[TarantoOnLine] Ex Ilva: Legambiente, aggiornare Valutazione danno sanitario



Ex Ilva: Legambiente, aggiornare Valutazione danno sanitario (2) 

Pubblicato: 25/06/2021 12:53 

(AGI) - Taranto, 25 giu. -  Per Legambiente, “c’è bisogno, qui ed ora, di fissare la capacità produttiva massima al di sotto della soglia che l’aggiornamento della Valutazione dell’impatto sanitario  indicherà, in modo da garantire che nessuna vita in futuro sia più sacrificata sull’altare delle esigenze produttive”. Inoltre, “la seconda cosa che il Governo dovrebbe fare è sedersi attorno ad un tavolo con gli Enti locali e con le forze sociali  per costruire un Accordo di programma che gestisca la transizione in tempi certi e ragionevoli dalla attuale produzione di acciaio basata sul ciclo del carbone ad un futuro centrato sull’utilizzo in siderurgia dell’idrogeno verde, capace di garantire l’abbattimento non solo dell’inquinamento, ma anche delle emissioni di anidride carbonica, e che in Svezia è già al centro, insieme al progetto Hybrit, di H2GreenSteel, iniziativa che coinvolge anche finanziatori italiani”. “Ha ragione il sindaco  di Taranto - sostiene Legambiente - a chiedere con forza l’accordo di programma: esso rappresenta la cornice necessaria per coinvolgere i cittadini ed i lavoratori in un processo che non può essere gestito solo dall’alto”. “Sono passati 10 lunghissimi anni dalla prima Autorizzazione integrata ambientale peraltro duramente contestata da Legambiente per le tante scelte pro-azienda in essa contenute, tanto da sembrare scritta sotto dettatura dei Riva, ma la promessa di  rendere la fabbrica compatibile col territorio continua a restare inattuata, così come ancora inattuate sono tante prescrizioni inserite nell’attuale Piano ambientale, a partire da quelle che riguardano le cokerie, una delle principali fonti di emissioni nocive”, conclude. (AGI)  
TA1/LIL

Ex Ilva: Legambiente, aggiornare Valutazione danno sanitario 

Pubblicato: 25/06/2021 12:53 
(AGI) - Taranto, 25 giu. - “La prima cosa che il Governo dovrebbe fare è disporre un immediato aggiornamento della Valutazione preventiva del danno sanitario recentemente effettuata da Arpa Puglia, che indica che la produzione autorizzata di 6 milioni di tonnellate, con gli impianti oggi in funzione, comporta rischi non accettabili per la salute”. Lo chiedono per Legambiente Stefano Ciafani, presidente nazionale, Ruggero Ronzulli, presidente Puglia, e Lunetta Franco, presidente Taranto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che mantiene in attività gli impianti che un’ordinanza del sindaco di Taranto voleva far spegnere perché inquinanti. L’aggiornamento della Valutazione, sostiene Legambiente, serve a “stabilire su solide basi scientifiche se e quanto è possibile produrre utilizzando l’attuale assetto impiantistico, senza che ciò comporti rischi inaccettabili per la salute dei tarantini a partire dagli abitanti del quartiere Tamburi, il più prossimo e, quindi, il più esposto alle emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico”. “E’ questa la premessa obbligata per qualunque ragionamento sul futuro dello stabilimento ed è anche la più urgente alla luce dei danni alla salute  e dei morti provocati sinora dall’inquinamento prodotto dall’ex Ilva attestato da innumerevoli studi”, aggunge l'organizzazione ambientalista. (AGI) 
TA1/LIL