[TarantoOnLine] PeaceLink: "Il decreto del governo Meloni ha lo scopo di fermare la magistratura di Taranto. Attualmente gli impianti Ilva sono considerati sotto sequestro, permane un eccesso di rischio cancerogeno"



(AGI) - Taranto, 6 gen. - “Entra oggi in vigore il nuovo decreto legge 2/2023 del governo Meloni che ha lo scopo di fermare la magistratura di Taranto che indaga nuovamente sull'inquinamento Ilva e vuole capire se il sistema dei controlli sui lavori di messa a norma degli impianti Ilva ha funzionato o no”. Lo dice Alessandro Marescotti, portavoce di Peacelink, una delle associazioni ambientaliste più attive. “Le finalità del decreto che oggi entra in vigore, invece di mettere la salute degli abitanti di quel quartiere al primo posto, sono quelle di garantire la continuità produttiva neutralizzando le “sanzioni interdittive della magistratura” prosegue Marescotti, che evidenzia che “il quartiere Tamburi, vicino al quale sorse negli anni Sessanta lo stabilimento siderurgico, presenta ancora un eccesso di rischio cancerogeno attribuibile alle emissioni industriali e tutte le valutazioni predittive del danno sanitario lo confermano”. Per Peacelink, “la magistratura, con la sentenza di Ambiente Svenduto, ha disposto la confisca degli impianti inquinanti Ilva mentre ad agosto di quest'anno il governo vuole garantire il dissequestro, una volta che sulla carta verranno dichiarati eseguiti i lavori di messa a norma. Attualmente gli impianti Ilva sono considerati - con sentenza di primo grado - pericolosi per la salute e l'ambiente sono sotto sequestro dal 2012”. (AGI)  

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