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"No nuove centrali elettriche"
- Subject: "No nuove centrali elettriche"
- From: <info at uilpuglia.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 23 Feb 2006 00:03:12 +0100
UNIONE REGIONALE UIL PUGLIA
SEGRETERIA CONFEDERALE
OGGETTO:
La Uil al presidente Vendola:
“Basta con le centrali termoelettriche:
puntiamo sull’energia alternativa”
“Se è vero che la Puglia è un paradiso per la produzione di energia alternativa, è in questa direzione che ci si deve muovere e quindi non ha senso pensare alla costruzione di nuove centrali termoelettriche”. Il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese, lancia un appello al presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola, all’indomani della visita a Bari dell’economista e filosofo americano Jeremy Rifkin.
“Condividiamo pienamente l’idea che in Puglia può concretizzarsi un futuro energetico alternativo dice Pugliese sottraendoci alla schiavitù del petrolio. Del resto, la Puglia ha una produzione elettrica che va ben oltre il fabbisogno. Per cui se dobbiamo ulteriormente incrementare la produzione di energia elettrica per soccorrere altre zone del Paese, possiamo contribuire in maniera diversa. Inutile, improduttivo e controproducente pensare alla realizzazione di una nuova centrale tipo quella prevista all’Ilva di Taranto”.
Pugliese coglie dunque le dichiarazioni del presidente Vendola, secondo cui “nel piano regionale non è prevista la dittatura del petrolio”. “Siccome le dichiarazioni del presidente della Giunta sono abbastanza chiare afferma ne consegue che se il piano elettrico regionale è orientato in questa direzione, la Regione deve subito chiarire al patron dell’Ilva, Emilio Riva, che la centrale termoelettrica da 600 megawatt nel siderurgico non è realizzabile. In quell’area, infatti, bisogna abbassare e tenere sotto controllo i fenomeni di inquinamento industriale, come peraltro sostenuto dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Senza tener conto che ci sono da rispettare i parametri del protocollo di Kyoto, che a Taranto non sono minimamente tenuti in considerazione. Se le scelte per ottenere un futuro pulito all’insegna del rispetto dell’ambiente sono politiche conclude il segretario Uil è tempo di farle con estrema chiarezza e senza alcun timore reverenziale nei confronti di alcuno”