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Emissioni in atmosfera a Taranto, limiti e autorizzazioni. Lettera a Losappio
- Subject: Emissioni in atmosfera a Taranto, limiti e autorizzazioni. Lettera a Losappio
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Thu, 3 May 2007 21:14:15 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
All'assessore regionale all'Ambiente Michele Losappio Apprendiamo da Internet che "la Regione Puglia, come previsto dal d.lgs. 152/06, meglio conosciuto come Codice ambiente, ha fissato un proprio calendario, di concerto con Confindustria Puglia, per il rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera degli impianti, ad oggi esistenti, autorizzati ai sensi della normativa ambientale vigente prima dell'entrata in vigore dell'anzidetto d.lgs., al fine di regolarizzare le eventuali situazioni anomale in essere e contribuire al contenimento dell'inquinamento atmosferico". Come cittadini di Taranto vogliamo sottolineare che la Regione Puglia ha importanti poteri di regolamentazione delle emissioni dannose per la salute e per l'ambiente. Infatti l'art. 281 del d.lgs. n. 152/2006 prevede che "in presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedano una particolare tutela ambientale, le regioni e le province autonome, con provvedimento generale, previa intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e con il Ministro della salute, per quanto di competenza, possono stabilire valori limite di emissione e prescrizioni, anche inerenti le condizioni di costruzione o di esercizio degli impianti, più severi di quelli fìssati dagli allegati al presente titolo, purché ciò risulti necessario al conseguimento del valori limite e dei valori bersaglio di qualità dell'aria". Chiediamo pertanto che la Regione Puglia stabilisca prescrizioni e limiti di emissione più severi. Le ragioni per cui chiediamo limiti più severi li rinveniamo nelle recenti dichiarazioni del dottor Patrizio Mazza, direttore dell'Ematologia all'ospedale "Moscati" di Taranto. Il dottor Mazza ha infatti dichiarato: "Vorrei sottolineare come un inquinamento continuativo ed esasperato da oltre 35 anni porta ad una saturazione tutti i sistemi riparativi che l'organismo umano può mettere in atto e, per coloro che hanno una esposizione prolungata e continuativa, tali sistemi di riparazione sono già stati sfruttati nel corso degli anni ed il rischio è elevatissimo". Il dottor Mazza dà quindi un parere sanitario ineccepibile per cui ci appare scientificamente fondata la nostra richiesta di prescrizioni e limiti di emissione per gli impianti della città di Taranto. Il dottor Mazza spiega inoltre: "E' stato calcolato che il rischio da fumo di sigaretta per il tumore al polmone diventa massimo dopo circa 30 anni di esposizione; nella nostra città circa 200 cancerogeni gravitano costantemente da oltre tale data, comprendendo anche gli idrocarburi presenti nel fumo di sigaretta. Non vale dire che, riportando i livelli di tossici a norma Europea si riduce l'inquinamento, semmai si può affermare che si continui ad inquinare con una intensità minore ma ormai, come sottolineato il danno è acquisito nell'organismo esposto e per tentare di ridurlo occorrerebbe interrompere completamente e definitivamente la fonte di inquinamento. In altre parole se si vuole parlare seriamente di recupero da una esposizione tossica occorrerebbe interrompere l'esposizione medesima per un numero di anni almeno doppio a quello di durata dell'esposizione; se una persona fuma assiduamente per 20 anni un pacchetto di sigarette dovrebbe stare circa 40 anni senza fumare per annullare l'effetto negativo dei 20 anni di fumo". Quindi Taranto ha bisogno assoluto di una drastica riduzione delle emissioni ben al di sotto dei limiti fino ad ora previsti al fine di permettere quel recupero di quei "sistemi riparativi" che difendono dal cancro e di cui parla il dottor Mazza. Ciò vale ancora di più per i bambini. Spiega il dottor Mazza: "Il mio pensiero va soprattutto ai bambini che hanno un organismo al tempo stesso dinamico, sotto un profilo dell'immunità, e, al tempo stesso, più debole per effetto di tale dinamicità che lo rende più bersagliabile. In altre parole un bimbo, le cui cellule sono in attiva proliferazione per effetto della crescita, ha più facilità ad incorporare nella cellula medesima, elementi tossici ambientali, al tempo stesso i meccanismi di riparazione sono meno adattati all'ambiente medesimo". Queste frasi sono ricavate dal Corriere del Giorno del 2 aprile 2007, in cui il dott. Mazza testimonia: "Non passa giorno che non mi capiti di effettuare una nuova diagnosi di tumore, spesso su persone giovani". Per questo motivo chiediamo all'assessore Michele Losappio di sfruttare tutte le prerogative consentite dalla normativa vigente per rendere più restrittivi i limiti di emissioni e più stringenti le prescrizioni alle industrie dell'area di Taranto. Ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale si richiede che tale e-mail - valga come comunicazione ufficiale, - venga protocollata - e che il protocollo venga inviato al seguente indirizzo: a.maresco... at peacelink.org Distinti saluti Maria Giovanna Bolognini Francesco Brigati Peppe Cicala Giuseppe D'Aloia Teresa D'Assisi Stefano De Pace Salvatore De Rosa Giulio Farella Giuseppe Mannara Francesco Maresca Alessandro Marescotti Luigi Oliva Giancarlo Petruzzi Antonietta Podda Antonella Russo
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