Taranto: Il discorso di Claudia, 10 anni, alla fine della Marcia per l'ambiente di oggi
- Subject: Taranto: Il discorso di Claudia, 10 anni, alla fine della Marcia per l'ambiente di oggi
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sat, 29 Nov 2008 15:19:13 +0100 (CET)
- Importance: Normal
-------------------------- Messaggio originale --------------------------- Oggetto: Il discorso di Claudia, 10 anni, alla fine della marcia di oggi Da: "Comitato Manifestazione 29 Novembre" <altamareataranto at gmail.com> Data: Sab, 29 Novembre 2008 3:24 pm -------------------------------------------------------------------------- Cari cittadini di Taranto, vi scrivo per riflettere. Sono la vostra città: Taranto. Ma sono molto di più che la vostra città. Sono la vostra casa, quella che ogni giorno calpestate, maltrattate, inquinate… Ho la voce di una bambina di dieci anni che, pur essendo contro l'inquinamento, assieme alla sua classe si è accorta di essere colpevole e consapevole dei danni che ora fanno ammalare migliaia di persone di cancro, dei danni che fanno respirare diossina e perdere speranza. Com'era bello il nostro mare pieno di pesci, il nostro cielo immacolato, il nostro cuore più sano. Ma ora cosa ci resta? Mostri d'acciaio, fumi, anzi mari di spazzatura, rifiuti, morte. Ecco cosa ci resta. E questo perché non vogliamo impegnarci nell'avere una città migliore, più pulita. Non è sicuro che questo problema si possa vincere, ma è certo che, come qualsiasi altra cosa, si può combattere. Perciò tutto dipende da noi. Iniziamo a organizzare "giornate ecologiche", a utilizzare la bicicletta, a gettare i rifiuti tossici nei contenitori adeguati. Iniziamo a ridurre, riutilizzare, riciclare, per una città migliore e per una vita più sana. Io so cosa vuol dire esser trascurata, messa da parte, esclusa, ma posso assicurare che, a differenza delle grandi metropoli, ho una cosa che nessuna di esse possiede: il cuore, un grande, gigantesco cuore. E ora che dite? E' meglio vivere "sepolti" nella spazzatura, o lottare e nel nostro piccolo, impegnarci per una città più bella? A voi la scelta, siete liberi di scegliere, ma provate a mettervi nei miei panni: di sicuro "capireste". Questa non è una lettera solo per i magistrati, per i presidenti o per gli avvocati, ma è per "te", per "te" e per tutti, perché ognuno di voi ha diritto alla salute. OGNUNO DI VOI HA DIRITTO ALLA VITA! Con affetto Taranto Questa è il discorso letto il 29 novembre 2008 dal palco, al termine della grande marcia per l'ambiente. A leggerlo è stata Claudia, una bambina di dieci anni, che con una bellissima voce ha commosso le ventimila persone che hanno partecipato al corteo. Altre informazioni su http://groups.google.it/group/altamareanews
Cari cittadini di Taranto,
vi scrivo per riflettere.
Sono la vostra citt�Taranto. Ma sono molto di pi� la vostra citt�Sono la vostra casa, quella che ogni giorno calpestate, maltrattate, inquinate�
Ho la voce di una bambina di dieci anni che, pur essendo contro l'inquinamento, assieme alla sua classe si �ccorta di essere colpevole e consapevole dei danni che ora fanno ammalare migliaia di persone di cancro, dei danni che fanno respirare diossina e perdere speranza.
Com'era bello il nostro mare pieno di pesci, il nostro cielo immacolato, il nostro cuore pi�o. Ma ora cosa ci resta? Mostri d'acciaio, fumi, anzi mari di spazzatura, rifiuti, morte. Ecco cosa ci resta. E questo perch�on vogliamo impegnarci nell'avere una citt�igliore, pi�ita.
Non �icuro che questo problema si possa vincere, ma �erto che, come qualsiasi altra cosa, si pu�mbattere. Perci�tto dipende da noi. Iniziamo a organizzare "giornate ecologiche", a utilizzare la bicicletta, a gettare i rifiuti tossici nei contenitori adeguati. Iniziamo a ridurre, riutilizzare, riciclare, per una citt�igliore e per una vita pi�a.
Io so cosa vuol dire esser trascurata, messa da parte, esclusa, ma posso assicurare che, a differenza delle grandi metropoli, ho una cosa che nessuna di esse possiede: il cuore, un grande, gigantesco cuore.
E ora che dite? E' meglio vivere "sepolti" nella spazzatura, o lottare e nel nostro piccolo, impegnarci per una citt�i�la? A voi la scelta, siete liberi di scegliere, ma provate a mettervi nei miei panni: di sicuro "capireste".
Questa non �na lettera solo per i magistrati, per i presidenti o per gli avvocati, ma �er "te", per "te" e per tutti, perch�gnuno di voi ha diritto alla salute.
OGNUNO DI VOI HA DIRITTO ALLA VITA!
Con affetto
Taranto
Questa �l discorso letto il 29 novembre 2008 dal palco, al termine della grande marcia per l'ambiente. A leggerlo �tata Claudia, una bambina di dieci anni, che con una bellissima voce ha commosso le ventimila persone che hanno partecipato al corteo.
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