[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Le norme che definirono Taranto città a elevato rischio ambientale
- Subject: Le norme che definirono Taranto città a elevato rischio ambientale
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Wed, 23 Nov 2011 09:26:17 +0100
- Importance: Normal
Il 30 novembre prossimo venturo saranno 21 anni dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale l’area di Taranto veniva dichiarata a “elevato rischio di crisi ambientale”. Totale il colpevole silenzio di istituzioni, partiti di destra, di sinistra e soprattutto degli ambientalisti, ovvero dei Verdi a tutti i livelli, e delle associazioni ambientaliste storiche. Le norme giuridiche per evitare l’incremento cumulato degli inquinanti esistevano da decenni, rafforzate da sentenze della giurisdizione costituzionale, amministrativa e di merito. Esistevano anche i Piani di Disinquinamento, di Risanamento, elaborati su uno studio dedicato del 1994. Addirittura un’ordinanza del Ministero dell’Interno che, per la gestione dell’elevato rischio ambientale legato all’area, nominava un Commissario. Rischio che è dovuto non solo al centro siderurgico, ma anche al Cementificio, alla Raffineria e al Porto. La norma di riferimento generale è il decreto del Presidente della Repubblica del 1988, il n. 203 e il decreto del 12 luglio del 1990, che recepivano quattro direttive europee. Il “203” si occupava proprio dell’inquinamento prodotto da impianti industriali, con la finalità di “protezione della salute e dell’ambiente su tutto il territorio nazionale“. Gli impianti dovevano possedere l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera: gli impianti esistenti, dopo quattro mesi dalla domanda di autorizzazione, con il silenzio della Pubblica Amministrazione, potevano continuare l’attività, a condizione che fosse realizzato il progetto di adeguamento, e fossero rispettati i limiti di emissione regionali (se esistevano), e comunque l’obbligo di realizzare tutte le misure idonee a evitare il peggioramento delle emissioni. Erasmo Venosi Il resto dell'articolo è su http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article22302
- Prev by Date: Perizia sulle polveri Ilva. Comunicato di Legambiente Taranto
- Next by Date: Tavola rotonda sulla diossina a Taranto
- Previous by thread: Perizia sulle polveri Ilva. Comunicato di Legambiente Taranto
- Next by thread: Tavola rotonda sulla diossina a Taranto
- Indice: