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Lettera aperta al Governo sul rigassificatore di Brindisi
- Subject: Lettera aperta al Governo sul rigassificatore di Brindisi
- From: "Associazioni No Rigassificatore BR" <giancanuto at email.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 22 Jun 2006 01:26:35 +0200
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
on.le prof. Romano PRODI
Palazzo Ghigi – Piazza Colonna, 370 Roma
Al Ministro per le Attività Produttive
on.le dr. Pier Luigi BERSANI
Via Veneto, 33 - 00187 Roma
Al Ministro dell’ Ambiente
on.le dr. Alfonso Pecoraro Scanio
Viale Cristofaro Colombo, 44 - Roma
Al Ministro delle Infrastrutture
on.le dr. Antonio Di Pietro
Piazzale Porta Pia, 1 - Roma
Al Presidente della Regione Puglia
on.le Nichi VENDOLA
Lungomare N. Sauro, 33 - Bari
dr. Michele ERRICO
Piazza S. Teresa - 72100 Brindisi
Al Sindaco di Brindisi
on.le Domenico MENNITTI
Piazza Matteotti, 12 - 72100 Brindisi
LETTERA APERTA
Contro le scelte degli Enti locali e
della Regione Puglia, contro gli orientamenti delle forze politiche
locali di centrosinistra e di centrodestra, contro le pubbliche
prese di posizione di qualificati esponenti nazionali dell’Unione (tra i
quali l’on.le Massimo D’Alema durante un suo recente comizio elettorale a
Brindisi) e contro la volontà espressa dalle nostre popolazioni con
numerose iniziative e massicce manifestazioni popolari, la LNG sta
ostentatamente proseguendo i lavori preparatori per la costruzione del
rigassificatore nel nostro porto. E lo sta facendo promuovendo anche
campagne persuasive che non convincono alcuno ma che offendono i
cittadini in quanto rivelano, per gli argomenti ed i metodi usati, una
precisa volontà di dominio e la più netta chiusura alle ragioni della
democrazia ed anche del comune buon senso.La società costruttrice inoltre sta proponendo strumentali aperture di dialogo che puntano ancora una volta a creare confusione ed a ritardare i tempi delle decisioni politiche e dei conseguenti provvedimenti governativi più volte richiesti per mettere fine alla tortuosa e preoccupante vicenda. Si tratta di fittizie aperture di dialogo che in sostanza non modificano la posizione della LNG e che devono perciò essere fermamente respinte fino a quando la società non si dichiarerà pronta a fare una preventiva e formale rinuncia al progetto con la immediata sospensione dei lavori di costruzione.
Il passato Governo non ha mosso un dito per riparare all’errore commesso col rilascio dell’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, supportata purtroppo dai nullaosta irregolarmente concessi dalle Amministrazioni locali dell’epoca il cui mandato si è poi concluso con un vero e proprio naufragio politico, con un significativo voto popolare di netta discontinuità rispetto al passato nelle ultime elezioni amministrative e con l’apertura di numerose inchieste giudiziarie i cui esiti sono ancora al vaglio della magistratura. Il nuovo Governo, espresso da una coalizione che si è ripetutamente impegnata a non imporre progetti di opere invasive calpestando la volontà delle popolazioni e delle istituzioni interessate, deve subito prendere coscienza della paradossale e gravissima situazione brindisina e della protesta di un popolo che, gravato da insopportabili attacchi ambientali, vuole percorrere con le istituzioni locali la via di un nuovo modello di sviluppo economico.
Chiediamo perciò che il Ministro delle Attività Produttive, attivando le prescritte procedure di autotutela, proceda rapidamente all’annullamento del provvedimento autorizzativo per motivi di legittimità (vizi procedimentali) o, eventualmente in via subordinata, alla revoca del provvedimento medesimo per motivi di merito (nuova valutazione dell’interesse pubblico originario) rispettivamente ai sensi dell’art. 21/nonies e dell’art. 21/quinquies della Legge 7 agosto 1990 n. 241 come introdotti dalla Legge 11/02/2005 n. 15.
Chiediamo intanto al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, al Presidente della Provincia Michele Errico ed al Presidente della regione Puglia Nichi Vendola che compiano subito i necessari passi politico-amministrativi per restituire dignità e futuro al nostro territorio. Non c’è tempo da perdere perché i cittadini hanno il diritto di sapere se gli impegni per un nuovo sviluppo economico, che verrebbe irrimediabilmente impedito dalla realizzazione del rigassificatore, sono una cosa seria e se, per Brindisi, il Governo Prodi è davvero un nuovo Governo.
Brindisi, 8 giugno 2006
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Franco Rubino”, Cobas, LAV, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato spontaneo cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Porta d’Oriente, Rete Lilliput, Laboratorio Migranti.
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