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[TarantoOnLine] Mentre i guasti tecnici stanno fermando gli altoforni ILVA, il governo promette un'acciaieria green per Taranto (ma servono 10 anni)
- Subject: [TarantoOnLine] Mentre i guasti tecnici stanno fermando gli altoforni ILVA, il governo promette un'acciaieria green per Taranto (ma servono 10 anni)
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Mon, 13 Dec 2021 21:33:24 +0100
== IL PUNTO = Ex Ilva: ora punta su idrogeno, ma servono 10 anni
Pubblicato: 13/12/2021 19:04
(AGI) - Taranto, 15 dic. - Il nuovo piano industriale di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, guarda a una prospettiva di 10 anni e non più di 5, come era il precedente targato solo da ArcelorMittal. In quest’arco temporale abbandona il ciclo integrale e il carbon coke e vira sull’idrogeno, ma quello che emerge sin d’ora è che “il clima è cambiato. Il presidente Franco Bernabé è in sella, sa di gestione industriale, e che si sia respirato oggi al Mise un clima diverso, lo dimostra il fatto che nessuno di noi ha alzato gli scudi”. Lo dicono ad AGI fonti sindacali dopo il vertice di oggi pomeriggio su Acciaierie d’Italia, ex Ilva, con azienda e Governo. Da parte sua, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sottolinea che il nuovo piano "è realistico ma non semplice" perché "il passaggio all’idrogeno e la gestione e le conseguenze degli aspetti occupazionali hanno bisogno di tempo”. (AGI)
TA1/GAV
== IL PUNTO = Ex Ilva: ora punta su idrogeno, ma servono 10 anni (2)
Pubblicato: 13/12/2021 19:04
(AGI) - Taranto, 15 dic. - Per questo, prosegue il ministro dello Sviluppo economico, e alla luce del fatto che “il quadro delineato oggi è più complicato di quanto ci aspettassimo, serve fiducia e speranza da parte di tutti coloro che oggi siedono a questo tavolo. Il governo farà la sua parte, continuerà a lavorare con spirito costruttivo mettendo ordine in un pacchetto di norme e di strumenti che consentano di gestire la fase di transizione verso il green di un settore strategico quale quello dell’acciaio”. Nel corso dell'incontro il presidente Bernabè e l'amministratore delegato dell'azienda Morselli hanno illustrato le linee guida del nuovo piano industriale che ha l'obiettivo decennale di arrivare alla completa decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d'Italia.
Il nuovo piano, che prevede un investimento complessivo di 4,7 miliardi di euro, si articolerà su 4 obiettivi che dovranno garantire nei prossimi anni la continuità produttiva attraverso il ritorno alla piena occupazione dei lavoratori entro il 2025, il raggiungimento della sostenibilità ambientale nella produzione di acciaio con il passaggio dal carbone all'idrogeno e con l'utilizzo di forni elettrici. Tutto ciò perseguendo gli obiettivi di sostenibilita economica per ottenere un prodotto competitivo sul mercato, per qualità e per costo, che consenta di raggiungere i livelli di crescita produttiva prevista in 8 milioni di tonnellate al 2025. Entro questa data gli investimenti in tecnologie innovative, alcuni già avviati, consentiranno già una riduzione di circa il 40% di CO2 e del 30% delle polveri sottili. (AGI)
TA1/GAV
== IL PUNTO = Ex Ilva: ora punta su idrogeno, ma servono 10 anni (3)
Pubblicato: 13/12/2021 19:04
(AGI) - Roma, 13 dic. - “Il nuovo obiettivo - spiegano le fonti sindacali - è la totale decarbonizzazione della fabbrica e questa hai bisogno di dieci anni per farla”. Rispetto al piano presentato tempo addietro solo da ArcelorMittal, quello nuovo cui sta lavorando la società Acciaierie d’Italia, fatta dal pubblico Invitalia e dal privato ArcelorMittal, prevede una produzione di acciaio mista: parte col ciclo integrale, rifacendo l’altoforno 5, il più grande d’Europa spento dal 2015, e parte, per 2,5 milioni di tonnellate, col forno elettrico alimentato dal Dri. Il forno elettrico ora rimane, ma costituisce una tappa intermedia del percorso, collocata dal 2024 al 2025.
