, anche dopo il 2013, l’eccesso di mortalità e di ospedalizzazioni a Taranto, colpendo in modo intollerabile anche i bambini”. “Recentemente - si sottolinea - si sono registrati a Taranto picchi di benzene mai visti e l’Arpa li ha attribuiti agli impianti Ilva. La magistratura ha aperto un’indagine sui lavori di messa a norma e sulla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale. La magistratura - si conclude - resta il nostro riferimento e la nostra speranza. Siamo scesi oggi in piazza a Taranto in difesa della sua autonomia”. (AGI)