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No alla legge delega in campo ambientale: appello delle associazioni ambientaliste
- Subject: No alla legge delega in campo ambientale: appello delle associazioni ambientaliste
- From: "Legambiente Taranto" <legambiente.taranto at mail.legambiente.com> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sun, 04 Dec 2005 15:31:39 +0100
La legge delega in campo ambientale è una vera e propria "iattura" per la tutela dell'ambiente nel nostro paese. Leggi faticosamente conquistate vengono smantellate. Le associazioni ambientaliste ed il mondo della cultura si stanno mobilitando perché il parlamento non approvi.
Per saperne di più vi alleghiamo il comunciato stampa e l'appello del mondo della cultura.
In allegato il testo dell'appello.
Roma, 29 novembre 2005 Comunicato stampa
ACLI - Anni Verdi, Ambiente e Lavoro, Amici della Terra, ANEV, Codacons, FAI, Fare Verde
Gruppo 183, INU, Italia Nostra, Jane Goodall Institute, Legambiente, Mountain Wilderness Italia, WWF
LEGGE DELEGA:
I TESTI ARRIVANO IN PARLAMENTO E SI MOBILITA IL MONDO DELLA SCIENZA E DELLA CULTURA
APPELLO AL CAPO DELLO STATO E AI PRINCIPALI ORGANI DELLO STATO
Il Governo ha inoltrato alle Camere i testi della bozza di decreto
legislativo in campo ambientale che riforma le norme in materia di
rifiuti, acque, aria, VIA, VAS, danno ambientale e bonifiche. I testi
sono stati non solo trasmessi senza il parere della Conferenza Unificata
Stato Regioni Enti locali, ma anche senza l’analisi tecnico normativa e
l’analisi dell’impatto della regolamentazioni, tutti elementi obbligatori
ai sensi della legge delega approvata dal Parlamento. In assenza di
questi requisiti si sta discutendo ora se e come procedere e, in
concreto, da quando decorrono i 30 giorni entro cui le competenti
commissioni parlamentari dovranno esprimere il loro parere. Nel frattempo
si allarga il dissenso sulla proposta del Governo e da più parti, anche
in modo spontaneo, si moltiplicano le prese di posizione.I TESTI ARRIVANO IN PARLAMENTO E SI MOBILITA IL MONDO DELLA SCIENZA E DELLA CULTURA
APPELLO AL CAPO DELLO STATO E AI PRINCIPALI ORGANI DELLO STATO
“Viene notevolmente diminuito il livello di protezione ambientale con pregiudizio per la salute” e “viene sostanzialmente smantellato l’assetto sanzionatorio per la violazione delle leggi ambientali”. Così 74 accademici ed esponenti del mondo della cultura, assieme a 14 associazioni ambientaliste, giudicano le disposizioni contenute nel testo del Decreto Legislativo in materia ambientale predisposto dal Ministero dell’Ambiente, adottato in via preliminare dal Governo ed inoltrato al Parlamento per il parere delle Camere. Il giudizio duro è contenuto in un appello al Capo dello Stato ed i principali organi istituzionali del Paese tra cui i presidenti di Senato e Camera, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i Presidenti delle Regioni. Scopo dell’appello è chiedere che il provvedimento non venga approvato e a sostegno della richiesta all’appello è allegato un documento articolato che motiva il giudizio e lo rafforza con una serie di espliciti riferimenti alla Costituzione ed alle direttive comunitarie.
L’intento dichiarato è quello di accompagnare il dibattito istituzionale che sin dai prossimi giorni coinvolgerà il Parlamento e le Regioni, con una crescente presa di posizione del mondo accademico e non solo. Per questo l’appello, pur essendo stato inviato ai destinatari in data odierna, rimane aperto e potrà essere sottoscritto per tutto il tempo del dibattito istituzionale. A tal fine le associazioni ambientaliste hanno pubblicato sui propri siti l’appello e i primi 74 firmatari hanno espresso la loro disponibilità a cercare, ciascuno nel proprio ambito, nuove adesioni. L’intento è quello di fare avere al Capo dello Stato, che dovrà sottoscrivere se il testo legislativo se questo sarà definitivamente approvato, una precisa e larga presa di posizione del mondo della cultura e della scienza.
Le Associazioni che hanno sino ad oggi sottoscritto l’iniziativa sono WWF, Legambiente, Italia Nostra, FAI, ACLI-Anni Verdi, Amici della Terra, Fare Verde, Ambiente e Lavoro, Montain Wildernes, Jane Goodall Institute, INU, CODACONS, ANEV, Gruppo 183. Tra i rappresentanti del mondo accademico si segnala tra gli altri Roberto Passino (Direttore Istituto di ricerca sulle acque del CNR e già Segretario Gen. Autorità di Bacino del Po), Giuseppe Scarascia Mugnozza (direttore Istituto biologia agro forestale del CNR), Bruno Dargerio (Direttore Istituto Ambiente Marino Costiero del CNR), Riccardo De Bernardi (Direttore Istituto studi sugli ecosistemi del CNR), Marino Gatto (Presidente Società Italiana Ecologica), Donato Chiarante (Presidente della Società Botanica Italiana), Salvatore Fasulo (Presidente dell’Unione Zoologica Italiana), Augusto Vigna Taglianti (Presidente Società Italiana Entomologia), Carlo Lotti (Presiedente onorario Ass. Idrotecnica Italiana), Pier Francesco Ghetti (Rettore Università di Venezia), Rosa Riparelli (pro rettore Università Basilicata), Mauro Fiorentino (Preside della facoltà di ingegneria Università della Basilicata), Giorgio Roth (Direttore Centro Ricerca Interuniversitario monitoraggio ambientale Univ. Genova), Franco Siccardi (Responsabile Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Naturali Università di Genova).
Ufficio
stampa Legambiente: 06.86268379- Ufficio stampa WWF: 06.84497266
--- APPELLO
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- APPELLO a:
- Presidente della Repubblica
- Dr. Carlo Azeglio Ciampi
- Presidente del Senato
- Sen. Marcello Pera
- Presidente della Camera
- On. PierFerdinando Casini
- Presidente del Consiglio dei Ministri
- On. Silvio Berlusconi
- Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
- On. Altero Matteoli
- Presidente della XIII Commissione del Senato
- Sen. Emiddio Novi
- Presidente della VIII Commissione della Camera dei Deputati
- On. Pietro Armani
- Ministri del Governo della Repubblica
- Onorevoli Senatori e Deputati membri della XIII Commissione del Senato e della VIII Commissione della Camera dei Deputati
- Presidente del Consiglio di Stato
- Presidente e Membri della Conferenza Stato-Regioni
- UPI Unione delle Province d’Italia
- ANCI Associazione Nazionale Comuni d’Italia
- APPELLO a:
I motivi di viva preoccupazione, sommariamente illustrati nel commento allegato, sono:
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Confidando nella responsabile attenzione e nell’intervento dei destinatari dell’Appello, li ringraziamo per quanto vorranno fare nell’interesse dell’ambiente e del territorio del Paese.
ASSOCIAZIONI:
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