Oggi al Mise è stato annunciato che si è al lavoro per formare la società che gestirà l’impianto di preridotto. Società che sarà partecipata dallo Stato e da altri privati, ma non da ArcelorMittal. Non sono stati dati numeri produttivi ma l’ex Ilva “ridisegnata” dovrebbe puntare a 8 milioni di tonnellate di acciaio. Quali sono, però, i problemi di una transizione di dieci anni? Le fonti sindacali li riassumono così ad AGI. Anzitutto i soldi. “Dismettere nell’arco di dieci anni il ciclo integrale e puntare tutto sull’idrogeno, richiede investimenti per 4,7 miliardi. Per i sindacati, oggi "è emerso chiaro che questi soldi vanno trovati perché in Acciaierie d’Italia non c’è un privato che mette li metta, visto che la corporate ArcelorMittal ha fatto uscire dal perimetro del gruppo, attraverso il deconsolidamento, la parte italiana”. (AGI)
TA1/GAV
== IL PUNTO = Ex Ilva: ora punta su idrogeno, ma servono 10 anni (4)
Pubblicato: 13/12/2021 19:04
(AGI) - Taranto, 13 dic. - Altro problema, poi, ma questo impatta soprattutto il preridotto, è il costo del gas, nel frattempo salito di molto. “Come si riuscirà a mantenere una produzione competitiva?” è l’interrogativo emerso al tavolo. Inoltre, la riconversione totale della fabbrica porrà anche la necessità di cambiare tutto il piano energetico del sito. Oggi gli altiforni, con i gas di recupero, alimentano il ciclo produttivo, domani - è emerso al tavolo - non sarà più così e un polo produttivo come l’ex Ilva di Taranto potrebbe arrivare ad assorbire sino al 2 per cento dei consumi energetici del Paese.
C’è inoltre una questione più immediata: la gestione contingente. Le fonti sindacali spiegano ad AGI che “Bernabè ha ammesso che l’azienda non ha i soldi. Con gli impianti sotto sequestro, nessuno ti elargisce un fido di 3-400 milioni per far girare il circolante”. Sul rifacimento dell’altoforno 5, emerse poi due visioni. Contrario il governatore di Puglia, Michele Emiliano, presente al tavolo, favorevoli i sindacati a condizione che il rifacimento - un impianto che in esercizio potrebbe fare la differenza in termini produttivi - avvenga con le tecnologie più moderne.
Altro punto richiamato dai sindacati, la possibilità che il Governo metta in campo una legge per tutti i settori che prima o poi dovranno affrontare la partita della transizione e della decarbonizzazione. “Si pensa non alla cassa integrazione - si afferma - ma a progetti sociali che aiutino la sostenibilità, alla possibilità di prepensionare i lavoratori che hanno i requisiti, alla possibilità di pensionare prima coloro che sono stati esposti all’amianto, alla formazione e riqualificazione professionale. Il presidente Emiliano in proposito ha detto: in dieci anni, facendo leva sul Pnrr, non riusciamo a portare a Taranto nuovi investitori?” Nessuna data di aggiornamento del tavolo. Solo un impegno di massima, quello di rivedersi a gennaio. (AGI)
TA1/GAV
== Ex Ilva: Giorgetti, Governo farà sua parte per svolta green
Pubblicato: 13/12/2021 17:59
(AGI) - Roma, 13 dic. - Alla luce del fatto che “il quadro delineato oggi" per il piano di rilancio dell'ex Ilva "è più complicato di quanto ci aspettassimo, serve fiducia e speranza da parte di tutti coloro che oggi siedono a questo tavolo. Il governo farà la sua parte, continuerà a lavorare con spirito costruttivo mettendo ordine in un pacchetto di norme e di strumenti che consentano di gestire la fase di transizione verso il green di un settore strategico quale quello dell’acciaio”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al temine dell'incontro al Mise con azienda e sindacati. (AGI)
GAV
== Ex Ilva: Giorgetti, Governo farà sua parte per svolta green (2)
Pubblicato: 13/12/2021 17:59
(AGI) - Roma, 13 dic. - Nel corso dell'incontro il presidente Bernabè e l'amministratore delegato dell'azienda Morselli hanno illustrato le linee guida del nuovo piano industriale che ha l'obiettivo decennale di arrivare alla completa decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto di Acciaierie d'Italia.
Il nuovo piano, che prevede un investimento complessivo di 4,7 miliardi di euro, si articolerà su 4 obiettivi che dovranno garantire nei prossimi anni la continuità produttiva attraverso il ritorno alla piena occupazione dei lavoratori entro il 2025, il raggiungimento della sostenibilità ambientale nella produzione di acciaio con il passaggio dal carbone all'idrogeno e con l'utilizzo di forni elettrici. Tutto ciò perseguendo gli obiettivi di sostenibilita economica per ottenere un prodotto competitivo sul mercato, per qualità e per costo, che consenta di raggiungere i livelli di crescita produttiva prevista in 8 milioni di tonnellate al 2025. Entro questa data gli investimenti in tecnologie innovative, alcuni già avviati, consentiranno già una riduzione di circa il 40% di CO2 e del 30% delle polveri sottili. (AGI)
GAV
(AGI) - Roma, 13 dic. - Il piano presentato per l'ex Ilva di Taranto "è realistico ma non semplice. Il passaggio all’idrogeno e la gestione e le conseguenze degli aspetti occupazionali hanno bisogno di tempo”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al termine del tavolo al Mise su Acciaierie d'Italia. (AGI)
GAV
(AGI) - Taranto, 13 dic. - Serviranno 10 anni per la transizione dell’ex Ilva verso la sostenibilità ambientale e la decarbonizzazione. Questo orizzonte temporale lungo è stato annunciato dall’ad di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, nel tavolo in corso al Mise. Lo affermano fonti presenti al tavolo. L’azienda prevede investimenti per 4,7 miliardi di euro per passare ai forni elettrici e all’idrogeno, ridisegnando così il ciclo produttivo dell’acciaio oggi fondato sul carbon coke. Ipotizzato anche un ampio ricorso agli ammortizzatori sociali per gestire l’attuazione del piano. (AGI)
TA1/MAU
Ex Ilva: Emiliano, si va verso svolta decisiva
Pubblicato: 13/12/2021 19:31
(AGI) - Taranto, 13 dic. - “Nonostante il profilo basso che Franco Barnabè ha tenuto durante la riunione, la riunione rappresenta una svolta decisiva perchè il Governo si accinge - trattandolo con i sindacati, le Regioni, gli enti locali - a presentare il piano di totale decarbonizzazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo il vertice di oggi al Mise su Acciaierie d’Italia, ex Ilva. “Siamo saliti e scesi da queste scale tante volte - ha spiegato Emiliano - e tutte le volte i Governi che si sono succeduti, ci hanno raccontato di cose mirabolanti che non si sono realizzate. Neanche l’adempimento minimo dell’Aia é stato realizzato in tutti questi anni”. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Emiliano, si va verso svolta decisiva (2)
Pubblicato: 13/12/2021 19:31
(AGI) - Roma, 13 dic. - “Di fronte a un annuncio che considero storico - ha aottolineato Emiliano - c’è tutta la cautela che deriva dalla incapacità di cambiare realmente le cose. Però è un inizio fondamentale, è il coronamento di sei anni di lavoro incessante della Regione Puglia che in perfetta solitudine, nel 2015, cominciò a parlare di completa decarbonizzazione degli impianti, attaccata da tutti e da tutto. Attaccata - ha rilevato il governatore - da chi pensava di dover chiudere la fabbrica punto e basta, perché pensava che la decarbonizzazione non fosse sufficiente, e anche persino nel centrosinistra, dove si guardava a questa ipotesi con grande scetticismo”.
“Oggi per noi - ha aggiunto Emiliano - è una giornata importante perché il Governo della Repubblica italiana finalmente accetta la prospettiva che la Regione Puglia ha coltivato in questi sei anni”. “Abbiamo dato la nostra disponibilità - ha sostenuto Emiliano - a costruire un piano energetico per l’energia alternativa, soprattutto da solare ma anche eolica, che consenta di sostenere lo sforzo straordinario per costituire a Taranto il polo dell’idrogeno e per alimentare di idrogeno, a partire dal più presto possibile, questo impianto così impattante e inquinante”. “Questa disponibilità - ha detto Emiliano - significa anche sacrificio ambientale. Ma bisogna scegliere quale è l’impatto ambientale a cui si va incontro, se è quello delle emissioni di CO2, diossina, benzoapirene, Ipa, o se è quello paesaggistico e dell’impiego di luoghi sicuramente delicati”. “La Puglia ci sta, sapendo bene che non è possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca” ha concluso Emiliano. (AGI)
TA1/GAV
(AGI) - Taranto, 13 dic. - “L’auspicio è che finalmente si svelino delle carte chiare sul futuro del polo siderurgico. Noi siamo un anno dopo l’accordo fatto tra Stato e ArcelorMittal, esattamente il 10 dicembre di un anno fa, a cinque mesi dall’ingresso della nuova compagine gestionale e oggi abbiamo bisogno di capire verso quali prospettive industriali e soprattutto occupazionali va il piano di decarbonizzazione che credo stanno studiando”. Lo ha dichiarato Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, prima di entrare al Mise per il vertice con azienda e Governo sull’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. “Sappiamo che non siamo ancora ad una pagina definitiva - ha detto Benaglia - ma abbiano bisogno di certezze soprattutto in una fase in cui il sito a Taranto é altalenante, tra impianti che vanno e impianti che vengono fermati. Occorre stabilità - ha rilevato - e un orizzonte chiaro che faccia capire che il 2022 è l’anno della certezza sugli investimenti, del recupero produttivo, della diminuizione della cassa integrazione ma soprattutto di dare a tutti i lavoratori di Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria certezze e garanzie occupazionali”. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Fim Cisl, bene 10 anni ma prima sciogliere nodi attuali (2)
Pubblicato: 13/12/2021 17:19
(AGI) - Taranto, 13 dic. - Per Benaglia, “c’é una grave crisi finanziaria di questo gruppo che va risolta rapidamente”. “Abbiamo chiesto di avviare rapidamente un confronto dettagliato perché un programma così lungo ha bisogno di molti approfondimenti”. Per Benaglia serve soprattutto ricreare “un 2022 di fiducia, un 2022 di cui le criticità di oggi vengan9 risolte. Per il definitivo piano industriale, per noi sono fondamentali la certezza degli investimenti e la garanzia e la qualità dell’occupazione che non può essere lasciata in sospeso”. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Fim Cisl, bene 10 anni ma prima sciogliere nodi attuali
Pubblicato: 13/12/2021 17:19
(AGI) - Taranto, 13 dic. - “È sicuramente molto importante vedere un piano da qui ai prossimi dieci anni per la totale decarbonizzazione che deve dare un futuro stabile, e per sempre, a questo grande polo siderurgico. Sono però emerse delle criticità. Da un lato gli approvvigionamenti dell’energia, dei costi, di chi paga. Servono oltre 4 miliardi in un decennio, che devono essere messi in campo con sicurezza, altrimenti nessuna azienda fa investimenti. L’altro problema è che dobbiamo lavorare in un polo che ha scarsa manutenzione, con impianti che ancora oggi vanno a corrente alternata, con aziende dell’indotto che non vengono pagate”. Lo ha affermato Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, dopo il vertice di oggi pomeriggio al Mise sull’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Fiom Cgil, percorso di 10 anni pieno di condizioni
