[TarantoOnLine] Taranto, monta la protesta su sottrazione fondi alla bonifica e richiesta di "cancellazione" del rischio cancerogeno ILVA. Il 5 gennaio alle ore 10.30 sit-in degli ambientalisti



Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (1)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - L’ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia, ad inizio anno di nuovo nel mirino delle proteste della politica e del mondo ambientalista. Due i temi alla ribalta in queste ore: lo spostamento, previsto nel dl Milleproroghe, di 575 milioni di euro dalla bonifica delle aree inquinate ai nuovi impianti per la decarbonizzazione della produzione dell’acciaio e la richiesta fatta da Acciaierie d’Italia al ministero della Transizione ecologica per rivedere alcune norme in materia ambientale e di prevenzione sanitaria del rischio. Annunciati già due sit in di protesta a Taranto: il 5 gennaio alle 10.30 in viale Magna con corso Italia, sotto un nuovo grande manifesto, da parte delle associazioni ambientaliste e il 7 gennaio alle 9.30 sotto la Prefettura da parte del sindacato Usb.(AGI)
TA1/GIM

Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (2)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - Per Nicola Oddati, della direzione nazionale Pd e commissario del partito a Taranto, è “inaccettabile tradire ancora una volta le aspettative del territorio, dirottando 575 milioni di euro dalle bonifiche ad interventi nello stabilimento”. Oddati rileva che “gli interventi mirati a liberare la fabbrica dalle fonti fossili sono uno dei punti fermi per il nostro partito e, a più livelli, lo abbiamo dimostrato. Ma questo non significa - sottolinea Oddati- far scivolare in secondo piano un tema  essenziale e indispensabile per la rinascita della città, come appunto le bonifiche”.(AGI)
TA1/GIM

Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (3)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Verdi Europa, annuncia ricorsi alla Procura di Taranto e alla Corte di Giustizia. “E’ un golpe contro la salute quello in corso a Taranto” afferma Bonelli. “Il Mite - prosegue - ha chiesto, in data 23 dicembre 2021, al ministero della Salute, su sollecitazione di Acciaierie d’Italia, di ricalcolare i valori epidemiologici che hanno portato alla Valutazione del Danno Sanitario con rischio cancerogeno elevato”.
“Acciaierie d’Italia - aggiunge Bonelli - ha chiesto al Mite di poter produrre di più e a condizioni meno restrittive dal piano ambientale e per questo chiede la revisione della valutazione del danno sanitario. Prontamente - rileva Bonelli - il Mite sollecita il ministero della Salute ad esprimersi sull’eliminazione dalla VDS del rischio cancerogeno legato all’attività produttiva dell’acciaieria”.(AGI)
TA1/GIM

Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (4)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - Alessandro Marescotti, portavoce dell’associazione Peacelink, dichiara che l’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, “vuole una revisione della Valutazione Danno Sanitario (VDS) per evitare che venga riesaminata in senso restrittivo l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale)”. Secondo Peacelink, l’azienda “vuole evitare che venga imposta una riduzione della produzione di coke e di acciaio” ma anche “l'adozione di misure a tutela della salute”. Peacelink rammenta che “la VDS aveva accertato un rischio cancerogeno inaccettabile dovuto alle emissioni dello stabilimento”. Peacelink parla di “offensiva in piena regola” e sostiene, in riferimento allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Taranto con le dimissioni di 17 consiglieri su 32, che “la caduta del sindaco “potrebbe essere stata una delle mosse di questo piano ben congegnato”. L’ex sindaco Rinaldo Melucci ordinò infatti lo stop degli impianti inquinanti, ha vinto il primo grado di giudizio al Tar Lecce (dove l’azienda aveva fatto ricorso) ma ha poi perso al Consiglio di Stato. Condivide la linea di Peacelink anche un’altra associazione, Genitori Tarantini.(AGI)  
TA1/GIM

Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (5)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - Contro il trasferimento col Milleproroghe dei 575 milioni, già intervenuti i deputati Ubaldo Pagano del Pd, Giampaolo Cassese dell’M5S e Giovanni Vianello del Gruppo Misto. I 575 mln fanno parte del sequestro di 1.171 milioni agli industriali siderurgici Riva, ex proprietari Ilva, e sono in un patrimonio destinato di Ilva in amministrazione straordinaria per le le bonifiche a Taranto. Per Mino Borraccino, consigliere delegato per Taranto del governatore regionale pugliese Michele Emiliano, che “questa ingente mole di denaro venga messa disposizione per la decarbonizzazione non attenua la gravità dell’atto”. “La decarbonizzazione - sostiene - deve essere avviata con i fondi statali e comunitari e invece quelle risorse servivano per le bonifiche ambientali”.(AGI)
TA1/GIM
 
