Regione Puglia, l'Assessore all'ambiente: "Non capisco gli ambientalisti"
- Subject: Regione Puglia, l'Assessore all'ambiente: "Non capisco gli ambientalisti"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 9 Sep 2008 14:41:49 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
ISPEZIONE ALL'ILVA DI TARANTO, L'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE CONTRARIATO PER LA PRESENZA DEGLI AMBIENTALISTI LE DICHIARAZIONI DI LOSAPPIO. L’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio non ha risparmiato una frecciata nei riguardi delle associazioni ambientaliste che a Taranto hanno pacificamente manifestato dinanzi all’ingresso della direzione Ilva: “Anche l’opinione pubblica negli anni scorsi ha taciuto. Adesso l’attenzione verso i temi ambientali è alta, ma talvolta si esagera. Non capisco, ad esempio, perché manifestare quando Regione ed Enti locali decidono di verificare l’attuazione degli impegni da parte dell’Ilva. Dovrebbero protestare se non lo facessimo”. LA SOVRANITA' POPOLARE. La politica è l'amministrazione della polis, la polis è costituita dai cittadini che sono titolari e sovrani di tutti i diritti politici. LA DIOSSINA. Che il rappresentante della Regione in campo ambientale si chieda cosa facciano i cittadini fuori dai cancelli della fabbrica che spande i suoi miasmi sulla città da mezzo secolo e perché questi insistano per essere presenti in un momento in cui si barattano a tombola (3,5, 4, 1, 0,4 nanogrammi) le concentrazioni di uno dei principali veleni genotossici prodotti dall'industria , è un'uscita che onestamente troviamo poco opportuna. PERCHE' NON E' CONTENTO? Poco opportuna perché, se è vero che l'assessore vuol essere garante dei diritti dei tarantini, avrebbe piuttosto dovuto esprimere soddisfazione in ordine all'attenzione e alla partecipazione di tanti cittadini alla causa che anch'egli dice di perorare, quella cioè del riconoscimento del rispetto della salute e della vita nella nostra provincia (e non solo nella nostra provincia, visto che veleni come la diossina non ricadono solo su Taranto). L'URGENZA. I manifestanti hanno sottolineato l’urgenza di contenere le micidiali emissioni nocive e di garantire tempi certi e rapidi nella lotta all’inquinamento. Pertanto non una manifestazione contro la Regione, ma di sostegno a quanti incarnano le istanze della nostra comunità e di sollecito a quanti invece dovrebbero fare ma non fanno. A PORTE CHIUSE. Si è parlato di abbattere gli inquinanti, della verifica degli impegni relativi agli Accordi di programma degli scorsi anni (accordi in cui, per inciso, la parola "diossina" non veniva mai nominata): ci chiediamo perché farlo a porte chiuse, tenendo fuori la cittadinanza da argomenti così delicati e che la riguardano così da vicino. Finanche il giro dello stabilimento concesso ai giornalisti sarebbe stato diverso da quello dedicato alle istituzioni, lontano, cioè dagli impianti più inquinanti. Quella tra istituzioni e pubblico interessato e tra Ilva e città, è una distanza inaccettabile, oltre che inattuale. MEGLIO AL MARE? L'assessore Losappio e quanti altri possano esserselo chiesto, stiano pur certi che noi tutti, cittadini ed associazioni presenti in quel sabato rovente, avremmo preferito trovarci sulle meravigliose spiagge del nostro litorale, piuttosto che davanti ai polverosi cancelli del siderurgico. ESCLUSI ANCHE DALLA CONFERENZA STAMPA. Forse più che sulla nostra presenza, l'assessore avrebbe potuto spendere una parola di più sull'assenza dei vertici Ilva dalla conferenza stampa indetta dopo la ricognizione allo stabilimento. Noi non siamo stati ammessi a prendervi parte e nessun rappresentante delle istituzioni lo ha chiesto per nostro conto, ma almeno i presenti, quelli che hanno a cuore il bene della loro città e dei loro concittadini, avrebbero potuto fare domande e richiedere chiarimenti ai rappresentanti del siderurgico sulle prospettive di ambientalizzazione degli impianti, "concedendo" quella trasparenza che da anni ci viene negata, insieme alla salute ed alla dignità. Per il Comitato per Taranto Lea Cifarelli Giulio Farella Luigi Oliva Antonietta Podda Massimo Ruggieri
L’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio non ha
risparmiato una frecciata nei riguardi delle associazioni ambientaliste che
ieri mattina hanno pacificamente manifestato dinanzi all’ingresso della
direzione Ilva: “anche l’opinione pubblica negli anni scorsi ha taciuto. Adesso
l’attenzione verso i temi ambientali è alta, ma talvolta si esagera. Non
capisco, ad esempio, perchè manifestare quando Regione ed Enti locali decidono
di verificare l’attuazione degli impegni da parte dell’Ilva. Dovrebbero
protestare se non lo facessimo�. La politica è l'amministrazione della
polis, la polis è costituita dai cittadini che sono titolari e sovrani di tutti
i diritti politici. Poco opportuna perché, se è vero che
l'assessore vuol essere garante dei diritti dei tarantini, avrebbe piuttosto
dovuto esprimere soddisfazione in ordine all'attenzione e alla partecipazione
di tanti cittadini alla causa che anch'egli dice di perorare, quella cioè del
riconoscimento del rispetto della salute e della vita nella nostra provincia (e
non solo nella nostra provincia, visto che veleni come la diossina non ricadono
solo su Taranto). I manifestanti hanno sottolineato l’urgenza
di contenere le micidiali emissioni nocive e di garantire tempi certi e rapidi
nella lotta all’inquinamento. Pertanto non una manifestazione contro Si è parlato di abbattere gli inquinanti,
della verifica degli impegni relativi agli Accordi di programma degli scorsi
anni (accordi in cui, per inciso, la parola "diossina" non veniva mai
nominata): ci chiediamo perchè farlo a porte chiuse, tenendo fuori la
cittadinanza da argomenti così delicati e che la riguardano così da vicino.
Finanche il giro dello stabilimento concesso ai giornalisti sarebbe stato
diverso da quello dedicato alle istituzioni, lontano, cioè dagli impianti più
inquinanti. Forse più che
sulla nostra presenza, l'assessore avrebbe potuto spendere una parola di più
sull'assenza dei vertici Ilva dalla conferenza stampa indetta dopo la
ricognizione allo stabilimento. Noi non siamo stati ammessi a prendervi parte e nessun rappresentante delle istituzioni lo ha chiesto per nostro conto, ma almeno i presenti quelli che hanno a cuore il bene della loro città e dei loro concittadini, avrebbero potuto fare domande e richiedere chiarimenti ai rappresentanti del siderurgico sulle prospettive di ambientalizzazione degli impianti, "concedendo" quella trasparenza che da anni ci viene negata, insieme alla salute ed alla dignità . Per il Comitato per Taranto Lea Cifarelli Giulio Farella Luigi Oliva Antonietta Podda Massimo
Ruggieri Comitato per Taranto e-mail: comitatopertaranto at yahoo.it http://comitatopertaranto.blogspot.com/ http://www.tarantosociale.org/ Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata, Margaret Mead |
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