(AGI) - Taranto, 13 dic. - “Più che un piano industriale, è stata una ipotesi di percorso che traguarda i prossimi dieci-undici anni. Che è pieno di condizioni. Dipende se l’impianto verrà dissequestrato, se ci sarà disponibilità finanziaria, dipende dal costo del gas, da quello dell’elettricità, dipende da quando arriva l’idrogeno, dalla nuova Autorizzazione integrata ambientale. Dipende da tante cose”. Così Francesca Re David, segretario generale Fiom Cgil, all’uscita dal Mise dopo il confronto con i ministri Giorgetti e Orlando e Acciaierie d’Italia, ex Ilva, sul nuovo piano industriale dell’azienda dell’acciaio. “È traguardabile un accordo sindacale di dieci anni ma vogliamo capire che succede nei prossimi mesi e nei prossimi due-tre anni - ha aggiunto Re David -. È impensabile un cosa diversa. Si passa dal ciclo integrale all’idrogeno. Il ciclo integrale va avanti sino a quando non viene sostituito. Ma noi, allo stato delle cose, continuiamo a vedere manutenzioni ordinarie e straordinarie che non ci sono, continuiamo a non vedere la prospettiva dei prossimi mesi e dove si lavora. È necessario urgente un tavolo sindacale che affronti, stabilimento per stabilimento, la realtà delle cose oggi e la prospettiva”, ha concluso il numero uno Fiom Cgil. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Uilm, dieci anni sono una eternità (2)
Ex Ilva: Uilm, dieci anni sono una eternità (2)
Pubblicato: 13/12/2021 16:56
(AGI) - Taranto, 15 dic. - Per Palombella, “c’è ancora cassa integrazione, c’è incertezza, non sappiamo quanto durerà il piano di transizione ecologica, l’unica cosa che abbiamo percepito è che loro sono disponibili ad aprire un confronto e ad entrare nel merito di questo nuovo piano. Non ce la sentiamo di rassicurare nemmeno i lavoratori - aggiunge Palombella - perché la situazione é estremamente complicata, ma riteniamo che oggi sia almeno l’inizio di una nuova fase per provare a verificare quali sono le intenzioni sia da parte dell’amministrazione straordinaria, che da parte di Governo e ArcelorMittal”. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Uilm, dieci anni sono una eternità
Pubblicato: 13/12/2021 16:56
(AGI) - Taranto, 15 dic. - “Siamo ancora difronte ad annnunci e a presentazioni anche parziali di un piano industriale decennale. Dieci anni sono una eternità. Noi abbiamo chiesto di conoscere i dettagli e di avviare un confronto di merito”. Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale Uilm, all’uscita dal Mise, dopo il confronto con Acciaierie d’Italia, ex Ilva, e il Governo. “Loro ci hanno spiegato che il piano è sostenibile - ha detto Palombella - Ci sono quattro punti che loro ritengono importanti. Noi chiediamo che si apra immediatamente un confronto ma allo stato delle cose non ce la sentiamo di essere assicurati da questo piano che non conosciamo nel dettaglio ma che non sposta assolutamente nulla rispetto alle nostre preoccupazioni”. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Usb, non è possibile valutare piano azienda (2)
Pubblicato: 13/12/2021 18:07
(AGI) - Taranto, 15 dic. - Il sindacato dice di aver “ribadito che l'unica discussione possibile è quella che salvaguardi il reddito e l'occupazione di tutti i lavoratori, compresi quelli di Ilva in amministrazione straordinaria, neanche menzionati in questo tavolo, e le società in appalto che non sono più in grado di pagare gli stipendi, e a maggior ragione la tredicesima mensilità”.
“Non ci accontentiamo di favole - dichiarano ancora Colautti e Rizzo - e abbiamo ribadito che la questione deve essere affrontata in un quadro di accordo di programma con la totale dismissione delle fonti altamente inquinanti”. “Abbiamo espresso la necessità di un intervento legislativo straordinario per gestire il quadro reddituale e occupazionale dentro al contesto straordinario della transizione ecologica ed il rilancio industriale della siderurgia” ha concluso l’Usb. (AGI)
TA1/GAV
Ex Ilva: Usb, non è possibile valutare piano azienda
Pubblicato: 13/12/2021 18:07
(AGI) - Taranto, 15 dic. - “Il tavolo di oggi al Mise non ha permesso in alcun modo di valutare concretamente il piano di Acciaierie D'Italia”. Lo dice sull’ex Ilva l’Usb con Sasha Colautti e Franco Rizzo. “Abbiamo assistito solamente a un'azienda che ha posto una serie infinita di pregiudiziali e condizioni per poter andare avanti (su un piano che si svolgerebbe in un arco temporale di 10 anni) - hanno sottolineato - partendo dal dissequestro degli impianti, passando per la questione energetica e finendo col porre la questione di un accordo sindacale che discuta di come gestire l'occupazione”. (AGI)
TA1/GAV
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