I deludenti controlli sulla diossina. Lettera di Barbara ai giornali



BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E LA PILLOLA VA GIU’ ... PER NOI NO!


Ancora una volta mi ero illusa… illusa che finalmente Taranto potesse cominciare a respirare un po’ di aria pulita…illusa che finalmente si fosse capito che nella nostra città si muore per l’inquinamento ambientale…illusa che finalmente le “persone che contano” avessero dato importanza ai cittadini …illusa che i controlli sulle emissioni dell’agglomerato ILVA fossero “reali”!

Lodevole infatti lo sforzo effettuato dall’11 giugno per 5 giorni dall’ARPA nel monitorare le emissioni dei camini dell’ILVA… ma guarda caso in questi 5 giorni non abbiamo visto una nube simile a quelle che sovrastano la città normalmente, ma solo delle leggere “scie di borotalco”.

Di solito vantiamo un cielo multicolore con sfumature che vanno dal grigio al rossastro, per non parlare dell’aria che respiriamo; tutto questo è un vero e proprio richiamo per i turisti che sono impazienti dalla voglia di trascorrere a Taranto le loro vacanze…o che forse increduli per la nostra situazione ambientale vengono a controllare se le cose stanno davvero così. Poi però scappano via!

Perché la nostra Taranto deve essere conosciuta per questo scempio e non per le bellezze che in realtà possiede e potrebbe offrire?

E allora, da cittadina delusa ancora una volta per come vanno le cose nella sua Taranto, sinceramente mi chiedo: perché effettuare un monitoraggio solo per 5 giorni per 8 ore al giorno, e non in maniera costante e soprattutto continuativa nel tempo, dal momento che la fabbrica produce a ciclo continuo? Da ingenua pensavo che davvero le cose stavano cambiando…Pensavo che l’opinione pubblica, fosse riuscita a smuovere qualcosa (o meglio qualcuno) in modo serio!

Che stupida! E mi sento poi ancor più stupida e presa in giro da questa situazione in cui per 5 giorni, e solo 5 giorni, siamo riusciti a vedere il cielo pulito e del suo colore naturale, l’azzurro.

Ma pensandoci bene, poter vedere il cielo azzurro e non dei mille colori delle nubi della fabbrica non è un nostro diritto? Già no…dimenticavo…noi tarantini non abbiamo diritti!

A loro tutto è permesso, ma a noi no. Possiamo aspirare solo ad essere le cavie dei loro “esperimenti”…

Dico allora a tutti coloro i quali credono nella rinascita della nostra città, politicanti e cittadini, uomini e donne che fanno parte di quella cittadinanza attiva di cui Taranto ha enormemente bisogno, di non lasciarsi ingannare da questi falsi “zuccherini”…noi non abbiamo bisogno di essere accontentati e addolciti per poi star zitti…anzi forse è proprio in questo modo che ci fate urlare ancora più forte i nostri diritti!

Ma quanto tempo ancora dobbiamo aspettare perché la vita di 200.000 persone cominci ad essere migliore? Siamo stanchi, questo è vero, ma non molliamo. È un dovere verso i bambini di Taranto, presenti e futuri.

Barbara Artioli