L'arcivescovo di Taranto ringrazia il presidente dell'Ilva per la generosa donazione



"Ho la gioia di annunciarvi che ho ricevuto una missiva del Presidente
dell'Ilva, l'ing. Emilio Riva", scrive l'arcivescovo di Taranto Benigno
Papa ai fedeli della parrocchia Gesù Divin Lavoratore per annunciare che
il Gruppo Riva pagherà i lavori  di consolidamento e ripristino della
chiesa.

La parrocchia Gesù Divin Lavoratore è la chiesa del quartiere Tamburi,
il più inquinato d'Italia. E' sovrastata dal camino E312 dell'Ilva di
Taranto, da cui fuoriesce la diossina. Il suo parroco è padre Arcangelo
Catapano.

Alla manifestazione del 29 novembre 2009, a cui parteciparono 20 mila
persone, non fu presente l'Arcivescovo di Taranto. Benché invitato,
mons. Benigno Papa rispose agli organizzatori della marcia: "Quello che
non dovrebbe accadere è cavalcare la giusta tematica della salvaguardia
dell'ambiente per motivazioni strumentali, cioè non tanto perché stia
veramente a cuore questo problema, ma perché dalla protesta si possa
ricavare un qualche utile personale o di gruppo. Qualora dovesse
accadere questo, dovrei pensare che ci sia un inquinamento spirituale
che è peggiore dell'inquinamento ambientale".

Al corteo anti-inquinamento partecipò però fra' Ettore Marangi,
francescano, che dichiarò: "L’Arcivescovo non è stato informato
sufficientemente dai suoi collaboratori circa la gravità della
situazione che non consentirebbe a nessuno di risparmiare forze ed
energie per salvare la Città. Dati alla mano Taranto è la città più
inquinata d'Italia e dell'Europa occidentale, a Taranto si produce il
92% della diossina italiana e l'8,8% di quella europea".

Ma oggi apprendiamo che l'Arcivescovo di Taranto da tempo aveva chiesto
aiuto a Emilio Riva per risistemare la chiesa del quartiere Tamburi,
infatti ha scritto al parroco: "Vista la richiesta da me a suo tempo
rivolta, l'ing. Emilio Riva ha benevolmente deciso di farsi carico dei
lavori che dovranno essere compiuti". 

E sia a Natale 2008 come pure a Pasqua 2009 era andato all'Ilva a
celebrare messa di fronte a Emilio Riva che, da bravo cattolico,
assisteva in prima fila.