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A Taranto manifestazione di massa contro l'inquinamento. Tutti sabato 29 marzo in strada
- Subject: A Taranto manifestazione di massa contro l'inquinamento. Tutti sabato 29 marzo in strada
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 28 Mar 2008 06:37:30 +0100
- Organization: PeaceLink
29 marzo 2008: le ragioni per manifestare
Partenza dall'ingresso dell'Arsenale (via Di Palma) ore 9.30
Sta emergendo in tutta la sua gravità un quadro sempre più
drammatico di un territorio come quello jonico danneggiato da
anni di presenza di un'industria inquinante, e stretto tra la
morsa del ricatto occupazionale e quella di una preoccupante
situazione ambientale e sanitaria.
Sono queste le ragioni per le quali il Comitato per Taranto
parteciperà alla manifestazione organizzata dall'Associazione
Bambini contro l'inquinamento il 29 marzo 2008. In tal occasione
il Comitato manifesterà inoltre tutta la solidarietà alla
Signora Anna Carrieri, che in una lettera indirizzata al
Ministero dell'Ambiente ha denunciato il suo stato drammatico di
donna tarantina colpita da una grave paralisi causata quasi
sicuramente dall'inquinamento.
La signora Carrieri, vivendo da quando è nata a ridosso
dell'impianto siderurgico più grande d'Europa, e precisamente
nel quartiere Tamburi, dopo 48 anni, “il 16 maggio 2004 di
domenica nel giro di 5 minuti” si vede privata dell'uso delle
gambe: “Verdetto. Paralisi agli arti inferiori di origine virale
provocata da un virus”.
Nella sua lettera scrive inoltre che dopo aver perduto l'uso
delle gambe, passerà 8 mesi ricoverata nei centri di
riabilitazione dove troverà decine di casi come il suo, “anche
da Taranto, e tutti abitavano in centri industriali e chimici”.
E recentemente, dopo ulteriori esami a pagamento, avrà la
scoperta e conferma che il suo male, la sua paralisi è stata
provocata dall'inquinamento: “il mio organismo è pieno di
minerale, minerali che tra i vari danni che provocano c'è quello
che colpisce il Sistema Nervoso Centrale, e soprattutto attacca
la mielina, con conseguente paralisi. E' tutto documentato da
ricerche che ho fatto in internet e confermato dal dottore che
mi sta seguendo”.
E i dati a dir poco sconfortanti pubblicati già nel 2007 nel
sito web dell'Istituto Superiore della Sanità di uno studio dal
titolo “ANALISI DI MORTALITÀ IN UN SITO CON SORGENTI
LOCALIZZATE: IL CASO DI TARANTO ”* parlano chiaro. Da una prima
ricerca emerge lo stato di una città che vede aumentare i rischi
per alcune patologie, che nei casi di mortalità maschile non
sono solo legate ad esposizioni lavorative , ma anche ad
esposizioni residenziali. Ma la presenza di patologie legate ad
esposizioni residenziali risulta essere “in aumento anche tra le
donne, che nella realtà Tarantina sono verosimilmente meno
coinvolte in lavori con esposizioni altamente nocive rispetto
agli uomini”. Nella stessa analisi, una seconda ricerca, seppur
in corso di ultimazione, “suggerisce un possibile ruolo della
distanza della residenza dalle fonti di emissioni nocive”.
Questo suggerimento andrebbe preso maggiormente in
considerazione dalle Autorità competenti preposte alla tutela
della salute non solo di tutti i cittadini ma soprattutto di
coloro che subiscono più di tutti gli effetti dell'inquinamento
industriale, come la Signora Carrieri che con forza e grande
coraggio ha deciso di scrivere al Ministero dell'Ambiente.
La sua lettera si trova ora pubblicata nel sito web ministeriale
** e fa parte della documentazione presente nelle “Osservazioni”
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale dell'Ilva SpA di
Taranto, quel provvedimento che autorizza l'esercizio di un
impianto o di parte di esso a determinate condizioni, che devono
garantire la conformità di determinati requisiti, mirati alla
prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC).
Con questa lettera la Signora Carrieri chiede all'Ilva un
risarcimento.
Come cittadini del Comitato per Taranto siamo dunque a chiedere
non solo che la richiesta della Signora Carrieri venga
ascoltata, ma che si attuino in maniera tempestiva tutti i
provvedimenti atti ad accelerare il corso dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale.
In altre parole, chiediamo che questa grave "piaga tarantina"-
la violenza contro il nostro ambiente e quindi contro la nostra
gente - spesso ignorata e talvolta volutamente nascosta - venga
lenita e guarita, soprattutto grazie anche alla solidarietà e
all'umanità di coloro i quali si impegneranno fattivamente per
la tutela della salute e per la salvaguardia dell'ambiente
tarantino dove la dignita' della persona umana continua ad
essere offesa.
Firmano il comunicato i cittadini del Comitato per Taranto:
Carla Stefania Pernisco
Lucrezia Maggi
Anna Paola Sebastio
Antonietta Podda
Arturo Acacia
Gabriele Candido
Piero Mottolese
Cosimo Semeraro
Angelo Miccoli
Peppe Cicala
Alessandro Marescotti
Luigi Oliva
Pietro Secci
Michele Carone
Salvatore de Rosa
Altre informazioni su http://www.comitatopertaranto.blogspot.com
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* ANALISI DI MORTALITÀ IN UN SITO CON SORGENTI LOCALIZZATE: IL
CASO DI TARANTO , Maria Angela Vigotti (a), Domenica Cavone (b),
Antonella Bruni (c), Sante Minerba (c), Michele Conversano (d)
(a) Dipartimento di Biologia, Università di Pisa e IFC-CNR,Pisa
(b) Renam-Cor Puglia,Dipartimento Medicina Interna e Medicina
Pubblica Sezione Medicina del Lavoro
Ramazzini, Università di Bari
(c) Unità di Statistica ed Epidemiologia, ASL di Taranto
(d) Dipartimento di Prevenzione, ASL di Taranto
** http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?st=&id=90
e poi cliccare su “Osservazioni”.
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