Ex Ilva: a Taranto monta protesta su bonifica e norme ambiente (6)
Pubblicato: 02/01/2022 15:58
(AGI) - Taranto, 2 gen. - Secondo il consigliere del presidente Emiliano, “quelle  risorse sottratte alla famiglia Riva servivano e dovranno continuare a servire per le bonifiche e per il giusto risarcimento di Taranto che piange morti da molti, troppi anni”.
“Di questo - dichiara Borraccino - si deve fare carico il Governo nazionale che tra le altre cose è azionista di riferimento di Acciaierie d’Italia. Speriamo - conclude - che ci sia un atto di resipiscenza da parte del Governo, altrimenti questo rappresenterà uno schiaffo, l’ennesimo, in faccia ai tarantini”.
Infine per  Vincenzo Di Gregorio, consigliere regionale Puglia del Pd, “tutto questo sta avvenendo in un periodo in cui Taranto è priva di una guida politica e quindi non può far valere con la giusta determinazione le sue ragioni sui tavoli nazionali”. “Il Governo faccia urgentemente chiarezza su questo pasticcio - conclude Di Gregorio -. Vengono sottratte risorse ad un territorio devastato dal punto di vista ambientale, martoriato da malattie e morti, interessato da una gravissima crisi industriale”. (AGI)
TA1/GIM



La relazione commissionata da Acciaierie d'Italia contesta la VDS (Valutazione Danno Sanitario) e parla di "sovrastima enorme"

Secondo Acciaierie d'Italia l'ILVA di Taranto non avrebbe un impatto cancerogeno inaccettabile

Vengono avanzati "dubbi sia di carattere giuridico che di natura tecnica" rispetto alla Valutazione Danno Sanitario (VDS) 2021 che prevedeva un rischio cancerogeno inaccettabile nella popolazione del quartiere Tamburi con una produzione a 6 milioni di tonnellate/anno di acciaio



Ex Ilva: dl Milleproroghe sposta 575 mln per decarbonizzare (1)
Pubblicato: 01/01/2022 15:48
(AGI) - Taranto, 1 gen. - Sta destando le prime proteste a Taranto il fatto che il decreto Milleproroghe mette a disposizione della società Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva, 575 milioni per la decarbonizzazione. Il decreto, pubblicato a fine anno sulla “Gazzetta Ufficiale” e adesso in procinto di avviare l’iter parlamentare di conversione in legge, sposta infatti risorse dal patrimonio destinato di Ilva in amministrazione straordinaria (risorse rinvenienti dal sequestro ai Riva, ex proprietari della fabbrica) ad Acciaierie d’Italia. Spostamento a cui corrisponde anche una diversa mission dei fondi stessi: dalla bonifica delle aree inquinate ai nuovi impianti di decarbonizzazione del siderurgico di Acciaierie d’Italia (prima della nuova società gestito solo da ArcelorMittal). (AGI)
TA1/GIN

Ex Ilva: dl Milleproroghe sposta 575 mln per decarbonizzare (2)
Pubblicato: 01/01/2022 15:48
(AGI) - Taranto, 1 gen. - Nella relazione che accompagna il Dl Milleproroghe (la norma relativa all’ex Ilva è l’articolo 21, imprese strategiche di interesse nazionale), si afferma che le somme in questione, rientrate in Italia dall’estero (dove i Riva le avevano portate) anche a seguito dell’azione della Procura di Milano, erano, in origine, 1.157 milioni di euro. Tale somma, mediante la sottoscrizione di un prestito obbligazionario da parte di Ilva in as in base ad un decreto del 2015, ha costituito per la stessa Ilva in as un “patrimonio destinato”. “Gli accordi ad oggi in essere tra Ilva in amministrazione straordinaria e l’aggiudicatario dei complessi aziendali”, cioè ArcelorMittal, “prevedono - si afferma nel Milleproroghe - che le somme del patrimonio in questione siano destinate per un ammontare pari a euro 352 milioni agli interventi previsti dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 29 settembre 2017 in capo al gestore dello stabilimento siderurgico di Taranto e per un ammontare pari a circa 190 milioni ad ulteriori interventi di bonifica del suolo e delle acque di falda del sito di Taranto, sempre a cura del gestore dello stabilimento”. (AGI) 
TA1/GIN

