[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Diossina negli alimenti. Le nostre richieste alla Regione Puglia
- Subject: Diossina negli alimenti. Le nostre richieste alla Regione Puglia
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 11 Oct 2012 06:03:03 +0200
- Importance: Normal
Queste le nostre richieste alla Regione Puglia portate ieri al tavolo tecnico in cui era presente anche l'assessore alla Sanità della Regione Ettore Attolini 1) RAPPORTI DI PROVA DELLE 72 ANALISI 2002/2007 Chiediamo un'indagine per capire come possa essere accaduto che in nessuna delle 72 analisi effettuate dal 2002 al 2007 sia stato trovato negli alimenti di Taranto neppure un superamento dei limiti di legge per diossine e PCB. Chiediamo copia dei rapporti di prova che intendiamo consegnare alla Procura della Repubblica. Chiediamo in particolare, nel dettaglio, quelli relativi ai mitili per capire come mai non è stato rinvenuto alcun superamento. E se sono stati rinvenuti superamenti dei livelli di azione. Ricordiamo che i livelli di azione fissano soglie oltre le quali viene stimolato un approccio proattivo volto a ridurre la presenza di policlorodibenzo-para-diossine (PCDD), policlorodibenzofurani (PCDF) e PCB diossina-simili negli alimenti. Tali livelli di azione sono uno strumento che permette alle autorità competenti e agli operatori di evidenziare i casi in cui è opportuno identificare le fonti di contaminazione e prendere provvedimenti per la loro riduzione o eliminazione. La lista delle 72 analisi è online qui http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/36999.html 2) CONTROLLI MACELLI Chiediamo controlli di routine andando oltre l'approccio dell'emergenza. Non ci sono verifiche antidiossina nei macelli regionali sulla carne di Taranto. Altamarea aveva invitato il 26 gennaio 2010 la Regione Puglia a riprendere in mano il programma dei controlli così come era stato preventivato l'11 agosto 2009 con l'istituzione del “tavolo tecnico sulla diossina” avviato dopo una lettera del coordinamento di Altamarea. http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/31104.html In particolare si veda le criticità segnalate il 13/7/2009 Le analisi svolte negli ultimi tempi dal Dipartimento di prevenzione della ASL di Taranto su pecore e capre che hanno pascolato attorno all'area industriale di Taranto presentano preoccupanti superamenti dei limiti di legge per la diossina: latte: 17% di superamenti (7 campioni su 41) carne: 83% di superamenti (5 campioni su 6) fegato: 100% di superamenti (16 campioni su 16). http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/30018.html 3) CONTROLLI PRIMA SULLA CARNE POI SUL LATTE Chiediamo un cambio metodologico che consenta di analizzare prima le matrici dove la concentrazione è maggiore (la carne) e poi il latte (dove la contenrazione della diossina è minire). La diossina nelle carni è notevolmente più concentrata rispatto al latte. Pertanto sarebbe auspicabile controlli sulle carni nella provincia di Taranto anche oltre i 20 chilometri dall'Ilva. Perché si procede prima sul latte e poi sulla carne se poi in tal modo rischiano di sfuggire animali che hanno latte conforme e carne non conforme? 4) CONTROLLO SULLE GALLINE (E LE UOVA) Chiediamo controlli sul pollame. La sostanza cancerogena è stata trovata nelle uova in un allevamento a Taranto. E le galline erano contaminate dalla diossina? Vengono fatti controlli sul pollame? http://www.peacelink.it/ecologia/a/29514.html 5) CONTROLLO SULLE LUMACHE E LA CACCIAGIONE Chiediamo il divieto di consumo di lumache contaminate. E della caccia delle lepri. Le lumache attorno all'area industriale di Taranto sono cancerogene. Superati i valori di legge del 613% per la diossina e i pcb. E contengono molto ferro. Perché non se ne vieta la raccolta attorno all'area industriale? Perché non si avvisa la popolazione che le lepri e altri aninali frutto della cacciagione possono essere contaminati se si sono cibati sull'area contaminata? Per le lumache si veda http://www.peacelink.it/editoriale/a/32038.html Per le lepri si veda http://www.inchiostroverde.it/news/attualita/la-provincia-di-taranto-libera-le-lepri-inizia-la-mattanza.html Centinaia di lepri destinate al massacro: è questo il destino di 1000 esemplari che verranno immessi in natura nella provincia di Taranto tra il 13 e 14 febbraio. Questa strage è annunciata dalle delibere che il Comitato Tecnico di Gestione dell’A.T.C. di Taranto ha approvato ai sensi della L.R. 27/98 e dal piano di immissione, che individua con precisione chirurgica le zone destinate al “ripopolamento” e il numero di capi, per una spesa di circa 180 mila euro. 6) INFINE, RICHIESTA IMPORTANTE Chiediamo di indagare sulle responsabilità di chi non ha informato la popolazione. Nel 2001 la Commissione Europea inviò agli Stati membri e ai parlamentari europei una importante comunicazione in cui si legge che "l' esposizione a diossine e a PCB diossino-simili supera la dose tollerabile settimanale (TWI Tolerable Weekly Intake) e la dose tollerabile giornaliera (TDI Tolerable Daily Intake) in parte considerevole della popolazione europea". La comunicazione è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 17 novembre 2001 ed è rivolta anche al Consiglio Europeo e al Comitato Economico e sociale. Questa comunicazione a pagina 11 invitava a fornire alla popolazione "informazioni affidabili, accurate, chiare e comprensibili" sul rischio diossina specialmente in zone, come Taranto, dove erano in attività impianti siderurgici di “sinterizzazione”. E si aggiungeva:: "Non basta semplicemente informare l' opinione pubblica: occorre anche coinvolgerla affinché contribuisca in modo attivo alla prevenzione delle emissioni di sostanze contaminanti nell' ambiente". Siamo nel novembre del 2001. A Taranto nulla di tutto ciò è stato fatto e l'allarme viene lanciato solo nel 2005, e a farlo è PeaceLink, una comunità di cyberattivisti. Adesso è interdetto il pascolo libero per un raggio di 20 chilometri dall'area industriale e il punto più pregiato del mar Piccolo dove si coltivavano le cozze è considerato area contaminata da diossina. Come mai il governo italiano non ha eseguito quanto veniva richiesto dalla Commissione Europea? Come mai hanno continuato a tenerci all'oscuro della diossina? Qualcuno non ha fatto il suo dovere e dovrà risponderne ai magistrati. Dal 2002 al 2007 le autorità preposte non avevano mai trovato diossina e PCB sopra i limiti di legge negli alimenti a Taranto. Dal 2008 a oggi su impulso di diverse associazioni, fra cui PeaceLink e il Fondo Antidiossina Taranto Onlus, sono state fatte analisi sugli alimenti. Ed è esploso il problema diossina. E' una storia che ha dell'inquietante. Ma è accaduta veramente. Donne per Taranto Fondo Antidiossina Onlus PeaceLink Si veda anche Ambientalisti convocati in Regione per problematica diossina negli alimenti http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/37049.html -- Sostieni PeaceLink, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
- Prev by Date: Taranto. Si accendono le fiaccole, si spengono gli impianti inquinanti
- Next by Date: PeaceLink smentisce Clini sull'AIa
- Previous by thread: Taranto. Si accendono le fiaccole, si spengono gli impianti inquinanti
- Next by thread: PeaceLink smentisce Clini sull'AIa
- Indice: