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Interrogazione su inquinamento acustico a Taranto
- Subject: Interrogazione su inquinamento acustico a Taranto
- From: "Domenico Mosca" <domenicomosca at tele2.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 03 Nov 2005 18:39:53 +0100
La Giunta Fitto, il 12 Febbraio 2002 rese disponibili le “Norme di indirizzo per il contenimento e la riduzione dell’inquinamento acustico”.
Tale provvedimento, indicava i Comuni come gli attori della realizzazione della “zonizzazione acustica” del territorio comunale.
Si chiedeva, in sostanza, di ripartire e classificare il territorio comunale sulla base dei livelli di rumore per aree omogenee per destinazione d’uso.
Una siffatta classificazione praticamente vincola l’uso e le modalità di sviluppo ed ha rilevanza urbanistica perché per esempio i luoghi di cura, di riposo, le scuole andrebbero protetti dal ravvicinato insediamento di attività rumorose fino alla delocalizzazione a titolo di risanamento di quelle eventualmente presenti.
Allo stesso tempo, nella costruzione di infrastrutture o edilizia residenziale, il contenimento del rumore diviene priorità, la progettazione va accompagnata da una relazione tecnica contestuale alla domanda di permesso a costruire. Perfino il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità diviene subordinato al rispetto di questa relazione acustica.
Quindi misure di prospettiva e strumento per fronteggiare il presente.
Inoltre, la legge prevede l’esecuzione di campagne di misura del rumore per la valutazione del disturbo finalizzate a individuare tipologia ed entità dei rumori presenti sul territorio.
Una legge moderna anche se giunge con qualche ritardo. Basti guardare le date delle omologhe leggi nelle altre Regioni.
Una legge utile che tenta di arginare il rumore di fondo delle nostre città perché capita a tutti noi di distinguere il silenzio di città da quello di campagna.
Una legge importante perché rende il silenzio un valore.
Purtroppo, per le notizie in possesso dello scrivente, il Comune di Taranto non avrebbe , a tutt’oggi, ottemperato all’obbligo della zonizzazione acustica perdendo una preziosa occasione di modernizzazione secondo il “criterio del silenzio” della nostra città.
Io spero che la mia interrogazione funga da stimolo al recepimento della Legge Regionale 12 febbraio 2002 n. 3.
Domenico Mosca
Consigliere Comunale DS
Taranto
------------------ allegato -------------------------
Al Presidente del Consiglio Comunale Al Sindaco
COMUNE DI TARANTO
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTAex art. 28 Regolamento sul funzionamento del Consiglio ComunalePresentata dal Consigliere : Domenico Mosca
OGGETTO : Tutela dell'ambiente esterno e abitativo, per la
salvaguardia della salute pubblica da alterazioni conseguenti
all'inquinamento acustico proveniente da sorgenti sonore, fisse o mobili,
e per la riqualificazione ambientale attraverso la zonizzazione acustica
del territorio comunale con la classificazione del territorio medesimo
mediante suddivisione in zone omogenee dal punto di vista della
destinazione d'uso, nonché la individuazione delle zone soggette a
inquinamento acustico e successiva elaborazione del piano di
risanamento.INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTAex art. 28 Regolamento sul funzionamento del Consiglio ComunalePresentata dal Consigliere : Domenico Mosca
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO CHE
La legislazione nazionale :
- Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194:
La legislazione regionale:
- Legge del 12 febbraio 2002 n. 3: Norme di indirizzo per il
contenimento e la riduzione
dell’inquinamento acustico. B.U.R.P. n.25 del 20 febbraio
2002.
- Ø
classe I, aree particolarmente protette: aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione, comprendenti le aree ospedaliere, le aree scolastiche, le aree destinate al riposo e allo svago, le aree residenziali rurali, le aree di particolare interesse urbanistico, le aree di parco;- Ø
b) classe II, aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali; - Ø
Ø
Ø
- Ø
f) classe VI, aree esclusivamente industriali: aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.
CONSIDERATO CHE
La zonizzazione acustica del territorio comunale, vincolandone l'uso e le
modalità di sviluppo, ha rilevanza urbanistica e va realizzata dai
Comuni coordinando gli strumenti urbanistici già adottati con le
linee guida della Legge Regionale del 12 febbraio 2002 n. 3.Ai Comuni compete quindi:
a) procedere alla zonizzazione acustica del territorio, provvedendo alla sua trasmissione alla Provincia per l'approvazione;
b) adottare e trasmettere alla Provincia, per l'approvazione, i piani di risanamento.
c) esercitare le funzioni di vigilanza e controllo su sorgenti sonore mobili e temporanee;
d) approvare, avvalendosi dell'ARPA, i piani di risanamento delle imprese.
e) eseguire campagne di misura del rumore procedendo all'analisi dei dati raccolti e alla valutazione del disturbo, con lo scopo di individuare la tipologia e l'entità dei rumori presenti sul territorio;
f) adottare ordinanze per il ricorso temporaneo a speciali forme di contenimento e riduzione di tutte le emissioni sonore, inclusa l'inibitoria parziale o totale di determinate attività.
TUTTO QUANTO cio’ PREMESSO,
CHIEDO
CHIEDO
- ·
se il Comune di Taranto ha effettuato la zonizzazione acustica del territorio, provvedendo alla sua trasmissione alla Provincia per l'approvazione, tenuto conto che entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della Legge Regionale del 12 febbraio 2002 n. 3 , il Comune avrebbe dovuto provvedere;
·
- Specificando le zone da risanare, con l'indicazione degli interventi
da effettuare, la stima della popolazione interessata a ogni intervento,
i soggetti tenuti all'intervento di risanamento, individuati tra i
titolari dell'attività dal cui esercizio si genera la sorgente sonora, le
modalità e i tempi per il risanamento ambientale, anche attraverso la
delocalizzazione delle attività interessate, la stima degli oneri
finanziari necessari, le eventuali misure cautelari a carattere d'urgenza
per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
- ·
se il Comune di Taranto ha eseguito campagne di misura del rumore procedendo all'analisi dei dati raccolti e alla valutazione del disturbo, con lo scopo di individuare la tipologia e l'entità dei rumori presenti sul territorio; - ·
·
·
·
·
- In Fede
Domenico Mosca
Agli organi d’informazione
( nota di accompagnamento all’interrogazione )
La Giunta Fitto, il 12 Febbraio 2002 rese disponibili le “Norme di
indirizzo per il contenimento e la riduzione dell’inquinamento
acustico”.Agli organi d’informazione
( nota di accompagnamento all’interrogazione )
Tale provvedimento, indicava i Comuni come gli attori della realizzazione della “zonizzazione acustica” del territorio comunale.
Si chiedeva, in sostanza, di ripartire e classificare il territorio comunale sulla base dei livelli di rumore per aree omogenee per destinazione d’uso.
Una siffatta classificazione praticamente vincola l’uso e le modalità di sviluppo ed ha rilevanza urbanistica perché per esempio i luoghi di cura, di riposo, le scuole andrebbero protetti dal ravvicinato insediamento di attività rumorose fino alla delocalizzazione a titolo di risanamento di quelle eventualmente presenti.
Allo stesso tempo, nella costruzione di infrastrutture o edilizia residenziale, il contenimento del rumore diviene priorità, la progettazione va accompagnata da una relazione tecnica contestuale alla domanda di permesso a costruire. Perfino il rilascio del certificato di abitabilità/agibilità diviene subordinato al rispetto di questa relazione acustica.
Quindi misure di prospettiva e strumento per fronteggiare il presente.
Inoltre, la legge prevede l’esecuzione di campagne di misura del rumore per la valutazione del disturbo finalizzate a individuare tipologia ed entità dei rumori presenti sul territorio.
Una legge moderna anche se giunge con qualche ritardo. Basti guardare le date delle omologhe leggi nelle altre Regioni.
Una legge utile che tenta di arginare il rumore di fondo delle nostre città perché capita a tutti noi di distinguere il silenzio di città da quello di campagna.
Una legge importante perché rende il silenzio un valore.
Purtroppo, per le notizie in possesso dello scrivente, il Comune di Taranto non avrebbe , a tutt’oggi, ottemperato all’obbligo della zonizzazione acustica perdendo una preziosa occasione di modernizzazione secondo il “criterio del silenzio” della nostra città.
Io spero che la mia interrogazione funga da stimolo al recepimento della Legge Regionale 12 febbraio 2002 n. 3.
Domenico Mosca
Consigliere Comunale DS
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