Ex Ilva: dl Milleproroghe sposta 575 mln per decarbonizzare (3)
Pubblicato: 01/01/2022 15:48
(AGI) - Taranto, 1 gen. - Nella relazione al dl Milleproroghe si evidenzia inoltre che alla data del 31 marzo 2021 il patrimonio destinato “ammontava ancora a euro 878 milioni, al netto dei rimborsi corrisposti a tale data al gestore dello stabilimento a fronte degli interventi ambientali”. “Per converso - si legge ancora nella relazione - non risultavano esborsi per quanto attiene agli interventi che il medesimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri pone in capo ad Ilva in amministrazione straordinaria, né ulteriori progetti da parte della struttura commissariale di Ilva in amministrazione straordinaria”.
    Tracciato questo quadro, il dl Milleproroghe all’art. 21 dispone quindi che tenendo conto delle somme già allocate per gli interventi ambientali ad opera del gestore ArcelorMittal (e stimando per gli interventi previsti dal decreto del presidente del Consiglio direttamente in capo ad Ilva in as, un fabbisogno di circa 100 milioni di euro), residuano ancora 575 milioni, “che possono essere utilmente impiegate per interventi di decarbonizzazione ed elettrificazione del ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico di Taranto, nel quadro degli obiettivi nazionali ed eurounitari di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra ed in coerenza con i più generali obiettivi di risanamento e ammodernamento del sito di Taranto”. (AGI)
TA1/GIN

Ex Ilva: dl Milleproroghe sposta 575 mln per decarbonizzare (4)
Pubblicato: 01/01/2022 15:48
(AGI) - Taranto, 1 gen. - Per il Milleproroghe, si mantiene “inalterata la prioritaria finalità dei fondi del patrimonio in questione, che restano destinati agli interventi previsti dal piano ambientale di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 29 settembre 2017, nonché alle finalità di bonifica e ripristino già previste ed in corso di completamento ad opera del gestore dello stabilimento, proponendo di sito siderurgico di Taranto tramite il finanziamento di progetti di decarbonizzazione ed elettrificazione del ciclo produttivo dell’acciaio in coerenza con gli obiettivi del Pnrr e del programma Next Generation EU”.
    Anche se la previsione del Milleproroghe deve ancora essere approvata dal Parlamento ed approvata inoltre dalla Ue, sono già scattate le prime proteste e perplessità. Fonti vicine al dossier interpellate da AGI hanno evidenziato che “in questo modo la bonifica delle cosiddette aree escluse, cioè quelle che nel 2018 non sono state cedute ad ArcelorMittal, rischia di interrompersi”. “Dei 100 milioni che resterebbero a Ilva in as - si afferma -, oltre 50 milioni vanno via per lo smaltimento, che sarà completato entro il 2022, di 500mila tonnellate di fanghi industriali, per i quali Ilva in as sta utilizzando 50 cassintegrati presi dal bacino dei 1.600 in carico della stessa Ilva”.
    “Finito l’intervento dei fanghi, e restando le cose così come le delinea il Milleproroghe - affermano le fonti interpellate da AGI -, c'è il rischio di non poter più usare i cassintegrati di Ilva in as nelle bonifiche anche se questo era stato espressamente previsto”.
    “E rischia anche di interrompersi il lavoro, dopo tre anni di caratterizzazione ambientale, per la bonifica della Gravina di Leucaspide per la quale c'è una stima costi di 200 milioni” aggiungono fonti vicine al dossier. (AGI)
TA1/GIN

Ex Ilva: dl Milleproroghe sposta 575 mln per decarbonizzare (5) 

Pubblicato: 01/01/2022 15:48 
(AGI) - Taranto, 1 gen. - Ma ci sono anche proteste parlamentari. Dopo l’intervento di ieri del deputato M5S Gianpaolo Cassese, oggi interviene Giovanni Vianello, del Gruppo Misto, ex M5S, della commissione bicamerale Ecomafie. “Il decreto Milleproroghe 2022 - dichiara Vianello - si trasforma nel 14° decreto Salva Ilva”. Per Vianello, si “sottraggono i fondi del patrimonio destinato, che in parte dovevano essere utilizzati per le bonifiche e per la riconversione economica delle “aree escluse” dell'ex Ilva di Taranto, per regalarli ora alla fabbrica”. Si tratta - dichiara Vianello della rimanenza dei fondi “nascosti dai Riva nel trust dell'isola di Jersey e scoperti dalla Guardia di Finanza, oggetto poi di un accordo e di un patteggiamento, confluiti in seguito nel patrimonio destinato  ai commissari Ilva in as per le bonifiche sia di alcune zone all'interno dello stabilimento ma anche nelle cosiddette aree escluse”. “Non si tratta - afferma il parlamentare - delle aree di competenza del commissario alle bonifiche, oggetto del recente decreto Recovery, né tanto meno di competenza diretta del Mite o della Regione Puglia, ma dei commissari governativi di Ilva in Amministrazione Straordinaria che stavano compiendo le caratterizzazioni, messa in sicurezza e bonifiche”. E tra queste la Gravina Leucaspide, “una delle numerose e difficili operazioni di bonifica in capo ai commissari di Ilva in as, ossia la rimozione di circa 490 mila tonnellate di fanghi tossici di altiforni e acciaierie che ancora oggi giacciono senza un adeguato isolamento dal terreno”. (AGI) 
TA1/GIN