L'ambiente a Taranto: siamo ancora in emergenza



L’AMBIENTE A TARANTO: SIAMO ANCORA IN EMERGENZA

La situazione AMBIENTALE a Taranto continua ad essere d’emergenza. Ogni giorno è un bollettino di una guerra, non dichiarata ma combattuta. All’inquinamento della grande industria si aggiungono una molteplicità di fonti più o meno legali.
L’ambiente del nostro territorio è attaccato in tutte le sue componenti: aria, acqua, suolo, sottosuolo, acustico, etc..
Non appaia eccessivo affermare che “a Taranto esiste un grave problema ambientale, mai risolto e solo parzialmente affrontato”. Lo stretto legame tra ambiente e malattie gravi (tumorali) e meno gravi (allergie ed altro) è oramai un dato tristemente acclarato e provato sulla pelle di migliaia di tarantini, con prime vittime i lavoratori delle fabbriche.
Pertanto bene stanno facendo numerose associazioni ambientaliste sensibilizzando l’opinione pubblica su questa vitale questione: attraverso numerose iniziative e manifestazioni come quella pubblica organizzata per sabato 1 aprile 2006, a cui partecipiamo idealmente senza strumentalizzazioni e senza bandiere. Con loro ci interessa dialogare nel rispetto dei ruoli e delle rispettive posizioni.

Come forza politica abbiamo più volte affermato che migliorare e tutelare l’ambiente non significa contrastare lo sviluppo e l’occupazione  antico e mai risolto ricatto o scambio che dir si voglia  ma che è necessario impegnarsi per uno sviluppo eco-compatibile. Questo  non può significare strapotere dei soggetti industriali e militari, che si lavano la coscienza con tutele risarcitorie (ad esempio i soldi che versano annualmente l’ILVA e l’AGIP per lo Sport e la cultura o i 49 milioni di €uro dell’Atto d’Intesa). Servono interventi concreti, certificati e verificabili dentro le fabbriche e sul territorio.
Come Unione Comunale D.S. di Taranto siamo consapevoli che abbiamo precise responsabilità nei governi di centrosinistra (della Regione Puglia e della Provincia di Taranto) dove dobbiamo attivarci pienamente a favore di un ambiente salubre. Alcune cose sono state fatte, molto rimane da fare.

Dobbiamo impegnarci per adeguare le strutture e gli strumenti di controllo (pensiamo al rafforzamento dell’ARPA ad esempio). Devono essere duramente perseguiti e colpiti tutti coloro che attentano all’ambiente ed alla salute di tutti noi. Così come nuovi insediamenti industriali e militari che aggiungono rischio (in particolare quello di incidenti rilevanti) ed inquinamento devono essere attentamente valutati e devono passare con il consenso della popolazione tarantina, dopo che tutte le ricadute  positive e negative  sono state attentamente dibattute, comprese e valutate. Siamo stanchi di decisioni che passano sulle nostre teste e che si scaricano sulla nostra pelle. I cittadini devono essere informati per poter decidere consapevolmente del loro futuro.
Su questo siamo e saremo impegnati.

Taranto 31 marzo 2006.

Dante Capriulo
Segr. Unione Comunale D.S. Taranto