Mammografia: lettera di Antonietta Podda all'assessore regionale alla Sanità



Gentile Assessore Tedesco,

Le scrivo dopo aver letto gli articoli del Supplemento Salute di La
Repubblica, in cui si davano i numeri delle liste d'attesa nazionali e
quelli sconcertanti e gravi della Regione Puglia.

Non intendo soffermarmi sui dati riguardanti il Policlinico di Bari in
quanto proprio su questi dati ha dato delle risposte  il dott. Aristide
Carella, ordinario di neuroradiologia al Policlinico di Bari e da un paio
d´anni responsabile della task force della Regione Puglia per
l´abbattimento delle liste d´attesa.

Ma vorrei invece approffondire la questione della campagna regionale di
"screening mammografico". Nello stesso supplemento, infatti, in un 
trafiletto si dà la notizia:"Tempi "biblici" (fino a 2 anni) per un
normale controllo senologico negli ospedali delle 5 città principali, ma a
gennaio è partito lo screening regionale per donne over50 che stanno
ricevendo l'invito con l'indicazione del giorno dell'esame. (daniele
amoruso)""
Mi piacerebbe sapere se è esatta l'informazione data dal giornalista di La
Repubblica, e cioè se anche a Taranto si è dato avvio alla campagna
regionale di screening mammografico "per donne over50 che stanno ricevendo
l'invito con l'indicazione del giorno dell'esame". Vorrei avere da Lei
questa risposta, soprattutto dopo aver avuto dal vostro Call Center
Informativo Sanitario Regionale l'informazione che questa campagna è
limitata a piccole realtà sanitarie quali quella barese.
Se così fosse quanto ancora noi tarantine dobbiamo aspettare? Perché
questa campagna ha riguardato principalmente Bari e non territori come
quelli di Taranto e Brindisi dove le donne hanno subito e continuano a
subire in maniera più incisiva gli effetti di questo inquinamento
devastante?

Secondo il recente studio realizzato dalla Prof.ssa Maria Angela Vigotti
insieme al Dott. Sante Minerba, intitolato "Studi Epidemiologici di
popolazione sulla mortalità e morbosità nei residenti della città di
Taranto", si apprende che nella citta' di Taranto l'andamento della
mortalità per tutti i tumori, dal 1970 al 2004, risulta sempre piu'
elevato di quello regionale.
Nello stesso documento scaricabile dal sito www.taras2020.it, si rileva
inoltre che "la mortalità per tumore alla mammella dall'inizio anni '90
comincia a diminuire a livello regionale ma non per le residenti nel
comune di Taranto (...)". I grafici (in figura 11) in più evidenziano che
lo scostamento dai valori regionali per il tumore alla mammella e' in
aumento e negli anni recenti raggiunge + 20%.
In tutta Italia sono attivi gli screening di popolazione, nel Nord Italia
circa dal 2000 e nel centro dal 2004 , per cui tutte le donne tra i 50 e i
70 anni sono invitate ogni due anni a presentarsi alla USL per sottoporsi
a mammografia gratuita. A Taranto ed in gran parte delle realtà pugliesi
questo non avviene.
Mi domando il perché? cosa pensate di fare, quali sono i programmi
finanziati a favore della campagna di screening mammografico.
Da un recentissimo studio che probabilmente Lei avrà avuto modo di
visionare si riporta "Tumori femminili - L’andamento dei TSD per il tumore
della Mammella (ICD.9= 174) mostra come la mortalità dagli anni ’90
cominci a diminuire a livello regionale ma non per le donne residenti nel
Comune di Taranto. Il rapporto tra il numero di decessi osservati
localmente e quelli attesi su base regionale per il tumore alla mammella
presenta valori in crescita, e negli anni recenti raggiunge un +20%. La
mortalità per tumore all’utero (ICD.9= 179-182) si è invece ridotta
notevolmente in questi trenta anni ma a Taranto i valori sono
costantemente superiori a quelli regionali e nell’ultimo periodo del 20%.
Per il tumore all’Ovaio (ICD.9= 183) invece la mortalità risulta in
aumento anche nella Regione, ma presenta valori più elevati tra le donne
residenti a Taranto, dell’ordine di +30% nell’ultimo periodo. Questi
risultati mostrano la urgenza di attivare al più presto dei programmi
diffusi di prevenzione o screenings di popolazione, per altro già previsti
dal piano nazionale della prevenzione, 2005-2007 e dai conseguenti piani
regionali".

Lo studio in questione dal titolo "ANALISI DI MORTALITÀ IN UN SITO CON
SORGENTI LOCALIZZATE: IL CASO DI TARANTO" lo si trova nel sito
dell'Isituto Superiore della Sanità:
http://www.iss.it/publ/rapp/cont.php?id=2150&lang=1&tipo=5&anno=2007
Rapporti ISTISAN: 07/50
Impatto sulla salute dei siti inquinati: metodi e strumenti per la ricerca
e le valutazioni.
A cura di Pietro Comba, Fabrizio Bianchi, Ivano Iavarone e Roberta Pirastu
2007, ii, 217 p.

Inoltre sono a chiederLe: ci sono novità riguardo alla proposta dell'IRCCS
S. Raffaele di Milano per la realizzazione a Taranto di una grande nuova
struttura ospedaliera, con un percorso dedicato all'assistenza oncologica?

Attendo una Sua risposta.

La ringrazio e  porgo distinti saluti.
Dott.ssa Antonietta Podda