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Con Vendola non si riduce l'inquinamento a Taranto
- Subject: Con Vendola non si riduce l'inquinamento a Taranto
- From: A.MARESCOTTI at peacelink.it
- Date: Sun, 28 Jan 2007 22:08:05 +0100 (CET)
- Importance: Normal
"Atto d'intesa, impegni inevasi" Il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese, ha scritto una lettera aperta al presidente della giunta regionale, Nichi Vendola sul caso Ilva. “Le ricordo - scrive il sindacalista - che l’ultimo atto di intesa Ilva -Regione è datato 23 ottobre 2006. Sono quindi trascorsi oltre tre mesi e non c’è stata alcuna novità. Tra l’altro, Le ricordiamo che si tratta del quinto atto d’intesa tra Regione Puglia e Ilva; il primo, quello dell’ 8 gennaio 2003 addirittura non venne neanche sottoscritto dalla Uil. Da allora, quattro anni sono trascorsi inutilmente. Nulla è cambiato e l’Ilva continua a detenere il record negativo di industria più inquinante d’Italia. Quello che maggiormente ci rammarica è che anche l’adeguamento e l’applicazione delle migliori tecnologie per ridurre l’inquinamento stesso e migliorare la qualità della vita e la sicurezza dei lavoratori, è rimasta una dichiarazione d’intenti. Insomma, c’è il rischio, Presidente Vendola, che tutti appaiano come corresponsabili delle pessime condizioni in cui i lavoratori sono costretti a operare quotidianamente. Senza mai dimenticare che a causa dell’inquinamento Taranto ha purtroppo visto quadruplicare le malattie tumorali e il numero di morti per queste patologie rispetto al resto della Puglia”. Secondo Pugliese “è giunto, dunque, il tempo di richiamare l’Ilva alle sue responsabilità. Ma anche la Regione, signor Presidente, deve fare la sua parte. La Uil, non avendo rilevato alcun seguito circa gli impegni assunti nell’Intesa, ed essendo venuti meno i presupposti di quel giorno, chiede di verificare se quell’accordo abbia ancora una validità. Altrimenti, poiché nessuno ha onorato tali impegni, riteniamo che a quel pezzo di carta non debba essere più riconosciuto alcun valore. E di conseguenza è giusto che ognuno faccia le proprie scelte, in difesa dei propri interessi. Il nostro, come sempre, coincide con quello dei lavoratori dell’Ilva e dei residenti di Taranto, che non possono continuare ad essere abbandonati al loro destino, come se fossero pugliesi di serie B”. --- Oggi sul Corriere della Sera è apparso un articolo molto critico di Carlo Vulpio su Vendola e sulla non applicazione a Taranto del protocollo di Kyoto, nonostante esistano le tecnologie per ridurre la Co2 in ambito siderurgico.
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